795
GIUSEPPE ZOCCHI
(Firenze, 1717 - 1767)
Paesaggio campestre con vendemmia
Paesaggio campestre con casa colonica
Paesaggio campestre con vendemmia
Paesaggio campestre con casa colonica
ESTIMATE € 3.000 - 5.000
Olio su tela, cm 53X71 (2)
Le tele rappresentano i mesi di settembre e aprile, probabilmente partecipi di una serie dedicata ai dodici mesi. Infatti, queste delicate composizioni bucoliche appartengono all'ideale creativo di Giuseppe Zocchi, di cui eseguì anche una sequenza ad acquaforte. L'artista fiorentino realizzò non pochi paesaggi di fantasia popolati da figure e con significati allegorici inerenti alle stagioni, ai cinque sensi, ma il suo catalogo conta anche capricci e straordinarie vedute sull'esempio di Giovanni Paolo Pannini e Andrea Locatelli. Altrettanto importante per la sua arte fu l'influenza del paesismo veneto, che determinò una concezione del paesaggio più delicata e dolce rispetto agli austeri e aulici esempi romani. Quest'ultimo aspetto si percepisce assai bene osservando le opere in esame, che non a caso recavano un riferimento ad un artista veronese. Questa cultura eterogenea d'altronde fu acquisita in gioventù quando il suo protettore il marchese Andrea Gerini finanziò il suo apprendistato a Roma, Bologna, Milano e Venezia.
Bibliografia di riferimento:
A. Tosi, 'Inventare la realtà. Giuseppe Zocchi e la Toscana del Settecento', Firenze 1997
Le tele rappresentano i mesi di settembre e aprile, probabilmente partecipi di una serie dedicata ai dodici mesi. Infatti, queste delicate composizioni bucoliche appartengono all'ideale creativo di Giuseppe Zocchi, di cui eseguì anche una sequenza ad acquaforte. L'artista fiorentino realizzò non pochi paesaggi di fantasia popolati da figure e con significati allegorici inerenti alle stagioni, ai cinque sensi, ma il suo catalogo conta anche capricci e straordinarie vedute sull'esempio di Giovanni Paolo Pannini e Andrea Locatelli. Altrettanto importante per la sua arte fu l'influenza del paesismo veneto, che determinò una concezione del paesaggio più delicata e dolce rispetto agli austeri e aulici esempi romani. Quest'ultimo aspetto si percepisce assai bene osservando le opere in esame, che non a caso recavano un riferimento ad un artista veronese. Questa cultura eterogenea d'altronde fu acquisita in gioventù quando il suo protettore il marchese Andrea Gerini finanziò il suo apprendistato a Roma, Bologna, Milano e Venezia.
Bibliografia di riferimento:
A. Tosi, 'Inventare la realtà. Giuseppe Zocchi e la Toscana del Settecento', Firenze 1997
LOTS
504
BERNARDINO BISON
BERNARDINO BISON
(1762 - 1844)
Venezia veduta della Chiesa dei SS. Giovanni e Paolo
Olio su tavola, cm 16X23
Venezia veduta della Chiesa dei SS. Giovanni e Paolo
Olio su tavola, cm 16X23
ESTIMATE € 4.000 - 6.000
503
MICHELANGELO MAESTRI
MICHELANGELO MAESTRI
(attivo a Roma nel XVIII secolo - 1812)
Menadi
Olio su cartone, cm 30X24 (4)
Menadi
Olio su cartone, cm 30X24 (4)
ESTIMATE € 1.000 - 2.000
502
GIUSEPPE CESARI, detto CAVALIER D'ARPINO (maniera di)
GIUSEPPE CESARI, detto CAVALIER D'ARPINO (maniera di)
(Arpino, 1568 - Roma, 1640)
Adamo ed Eva
Olio su lapislazzulo, cm 21X15
Adamo ed Eva
Olio su lapislazzulo, cm 21X15
ESTIMATE € 2.500 - 3.500
501
PITTORE DEL XVIII SECOLO
PITTORE DEL XVIII SECOLO
Veduta costiera con barche e personaggi orientali
Olio su tela, cm 100X135
Olio su tela, cm 100X135
ESTIMATE € 3.000 - 5.000