688
ALESSANDRO SALUCCI
(Firenze, 1590 - Roma, 1655-1660)
JOAHNNES LINGELBACH
(Francoforte sul Meno, 1622 - Amsterdam, 1674)
JOAHNNES LINGELBACH
(Francoforte sul Meno, 1622 - Amsterdam, 1674)
ESTIMATE € 15.000 - 25.000
Capriccio architettonico con arco trionfale e porto di fantasia
Capriccio architettonico con chiesa e porto
Il secondo siglato e datato sul basamento in pietra a sinistra in primo piano: J.L. 1647
Olio su tela, cm 48,8X66,5 (2)
Bibliografia:
G. Sestieri, 'Il Capriccio architettonico in Italia nel XVII e XVIII secolo', Roma 2015, pp. 230-231, n. 15°-15b
I dipinti si possono considerare tra i capolavori di Alessandro Salucci, la cui riscoperta si deve a Busiri Vici nel 1962 (cfr. A. Busiri Vici, 'Fantasie Architettoniche di Alessandro Salucci', in 'Capitolium', anno XXXVII, n. 12, dicembre 1962). L'artista è documentato a Roma nel 1628 quando lavora con Andrea Sacchi e Pietro da Cortona agli affreschi di Villa Sacchetti, oggi Chigi, a Castelfusano, ma ben presto intraprese una carriera autonoma ricevendo importanti commissioni pubbliche e private, lavorando nella distrutta Chiesa di Sant'Elisabetta dei Fornari e in Santa Maria in Vallicella. La sua arte risente altresì degli insegnamenti di Viviano Codazzi, ma come ben sottolinea il Sestieri, per evidenti motivi generazionali il nostro fu certamente un precursore della pittura di capriccio e a pieno titolo partecipe della temperie barocca. A lui deve aver guardato il Ghisolfi ed entrambi, insieme al Codazzi, furono d'ispirazione per Giovanni Paolo Pannini. Scorrendone il catalogo è comunque evidente che le creazioni si distinguono per una maggiore creatività, vi si riscontra una conoscenza attenta dell'architettura romana di diverse epoche ed è condivisibile con il Busiri il pensiero che: 'Se in Viviano Codazzi predomina il pittore di vedute realistiche, Salucci è sempre un fantasioso che integra la realtà di un dettaglio all'inventiva della sua composizione', riuscendo ad amalgamare con raffinata eleganza i principali monumenti della città eterna sciogliendone i profili attraverso delicate atmosfere dorate, in analogia con le celebri prospettive al tramonto di Claude Lorrain. Un altro aspetto importante che caratterizza lo studio del Salucci è il distinguere le diverse collaborazioni da lui avute con i pittori di figura, come Jan Miel, Michelangelo Cerquozzi e Joahnnes Lingelbach, che evidenziano una contiguità con la cultura dei bamboccianti. Da questo punto di vista la ricerca non ha ben approfondito la genesi di queste opere a più mani, tenendo conto che il nostro autore non mancava di talento nel delineare la figura umana e concepire episodi storici o mitologici, con un gusto i cui esiti sono curiosamente classici e vicini a quelli di Romanelli. Tornando alle opere in esame, si sottolinea che oltre agli squisiti motivi qualitativi, rappresentano in virtù della data e della sigla di Joahnnes Lingelbach un tassello fondamentale per la conoscenza dell'artista fiammingo, ponendosi quale prima testimonianza del suo soggiorno in Italia (cfr. G. Briganti, L. Laureati, L. Trezzani, 'I Bamboccianti', Roma 1983, pp. 250-285).
Bibliografia di riferimento:
F. Zeri, 'La Galleria Pallavicino Rospigliosi in Roma', Firenze 1956, ad vocem
L. Salerno, 'Pittori di paesaggio a Roma nel Seicento', Roma, 1977-1980, vol. II, A. Salucci, n. 79
L. Salerno, 'I pittori di vedute in Italia', Roma, 1991, n. 19, pp. 56-57
Capriccio architettonico con chiesa e porto
Il secondo siglato e datato sul basamento in pietra a sinistra in primo piano: J.L. 1647
Olio su tela, cm 48,8X66,5 (2)
Bibliografia:
G. Sestieri, 'Il Capriccio architettonico in Italia nel XVII e XVIII secolo', Roma 2015, pp. 230-231, n. 15°-15b
