760
PITTORE ATTIVO A ROMA NEL XVII SECOLO
Santa Apollonia
Olio su tela, cm 65,5X49,5
Olio su tela, cm 65,5X49,5
ESTIMATE € 5.000 - 8.000
Il dipinto esibisce interessanti aspetti qualitativi che suggeriscono l'attribuzione a Pier Francesco Mola (Coldrerio, 1612 - Roma, 1666), in virtù di una stesura veloce, densa e particolarmente espressiva. Delacroix, ad esempio, raccomandava ai suoi allievi di imitare le sue opere più di ogni altro pittore del passato, il grande artista francese vedeva in lui la modernità. L'arte del Mola, infatti, modulandosi sul colore neoveneziano e guercinesco, sembra anticipare nei risultati la pittura ottocentesca, proprio per il suo far di macchia. La capacità inventiva, la materia densa e luminosa, gli permisero tra gli anni '50 e la metà degli anni '60 del Seicento di affermarsi quale primo pittore dell'Urbe, ottenendo prestigiose commissioni dai Colonna, i Pamphilj e i Chigi, godendo della protezione di Alessandro VII e Cristina di Svezia, sviluppando una vasta bottega, in un successo crescente culminante con l'elezione a Principe dell'Accademia di San Luca nel 1662. A testimoniare la notevole fortuna critica, si può altresì citare una lettera scritta a Roma il 20 novembre 1670 da Abraham Brueghel al principe Ruffo, che del Mola scrisse: 'qui ha lasciato fama del primo Pictor d'Italia'. Tornando all'opera vediamo quanto il Mola abbia interpretato i migliori testi dell'arte romana seicentesca, partendo da Guercino, Preti e in questo caso le creazioni di Simon Vouet e Artemisia Gentileschi, giungendo a un naturalismo di straordinaria modernità e autonomia. \br|
Bibliografia di riferimento:
L. Laureati, in 'Pier Francesco Mola 1612-1666', catalogo della mostra a cura di M. Kahn-Rossi, Milano 1989, p. 195
'Mola e il suo tempo, pittura di figura a Roma dalla Collezione Koelliker', catalogo della mostra a cura di F. Petrucci, Milano 2005, con bibliografia precedente
F. Petrucci, 'Pierfrancesco Mola (1612-1666)', Roma, 2012, ad vocem
Bibliografia di riferimento:
L. Laureati, in 'Pier Francesco Mola 1612-1666', catalogo della mostra a cura di M. Kahn-Rossi, Milano 1989, p. 195
'Mola e il suo tempo, pittura di figura a Roma dalla Collezione Koelliker', catalogo della mostra a cura di F. Petrucci, Milano 2005, con bibliografia precedente
F. Petrucci, 'Pierfrancesco Mola (1612-1666)', Roma, 2012, ad vocem
LOTS
564
GIOVANNI ANTONIO CANAL detto IL CANALETTO (maniera di)
GIOVANNI ANTONIO CANAL detto IL CANALETTO (maniera di)
(Venezia, 1697 - 1768)
Palazzo dei Dogi
Olio su tela, cm 33X43
Palazzo dei Dogi
Olio su tela, cm 33X43
NO RESERVE
565
GIOVANNI ANTONIO CANAL detto IL CANALETTO (maniera di)
GIOVANNI ANTONIO CANAL detto IL CANALETTO (maniera di)
(Venezia, 1697 - 1768)
Il Canal Grande con il Ponte di Rialto
Olio su tela, cm 50X60
Il Canal Grande con il Ponte di Rialto
Olio su tela, cm 50X60
NO RESERVE
567
SIMONE MARTINI (copia da)
SIMONE MARTINI (copia da)
(Siena, 1284 circa - Avignone, 1344)
Santi
Olio su tavola, cm 76X51,5
Santi
Olio su tavola, cm 76X51,5
NO RESERVE
674
EUGENE VERBOECKHOVER
EUGENE VERBOECKHOVER
(Warneton, 1798 - Schaerbeek, 1881)
Pecore
Matita e acquerello, cm 21X26
Pecore
Matita e acquerello, cm 21X26
NO RESERVE
675
PITTORE DEL XVIII SECOLO
PITTORE DEL XVIII SECOLO
Progetto di monumento funerario
Matita, penna e acquarello su carta, cm 26X13,5
Matita, penna e acquarello su carta, cm 26X13,5
NO RESERVE
776
GERARD DOU (maniera di)
GERARD DOU (maniera di)
(Leida, 1613 - 1675)
Uomo che suona il violino
Olio su tavola, cm 34X26
Uomo che suona il violino
Olio su tavola, cm 34X26
NO RESERVE