667
DOMENICO BRANDI
(Napoli, 1664 - 1736)
Paesaggio con armenti e cascata
Olio su tela, cm 135X95
Paesaggio con armenti e cascata
Olio su tela, cm 135X95
ESTIMATE € 4.000 - 6.000
Provenienza:
Macerata, collezione Compagnoni Marefoschi
Il dipinto, incastonato nella sua cornice originale e in eccellenti condizioni di conservazione, raffigura un esteso paesaggio bucolico. L'ambientazione evoca all'istante i luoghi privilegiati dai viaggiatori stranieri non digiuni di storia e letteratura antica durante il XVII e XVIII secolo, che avventurandosi tra la natura rigogliosa, le antiche rovine classiche e l'ambiente pastorale, riesumavano l'Arcadia, le poesie di Orazio e Virgilio. 'In questa campagna la nostra memoria vede più dei nostri occhi' sentenziava nel 1740 Horace Walpole, alludendo all'ascendente che esercitava il passato sulla sensibilità di chi si addentrava nella campagna romana. Nell'età barocca questi luoghi erano la meta prediletta di Claude Lorrain e Gaspard Dughet, interpreti fra i migliori dell'ideale classico e l'attrazione non diminuì nel secolo seguente e basti pensare alle creazioni di van Bloemen, Hubert Robert, Fragonard, e Jacob Philipp Hackert. A questi maestri si deve certamente aggiungere Rosa da Tivoli e Domenico Brandi. Quest'ultimo, formatosi con il padre, abile prospettico e decoratore a Napoli, guarda alla tradizione paesistica partenopea, in particolare al Gargiulo, per poi intraprendere il viaggio a Roma dove svolse la sua attività nella bottega di Rosa da Tivoli. Nella Città Eterna Domenico acquisisce il gusto illustrativo e il delicato spirito agreste del suo maestro e l'opera in esame esprime assai bene questa commistione tra tradizione letteraria e visione pittoresca della natura, che sarà predominante nel corso di tutta la sua produzione. Infatti, sarà ricordato dal De Dominici quale pittore di animali, con esiti che influenzeranno l'arte di Michele Pagano (Napoli, 1697 ¿ 1732) e Nicola Viso (1724-1742).
Bibliografia di riferimento:
U. Prota-Giurleo, 'Pittori napoletani del Seicento', Napoli 1953, pp. 42-50
N. Spinosa, 'La pittura con scena di genere, in Storia dell'arte italiana', Torino 1982, 11, p. 71
E. Sambo, 'La raccolta Molinari Pradelli. Dipinti del Sei e Settecento', Bologna 1984, p. 130
A. Morandotti, in 'La natura morta in Italia', a cura di F. Porzio e F. Zeri, Milano 1989, p. 308
Macerata, collezione Compagnoni Marefoschi
Il dipinto, incastonato nella sua cornice originale e in eccellenti condizioni di conservazione, raffigura un esteso paesaggio bucolico. L'ambientazione evoca all'istante i luoghi privilegiati dai viaggiatori stranieri non digiuni di storia e letteratura antica durante il XVII e XVIII secolo, che avventurandosi tra la natura rigogliosa, le antiche rovine classiche e l'ambiente pastorale, riesumavano l'Arcadia, le poesie di Orazio e Virgilio. 'In questa campagna la nostra memoria vede più dei nostri occhi' sentenziava nel 1740 Horace Walpole, alludendo all'ascendente che esercitava il passato sulla sensibilità di chi si addentrava nella campagna romana. Nell'età barocca questi luoghi erano la meta prediletta di Claude Lorrain e Gaspard Dughet, interpreti fra i migliori dell'ideale classico e l'attrazione non diminuì nel secolo seguente e basti pensare alle creazioni di van Bloemen, Hubert Robert, Fragonard, e Jacob Philipp Hackert. A questi maestri si deve certamente aggiungere Rosa da Tivoli e Domenico Brandi. Quest'ultimo, formatosi con il padre, abile prospettico e decoratore a Napoli, guarda alla tradizione paesistica partenopea, in particolare al Gargiulo, per poi intraprendere il viaggio a Roma dove svolse la sua attività nella bottega di Rosa da Tivoli. Nella Città Eterna Domenico acquisisce il gusto illustrativo e il delicato spirito agreste del suo maestro e l'opera in esame esprime assai bene questa commistione tra tradizione letteraria e visione pittoresca della natura, che sarà predominante nel corso di tutta la sua produzione. Infatti, sarà ricordato dal De Dominici quale pittore di animali, con esiti che influenzeranno l'arte di Michele Pagano (Napoli, 1697 ¿ 1732) e Nicola Viso (1724-1742).
