739
EDWARD COLLIER (attr.a)
(Breda, 1642 - Londra, 1709/1710)
Vanitas
Olio su tela, cm 74X99
Vanitas
Olio su tela, cm 74X99
ESTIMATE € 4.000 - 6.000
Provenienza:
Milano, Christie's, 29 novembre 2006, lotto 74 (come cerchia di Edward Collier).
L'incipit del testo biblico dell'Ecclesiaste, 'Vanitas vanitatum et omnia vanitas' si traduce in questo dipinto in maniera magistrale, ove i simboli della caducità umana e l'ineluttabilità della morte, sono evocati simbolicamente. Il teschio, il libro, la sfera armillare, la tavolozza dei colori, il violino e il candelabro rovesciato, alludono alla precarietà dell'esistenza terrena, inducono a meditare sui valori della morale cristiana, ma ancor più alludono alla vacuità degli sforzi speculativi di fronte al destino ineluttabile della morte. L'immagine è quindi un ammonimento nei confronti della sapienza terrena e alla transitoria condizione esistenziale dell'uomo, il cui fine è la conoscenza di Dio. La tela viene attribuita al pittore Edward Collier per motivazioni di stile e qualitative centrando meglio il precedente riferimento alla sua cerchia. Formatosi ad Haarlem, le prime opere dell'artista manifestano l'influenza di Vincent Laurensz van der Vinne e lo sappiamo membro dellaa Haarlem Guild di San Luca nel 1649. La sua produzione conta essenzialmente nature morte e trompe l'oeil. Lo sappiamo attivo a Leida dal 1667 al 1693, anno in cui si trasferì in Inghilterra.
Bibliografia di riferimento:
D. Pring, 'The Negotiation of Meaning in the Musical Vanitas and Still-Life Paintings of Edwaert Collier, c. 1640 ; c..1709', Londra 2010, ad vocem
Milano, Christie's, 29 novembre 2006, lotto 74 (come cerchia di Edward Collier).
L'incipit del testo biblico dell'Ecclesiaste, 'Vanitas vanitatum et omnia vanitas' si traduce in questo dipinto in maniera magistrale, ove i simboli della caducità umana e l'ineluttabilità della morte, sono evocati simbolicamente. Il teschio, il libro, la sfera armillare, la tavolozza dei colori, il violino e il candelabro rovesciato, alludono alla precarietà dell'esistenza terrena, inducono a meditare sui valori della morale cristiana, ma ancor più alludono alla vacuità degli sforzi speculativi di fronte al destino ineluttabile della morte. L'immagine è quindi un ammonimento nei confronti della sapienza terrena e alla transitoria condizione esistenziale dell'uomo, il cui fine è la conoscenza di Dio. La tela viene attribuita al pittore Edward Collier per motivazioni di stile e qualitative centrando meglio il precedente riferimento alla sua cerchia. Formatosi ad Haarlem, le prime opere dell'artista manifestano l'influenza di Vincent Laurensz van der Vinne e lo sappiamo membro dellaa Haarlem Guild di San Luca nel 1649. La sua produzione conta essenzialmente nature morte e trompe l'oeil. Lo sappiamo attivo a Leida dal 1667 al 1693, anno in cui si trasferì in Inghilterra.
Bibliografia di riferimento:
D. Pring, 'The Negotiation of Meaning in the Musical Vanitas and Still-Life Paintings of Edwaert Collier, c. 1640 ; c..1709', Londra 2010, ad vocem
LOTS
564
GIOVANNI ANTONIO CANAL detto IL CANALETTO (maniera di)
GIOVANNI ANTONIO CANAL detto IL CANALETTO (maniera di)
(Venezia, 1697 - 1768)
Palazzo dei Dogi
Olio su tela, cm 33X43
Palazzo dei Dogi
Olio su tela, cm 33X43
NO RESERVE
565
GIOVANNI ANTONIO CANAL detto IL CANALETTO (maniera di)
GIOVANNI ANTONIO CANAL detto IL CANALETTO (maniera di)
(Venezia, 1697 - 1768)
Il Canal Grande con il Ponte di Rialto
Olio su tela, cm 50X60
Il Canal Grande con il Ponte di Rialto
Olio su tela, cm 50X60
NO RESERVE
567
SIMONE MARTINI (copia da)
SIMONE MARTINI (copia da)
(Siena, 1284 circa - Avignone, 1344)
Santi
Olio su tavola, cm 76X51,5
Santi
Olio su tavola, cm 76X51,5
NO RESERVE
674
EUGENE VERBOECKHOVER
EUGENE VERBOECKHOVER
(Warneton, 1798 - Schaerbeek, 1881)
Pecore
Matita e acquerello, cm 21X26
Pecore
Matita e acquerello, cm 21X26
NO RESERVE
675
PITTORE DEL XVIII SECOLO
PITTORE DEL XVIII SECOLO
Progetto di monumento funerario
Matita, penna e acquarello su carta, cm 26X13,5
Matita, penna e acquarello su carta, cm 26X13,5
NO RESERVE
776
GERARD DOU (maniera di)
GERARD DOU (maniera di)
(Leida, 1613 - 1675)
Uomo che suona il violino
Olio su tavola, cm 34X26
Uomo che suona il violino
Olio su tavola, cm 34X26
NO RESERVE