1123
ZECCHE ITALIANE. ASTI. CARLO V (1529-1531).
MEZZO TESTONE
Argento, 5,42 gr, 27x29 mm. BB. Estremamente Rara.
D: KROLUS QUINTVS IMPERATOR Aquila bicipite, con ali spiegate, coronata.
R: S SECONDUS ASTENSIS Busto del Santo, corazzato e nimbato, a sinistra.
Argento, 5,42 gr, 27x29 mm. BB. Estremamente Rara.
D: KROLUS QUINTVS IMPERATOR Aquila bicipite, con ali spiegate, coronata.
R: S SECONDUS ASTENSIS Busto del Santo, corazzato e nimbato, a sinistra.
ESTIMATE € 1.000 - 1.500
Bibliografia di riferimento:
CNI II 5 var. MIR 102
Come conseguenza del trattato di Cambrai (1526) la città di Asti doveva ritornare sotto il diretto dominio dell'imperatore Carlo V, ma la consegna venne compiuta solo il 10 dicembre 1529 dal maresciallo di Lautrec, luogotenente in Italia di Francesco I.
Con lettere patenti del 22 novembre 1530, Carlo V nominò zecchiere in Asti Guido de' Barretti, che prestò il suo giuramento al Governatore il 15 maggio del 1531, quando ormai la città era già stata donata a Beatrice di Portogallo, moglie del duca Carlo II di Savoia, e cognata dell'imperatore.
L'attività della zecca astigiana sotto Carlo V, quindi, si restringe ad un breve periodo compreso tra il finire del 1530 ed i primi mesi del 1531. (rif. Bobba-Vergano pp. 50-51).
CNI II 5 var. MIR 102
Come conseguenza del trattato di Cambrai (1526) la città di Asti doveva ritornare sotto il diretto dominio dell'imperatore Carlo V, ma la consegna venne compiuta solo il 10 dicembre 1529 dal maresciallo di Lautrec, luogotenente in Italia di Francesco I.
Con lettere patenti del 22 novembre 1530, Carlo V nominò zecchiere in Asti Guido de' Barretti, che prestò il suo giuramento al Governatore il 15 maggio del 1531, quando ormai la città era già stata donata a Beatrice di Portogallo, moglie del duca Carlo II di Savoia, e cognata dell'imperatore.
L'attività della zecca astigiana sotto Carlo V, quindi, si restringe ad un breve periodo compreso tra il finire del 1530 ed i primi mesi del 1531. (rif. Bobba-Vergano pp. 50-51).
LOTS