Bibliografia di riferimento:
U. Prota-Giurleo, 'Pittori napoletani del Seicento', Napoli 1953, pp. 42-50
N. Spinosa, 'La pittura con scena di genere, in Storia dell'arte italiana', Torino 1982, 11, p. 71
E. Sambo, 'La raccolta Molinari Pradelli. Dipinti del Sei e Settecento', Bologna 1984, p. 130
A. Morandotti, in 'La natura morta in Italia', a cura di F. Porzio e F. Zeri, Milano 1989, p. 308
LOTS
621
PITTORE VENETO DEL XVII-XVIII SECOLO
PITTORE VENETO DEL XVII-XVIII SECOLO
Il ciarlatano
Olio su tela, cm 96X138
Olio su tela, cm 96X138
ESTIMATE € 5.000 - 8.000
622
FRANCESCO FONTEBASSO
FRANCESCO FONTEBASSO
(Venezia, 1707 - 1769)
San Giuseppe
Cornice della collezione Wedells (con timbro di consegna sia sulla cornice che sul telaio)
San Giuseppe
Cornice della collezione Wedells (con timbro di consegna sia sulla cornice che sul telaio)
ESTIMATE € 7.000 - 10.000
623
PITTORE LOMBARDO DEL XVII SECOLO
PITTORE LOMBARDO DEL XVII SECOLO
Natura morta con melograni
Olio su tela, cm 31X43
Olio su tela, cm 31X43
ESTIMATE € 3.000 - 5.000
624
PIETRO NAVARRA
PIETRO NAVARRA
(attivo a Roma tra il 1685 e il 1714)
Natura morta con tessuti, vaso fiorito
Natura morta con tessuti, violino, spartito musicale e frutti
Natura morta con tessuti, vaso fiorito
Natura morta con tessuti, violino, spartito musicale e frutti
ESTIMATE € 4.000 - 6.000
625
PITTORE ATTIVO NEL XVII-XVIII SECOLO
PITTORE ATTIVO NEL XVII-XVIII SECOLO
Natura morta con cesto e vasi fioriti
Olio su tela, cm 95X126
Olio su tela, cm 95X126
ESTIMATE € 3.000 - 5.000
626
PITTORE NORDICO DEL XVIII-XIX SECOLO
PITTORE NORDICO DEL XVIII-XIX SECOLO
Paesaggio con armenti e cani
Olio su tela, cm 53X74
Olio su tela, cm 53X74
ESTIMATE € 800 - 1.200
627
PHILIPP PETER ROOS detto ROSA DA TIVOLI (bottega di)
PHILIPP PETER ROOS detto ROSA DA TIVOLI (bottega di)
(Sankt Goar, 1657 - Roma, 1706)
Pastore con armenti e rovine
Olio su tela, cm 70X100
Pastore con armenti e rovine
Olio su tela, cm 70X100
ESTIMATE € 500 - 800
628
PHILIPP PETER ROOS detto ROSA DA TIVOLI(attr.a)
PHILIPP PETER ROOS detto ROSA DA TIVOLI(attr.a)
(Sankt Goar, 1657 - Roma, 1706)
Paesaggio con pastore e armenti
Olio su tela, cm 52X70
Paesaggio con pastore e armenti
Olio su tela, cm 52X70
ESTIMATE € 500 - 800
629
PHILIPP PETER ROOS detto ROSA DA TIVOLI
PHILIPP PETER ROOS detto ROSA DA TIVOLI
(Sankt Goar, 1657 - Roma, 1706)
Paesaggio con pastore
Olio su tela, cm 120X170
Paesaggio con pastore
Olio su tela, cm 120X170
ESTIMATE € 3.000 - 5.000
630
PITTORE DEL XIX SECOLO
PITTORE DEL XIX SECOLO
Bambino addormentato (Il sogno di Napoleone?)
Olio su tela, cm 92,5X72,5
Olio su tela, cm 92,5X72,5
ESTIMATE € 4.000 - 6.000
631
DOMINICUS VAN DER SMISSEN
DOMINICUS VAN DER SMISSEN
(Altona, 1704 - 1760)
Ritratto della contessa Marie Thérèse von Schorlemer
Olio su tela, cm 107 x 94
Ritratto della contessa Marie Thérèse von Schorlemer
Olio su tela, cm 107 x 94
ESTIMATE € 1.000 - 1.500
632
ELISABETTA SIRANI (attr. a)
ELISABETTA SIRANI (attr. a)
(Bologna, 1638 - 1665)
Scena mitologica
Olio su tela, cm 136,5X102
Scena mitologica
Olio su tela, cm 136,5X102
ESTIMATE € 5.000 - 8.000