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RARISSIMA ED IMPORTANTE PENDULETTE D'OFFICIER ROBERT ET COURVOISIER, DELLA TIPOLOGIA DETTA MARESCIALLA, CON CASSA IN BRONZO DORATO RIPASSATO A BULINO SU BASE LIGNEA, GRANDE E PICCOLA SUONERIA, RIPET
Il corpo principale della cassa e' a forma di parallelepipedo, con cimasa rastremata alla sommita' e desinente nella maniglia di trasporto a forma di Ouroboros, il serpente che si morde la coda della mitologia classica.
Tale creatura, tornata anch'essa in voga in eta' neoclassica, rappresentava un tema caro all'orologeria per la sua allusione alla ciclicita' del Tempo ed all'Eternita'.
I fianchi della cassa sono impreziositi da due rosette di grandi dimensioni, mentre il lato posteriore reca lo sportellino d'accesso al movimento, incernierato e realizzato in lamina dorata con un pregevole lavoro di traforo a forma di graticcio.
Il basamento e' in legno ebanizzato, ornato frontalmente da un fregio in lamina dorata avente per soggetto due draghi alati. La struttura poggia su piedi ferini di bronzo dorato.
Il quadrante e' in smalto bianco, in 12 con cifre alla Breguet e indicazioni dei quarti d'ora sempre con numerali arabi, posti esternamente rispetto alla fascia oraria, e reca la firma 'Robert et Courvoisier'.
Sono presenti due fori di carica, posti uno ad ore XI e l'altro tra ore IV ed ore V. Le lancette delle ore e dei minuti sono brunite, a croissant, mentre l'indice per il puntamento della sveglia, centrale, e' essenziale nella sua semplicita'.
Il quadrante, delimitato da una fascia in metallo dorato inciso, e' protetto da un vetro incernierato sostenuto per mezzo di una lunetta in metallo dorato, godronata.
Sul lato posteriore della cassa, in basso a destra, una leva permette di selezionare tra Grande Sonnerie, Petite Sonnerie e Silence.
Sul lato destro, in corrispondenza della base lignea, una targhetta in metallo riporta l'indicazione Musique e tre leve permettono di scegliere tra 'même' e 'autre', 'continue' e 'silence', con riferimento alle modalita' di funzionamento del carillon.
Sempre nella base lignea, poco sopra la targhetta, e' presente il quadro di carica per il treno del carillon.
Movimento con grande e piccola suoneria, ripetizione a' tirage con cordino laterale delle ore e dei quarti, secondo lo schema sonoro impostato (grande o piccola suoneria), sveglia con caricamento attraverso cordino di carica laterale, carillon a rullo.
Difetti, restauri d'epoca.
Alt. cm 30, larg. cm 16,5, prof. cm 11,5
Nella storia dell'antica orologeria elvetica le vicende delle dinastie di mai'tres, oltre a intrecciarsi per i numerosi vincoli di natura matrimoniale, spesso si intersecarono e congiunsero sotto forma di legami societari.
Due famiglie tra le piu' prestigiose, i Robert ed i Courvoisier, iniziarono ad operare congiuntamente nel 1787 con Louis-Benjamin Robert (1732-1781), detto Le Capitain, che si associo'a Louis Courvoisier (1758-1832).
La manifattura assunse la denominazione J. Robert et Fils, Courvoisier et Cie, essendo di fatto derivata dal precedente sodalizio aziendale di Louis-Benjamin Robert con il padre Josué.
Il primo gennaio del 1805, Louis Courvoisier, con i figli di Louis-Benjamin Robert, Aime'e Jean-Pierre, ed insieme a Philippe Duccomun, trasformo' la precedente ragione sociale in Robert et Courvoisier et Cie, denominazione con la quale i soci operarono sino al 30 aprile 1811, data a partire dalla quale la manifattura muto'il proprio nome, dapprima in Courvoisier et Cie e, dopo il 1845, in Courvoisier Frères.
Il lotto proposto nelle prossime pagine, quindi, si colloca necessariamente nel breve lasso di tempo intercorso tra il 1805 ed il 1811.
Alle vicende di Robert e di Courvoisier e ai loro destini congiunti e disgiunti, dedico'intense ricerche d'archivio e sul campo lo storico Alfred Chapuis, che ne riporto'i risultati nelle sue opere, ormai classiche, Histoire de la Pendulerie Neuchâteloise e Pendules Neuchâteloises - Documents Nouveaux.
Sul mercato antiquario italiano, i piccoli orologi trasportabili sono spesso definiti 'pendules d'officier o officier', con riferimento ad un aneddoto in base al quale Napoleone stesso, amante della puntualità , avrebbe preteso che tutti i suoi ufficiali ne fossero dotati.
Essi prendono in Francia l'appellativo di 'pendulettes de voyage', per la loro trasportabilità , pur non essendo ad alcun titolo pendules, dato che il loro organo di regolazione e'un bilanciere. Ma, presso i colleghi d'Oltralpe, e'pendule qualsiasi orologio non destinato ad essere indossato.
Charles Allix, nel suo importante trattato sugli orologi da viaggio, Carriage Clocks, descrive gli esemplari della fine del XVIII secolo e dei primissimi anni del XIX, quale quello qui proposto, addirittura definendoli pre-pendules de voyage.
La specifica tipologia dell'orologio qui presentato e'nota in Italia come marescialla, alludendo al corrispondente altissimo grado militare dell'esercito francese. Si tratta, infatti, dell'espressione di massimo livello in questo genere, resa nel nostro caso estremamente rara grazie alla presenza di un carillon, celato nella base lignea: sicuramente destinata ad una clientela di élite.
Antesignana ne fu senz'altro la marescialla di grandi dimensioni realizzata nel 1777 da Le Roi et Fils per la regina di Francia Maria Antonietta, pubblicata da Pippa e Magistretti ne I ritmi del tempo, concettualmente del tutto analoga al lotto proposto: sono noti, peraltro, pochissimi esemplari del medesimo periodo di marescialle con carillon celato nella base, provenienti sempre da eccellenti manifatture de La-Chaux-de-Fonds.
Per quanto e'stato possibile verificare, nel corso degli ultimi decenni non sono comparse sul mercato antiquario delle aste internazionali altre marescialle a firma Robert et Courvoisier dotate delle stesse complicazioni, cioe'grande e piccola suoneria, sveglia, ripetizione di ore e quarti a tirage e carillon musicale.
Bibliografia di riferimento
C. Allix, Carriage Clocks, Londra 1974
A. Chapuis, Histoire de la Pendulerie Neuchâteloise. Neuchâtel et Paris 1917
A. Chapuis, Pendules Neuchâteloises - Documents Nouveaux, Neuchâtel 1930
L e P. Magistretti, Luigi: I ritmi del tempo, Milano 1998
ESTIMATE € 3.000 - 5.000
LOTS
295
QUATTRO POLTRONE IN LEGNO SCOLPITO, LACCATO E DORATO, PIEMONTE, XIX SECOLO
QUATTRO POLTRONE IN LEGNO SCOLPITO, LACCATO E DORATO, PIEMONTE, XIX SECOLO
ESTIMATE € 20.000 - 30.000