I dipinti si possono considerare tra i capolavori di Alessandro Salucci, la cui riscoperta si deve a Busiri Vici nel 1962 (cfr. A. Busiri Vici, 'Fantasie Architettoniche di Alessandro Salucci', in 'Capitolium', anno XXXVII, n. 12, dicembre 1962). L'artista è documentato a Roma nel 1628 quando lavora con Andrea Sacchi e Pietro da Cortona agli affreschi di Villa Sacchetti, oggi Chigi, a Castelfusano, ma ben presto intraprese una carriera autonoma ricevendo importanti commissioni pubbliche e private, lavorando nella distrutta Chiesa di Sant'Elisabetta dei Fornari e in Santa Maria in Vallicella. La sua arte risente altresì degli insegnamenti di Viviano Codazzi, ma come ben sottolinea il Sestieri, per evidenti motivi generazionali il nostro fu certamente un precursore della pittura di capriccio e a pieno titolo partecipe della temperie barocca. A lui deve aver guardato il Ghisolfi ed entrambi, insieme al Codazzi, furono d'ispirazione per Giovanni Paolo Pannini. Scorrendone il catalogo è comunque evidente che le creazioni si distinguono per una maggiore creatività, vi si riscontra una conoscenza attenta dell'architettura romana di diverse epoche ed è condivisibile con il Busiri il pensiero che: 'Se in Viviano Codazzi predomina il pittore di vedute realistiche, Salucci è sempre un fantasioso che integra la realtà di un dettaglio all'inventiva della sua composizione', riuscendo ad amalgamare con raffinata eleganza i principali monumenti della città eterna sciogliendone i profili attraverso delicate atmosfere dorate, in analogia con le celebri prospettive al tramonto di Claude Lorrain. Un altro aspetto importante che caratterizza lo studio del Salucci è il distinguere le diverse collaborazioni da lui avute con i pittori di figura, come Jan Miel, Michelangelo Cerquozzi e Joahnnes Lingelbach, che evidenziano una contiguità con la cultura dei bamboccianti. Da questo punto di vista la ricerca non ha ben approfondito la genesi di queste opere a più mani, tenendo conto che il nostro autore non mancava di talento nel delineare la figura umana e concepire episodi storici o mitologici, con un gusto i cui esiti sono curiosamente classici e vicini a quelli di Romanelli. Tornando alle opere in esame, si sottolinea che oltre agli squisiti motivi qualitativi, rappresentano in virtù della data e della sigla di Joahnnes Lingelbach un tassello fondamentale per la conoscenza dell'artista fiammingo, ponendosi quale prima testimonianza del suo soggiorno in Italia (cfr. G. Briganti, L. Laureati, L. Trezzani, 'I Bamboccianti', Roma 1983, pp. 250-285).
Bibliografia di riferimento:
F. Zeri, 'La Galleria Pallavicino Rospigliosi in Roma', Firenze 1956, ad vocem
L. Salerno, 'Pittori di paesaggio a Roma nel Seicento', Roma, 1977-1980, vol. II, A. Salucci, n. 79
L. Salerno, 'I pittori di vedute in Italia', Roma, 1991, n. 19, pp. 56-57
LOTS
750
PITTORE DEL XVII SECOLO
PITTORE DEL XVII SECOLO
Santa inginocchiata con colonne
Olio su tela, cm 110X74
Olio su tela, cm 110X74
ESTIMATE € 800 - 1.200
751
PITTORE DEL XVI-XVII SECOLO
PITTORE DEL XVI-XVII SECOLO
Gesù tra i dottori
Olio su tavola, cm 34X22
Provenienza:
Olio su tavola, cm 34X22
Provenienza:
ESTIMATE € 500 - 800
752
JUSTUS SUSTERMANS (attr. a)
JUSTUS SUSTERMANS (attr. a)
(Anversa, 1597 - Firenze, 1681)
Ritratto di uomo
Olio su tela, cm 35X28
Ritratto di uomo
Olio su tela, cm 35X28
ESTIMATE € 1.000 - 1.500
753
PITTORE DEL XVII SECOLO
PITTORE DEL XVII SECOLO
Ritratto d'uomo con spartito musicale
(Girolamo Frescobaldi?)
Olio su tela, cm 78X65
(Girolamo Frescobaldi?)
Olio su tela, cm 78X65
ESTIMATE € 800 - 1.200
755
PIETRO DANDINI (attr. a)
PIETRO DANDINI (attr. a)
(Firenze, 1646 - 1712)
Bozzetto con architetture, Fetonte, Elio e dei
Olio su tela applicata su tavola, cm 40,6X38,7
Bozzetto con architetture, Fetonte, Elio e dei
Olio su tela applicata su tavola, cm 40,6X38,7
ESTIMATE € 2.000 - 3.000
756
ANTONIO VIVIANI (attr. a)
ANTONIO VIVIANI (attr. a)
(Urbino, 1560 - 1620)
Cristo con il globo
Olio su tela, cm 74X59
Cristo con il globo
Olio su tela, cm 74X59
ESTIMATE € 2.000 - 3.000
757
PITTORE FIORENTINO DEL XVII SECOLO
PITTORE FIORENTINO DEL XVII SECOLO
Santa Caterina
Olio su tela, cm 65X60
Olio su tela, cm 65X60
ESTIMATE € 2.000 - 3.000
758
FRANCESCO FURINI
FRANCESCO FURINI
(Firenze, 1603 - 1646)
Maddalena
Olio su tela, cm 158X152
Maddalena
Olio su tela, cm 158X152
ESTIMATE € 20.000 - 30.000
759
PIETRO TESTA (attr. a)
PIETRO TESTA (attr. a)
(Lucca, 1612 - Roma, 1650)
Adorazione dei pastori
Olio su tela, cm 89X120
Adorazione dei pastori
Olio su tela, cm 89X120
ESTIMATE € 1.500 - 2.500
760
CORNELIS DE WAEL (maniera di)
CORNELIS DE WAEL (maniera di)
(Anversa, 1592 - Roma, 1667)
Il figliol prodigo in miseria
Olio su tela, cm 103X150
Il figliol prodigo in miseria
Olio su tela, cm 103X150
ESTIMATE € 800 - 1.200