751
PIETRO DANDINI
(Firenze, 1607 - 1675)
Ratto delle Sabine
Olio su tela, cm 71X96
Ratto delle Sabine
Olio su tela, cm 71X96
ESTIMATE € 4.000 - 6.000
Provenienza:
Collezione Conte Vittorio Turati
Savona, collezione privata
Secondo le indicazioni della provenienza l'opera è stata ricondotta a Pietro Dandini da Giancarlo Sestieri; il dipinto è incastonato in una cornice scolpita e dorata. L'opera raffigura l'episodio di storia romana del Ratto delle Sabine, narrato da Plutarco e Tito Livio quando Romolo si vide rifiutare le alleanze con le popolazioni confinanti al fine di aumentare la popolazione di Roma: da una parte i popoli confinanti provavano disprezzo per il popolo di Romolo e dall'altra temevano per loro stessi e per i loro successori, Secondo Plutarco il fondatore della Città Eterna programmò il ratto per costituire la fusione tra il popolo dei Romani e quello dei Sabini. Secondo l'iconografia consueta, la scena coglie gli attimi più drammatici del rapimento, offrendo all'artista l'opportunità di delineare la scena in senso teatrale esprimendo la concitazione dello scontro. Pier Dandini è uno dei protagonisti dello sviluppo stilistico del tardo barocco toscano e la sua produzione conta numerosi dipinti a carattere storico e mitologico e altresì un numero altissimo di disegni, come testimonia Ottaviano Targioni Tozzetti, biografo e collezionista del pittore, che possedeva ben oltre 1500 fogli.
Collezione Conte Vittorio Turati
Savona, collezione privata
Secondo le indicazioni della provenienza l'opera è stata ricondotta a Pietro Dandini da Giancarlo Sestieri; il dipinto è incastonato in una cornice scolpita e dorata. L'opera raffigura l'episodio di storia romana del Ratto delle Sabine, narrato da Plutarco e Tito Livio quando Romolo si vide rifiutare le alleanze con le popolazioni confinanti al fine di aumentare la popolazione di Roma: da una parte i popoli confinanti provavano disprezzo per il popolo di Romolo e dall'altra temevano per loro stessi e per i loro successori, Secondo Plutarco il fondatore della Città Eterna programmò il ratto per costituire la fusione tra il popolo dei Romani e quello dei Sabini. Secondo l'iconografia consueta, la scena coglie gli attimi più drammatici del rapimento, offrendo all'artista l'opportunità di delineare la scena in senso teatrale esprimendo la concitazione dello scontro. Pier Dandini è uno dei protagonisti dello sviluppo stilistico del tardo barocco toscano e la sua produzione conta numerosi dipinti a carattere storico e mitologico e altresì un numero altissimo di disegni, come testimonia Ottaviano Targioni Tozzetti, biografo e collezionista del pittore, che possedeva ben oltre 1500 fogli.
LOTS
790
GASPARD DUGHET (attr. a)
GASPARD DUGHET (attr. a)
(Roma, 1615 - 1675)
Paesaggio arcadico
Olio su tela, cm 43X66
Paesaggio arcadico
Olio su tela, cm 43X66
ESTIMATE € 200 - 500
793
LUBIN BAUGIN (attr. a)
LUBIN BAUGIN (attr. a)
(Pithiviers, 1610 - Parigi, 1663)
Venere dormiente e amorini
Olio su rame, cm 23X29
Venere dormiente e amorini
Olio su rame, cm 23X29
ESTIMATE € 500 - 800
795
PITTORE OLANDESE DEL XVIII SECOLO
PITTORE OLANDESE DEL XVIII SECOLO
Scena di osteria con bevitori
Olio su tela, cm 47X38
Olio su tela, cm 47X38
ESTIMATE € 200 - 500
796
ANTONIO CIFRONDI (attr. a)
ANTONIO CIFRONDI (attr. a)
(1656 - 1730)
Allegoria dell'Inverno
Olio su tela, cm 61X50
Allegoria dell'Inverno
Olio su tela, cm 61X50
ESTIMATE € 300 - 500
798
PITTORE DEL XVIII SECOLO
PITTORE DEL XVIII SECOLO
Ritratto di uomo con turbante
Olio su tela, cm 59X47
Olio su tela, cm 59X47
ESTIMATE € 200 - 500