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A PAVIA IMPRESSIVE BLUE AND WHITE MAIOLICA VASE, FIRST HALF 18TH CENTURY; SOME RESTORATIONS AND MINOR LOSSES, COVER PROBABLY MATCHED
biansata e a fondo berrettino a racemi con decoro con aquila ed architettura; qualche restauro e mancanza minore, il coperchio probabilmente non pertinente.
Alt. cm 47 larg. cm 34 (senza coperchio)
Alt. cm 47 larg. cm 34 (senza coperchio)
ESTIMATE € 6.000 - 8.000
Questa grande anfora mostra non comuni caratteri morfologici e decorativi e si impone innanzitutto per le dimensioni 'da pompa', ma anche per l'ampio corpo ovoidale piuttosto slanciato e per il collo alto, svasato e a bocca estroflessa. Le anse hanno un profilo a voluta e sono arricchite da ornamenti vegetali plastici raccordati alla spalla: in alto a sviluppo serpentiforme, si chiudono con tre cordoni piatti, di cui quello centrale poggia su un mascherone plastico. L'aspetto decorativo si incentra sulla figura di un'aquila e su una architettura classicheggiante, il tutto sullo sfondo a racemi fogliati, bacche e fiori. Questa maiolica rientra nella fastosa produzione che le fornaci pavesi svilupperanno tra la seconda metà del '600 e la prima metà del secolo successivo per venire incontro al gusto della grande committenza di area lombarda (E. Pellizzoni, 'La maiolica di Pavia tra la fine del '600 e il primo Settecento', pag. 2-180, in 'La maiolica di Pavia tra Seicento e Settecento', a cura di E. Pelizzoni, M. Forni, S. Nepoti, Milano 1997): si veda ad esempio l'alzata con la stessa decorazione a racemi, in cui domina l'arma araldica dei marchesi Goldoni Vidoni (E. Pelizzoni, M. Forni, S. Nepoti, op. cit. Milano 1997, p. 22, fig. 10), una decorazione che si ritrova anche su brocche, bacili, piatti e albarelli pavesi dello stesso periodo.
I due soggetti dominanti si inseriscono nella migliore tradizione pavese: l'aquila dipinta con attenzione naturalistica e l'architettura, una sorta di castello turrito, si ritrovano sia in opere complete che in reperti, con scarti di lavorazione, rinvenuti nel collettore di un sito in Lungoticino (ivi, pagg. 84-91). L'aquila può essere sostituita con un daino, un cane o un trampoliere, mentre l'architettura, con lo stesso impianto ma di forma complementare, appare sullo sfondo di paesaggi agresti dominati in primo piano da imponenti e scenografiche rovine. Si noti come il modello delle anse venga utilizzato per le due anfore, anch'esse di dimensioni 'da pompa', che si conservano nel Museo di Palazzo Madama a Torino e a Ca' Rezzonico a Venezia (ivi, pagg. 173-174).
I due soggetti dominanti si inseriscono nella migliore tradizione pavese: l'aquila dipinta con attenzione naturalistica e l'architettura, una sorta di castello turrito, si ritrovano sia in opere complete che in reperti, con scarti di lavorazione, rinvenuti nel collettore di un sito in Lungoticino (ivi, pagg. 84-91). L'aquila può essere sostituita con un daino, un cane o un trampoliere, mentre l'architettura, con lo stesso impianto ma di forma complementare, appare sullo sfondo di paesaggi agresti dominati in primo piano da imponenti e scenografiche rovine. Si noti come il modello delle anse venga utilizzato per le due anfore, anch'esse di dimensioni 'da pompa', che si conservano nel Museo di Palazzo Madama a Torino e a Ca' Rezzonico a Venezia (ivi, pagg. 173-174).
LOTS
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A SAVONA MAIOLICA PLATE, FIRST HALF 18TH CENTURY; SOME MINOR LOSSES, CRAQUELURE
A SAVONA MAIOLICA PLATE, FIRST HALF 18TH CENTURY; SOME MINOR LOSSES, CRAQUELURE
ESTIMATE € 250 - 500
521
A SAVONA BLUE AND WHITE MAIOLICA DISH, FIRST QUARTER 18TH CENTURY; RESTORED, DEFECTS
A SAVONA BLUE AND WHITE MAIOLICA DISH, FIRST QUARTER 18TH CENTURY; RESTORED, DEFECTS
ESTIMATE € 300 - 500
522
A SAVONA BLUE AND WHITE MAIOLICA PLATE, 18TH CENTURY; A GLAZE LOSS, SLIGHTLY WORN
A SAVONA BLUE AND WHITE MAIOLICA PLATE, 18TH CENTURY; A GLAZE LOSS, SLIGHTLY WORN
ESTIMATE € 400 - 600
523
A SAVONA MAIOLICA ALBARELLO, 18TH; 19TH CENTURY; FEW MINOR LOSSES, SLIGHTHLY WORN
A SAVONA MAIOLICA ALBARELLO, 18TH; 19TH CENTURY; FEW MINOR LOSSES, SLIGHTHLY WORN
ESTIMATE € 300 - 600