750
TEODORO FILIPPO DI LIAGNO detto FILIPPO NAPOLETANO
(Napoli/Roma?, 1589 - Roma, 1629)
Trionfo di Nettuno e Anfitrite
Olio su tela, cm 113X165
Trionfo di Nettuno e Anfitrite
Olio su tela, cm 113X165
ESTIMATE € 15.000 - 20.000
Bibliografia:
Roma, Collezione del Cardinale Antonio Barberini
M. Chiarini, Teodoro Filippo di Liagno detto Filippo Napoletano: 1589 ; 1629. Vita e opere, Firenze 2007, pp. 256 ; 257, n. 29 (illustrato)
Provenienza:
Sotheby's, 13 dicembre 1978, lotto 50 (come François Perrier)
Roma, Christie's, 16 maggio 1985, lotto 356 (come Filippo Napoletano)
Già riferito a François Perrier, il dipinto fu correttamente attribuito a Filippo Napoletano nel 1985 e in seguito riconosciuto da Marco Chiarini con quello citato 'nell'inventario generale delli quadri e statue dell'Eminenti.mo Card.le Antonio [Barberini] fatto nel mese di aprile 1644' che registra al n. 463: 'Un quadro con una marina, con Nettuno, Teti, et altri Dei Marini,'...di mano di filippo Napolitano'(cfr. Chiarini 2007, p. 256- p. 494). Di quest'opera è invece da sempre nota la versione custodita a Palazzo Pitti, documentata nel 1618 negli inventari del Gran Duca Cosimo II di Toscana come Trionfo di Nettuno (cfr. Chiarini 2007- olio su tela, cm 117,5X169,5- p. 490, con bibliografia precedente). Come possiamo osservare, tra le due opere si rilevano lievi differenze e la versione romana è di poco più piccola, mentre analoghe sono le valenze qualitative. Dal punto di vista cronologico l'esecuzione della tela fiorentina si colloca ai mesi precedenti il luglio 1618, quando l'artista consegna alla Guardaroba del granduca vari dipinti, tra i quali alcuni inviati in dono al duca di Mantova, ma senza dubbio il Trionfo di Nettuno e Anfitrite è il più importante. Il Chiarini individua proprio in questo quadro la svolta stilistica dell'artista, che rielabora le suggestioni manieristiche di Jacopo Zucchi in chiave teatrale e di conseguenza giunge a una visione barocca della narrazione. Certamente furono d'ispirazione gli allestimenti dello spettacolo intitolato l'Argonautica svoltosi in Arno nel 1608, che concepiti da Giulio Parigi erano noti grazie alle incisioni di Giulio Cantagallina. Ma altrettanto importanti erano gli esempi nordici di Frans Francken il giovane, in particolare la tavola di medesimo soggetto delle collezioni medicee (cfr. Chiarini, p. 65, figg. 37 - 38). Per quanto riguarda la nostra tela non possediamo documenti per stabilirne con certezza la data d'esecuzione, ma viste le similitudini è plausibile pensare che sia stata dipinta subito dopo per essere donata al cardinale Antonio, fermo restando che nel 1621 quando il pittore fa rientro a Roma, la famiglia Barberini figura tra i suoi principali committenti.
Ringraziamo Riccardo Lattuada per aver confermato da fotografia l'attribuzione a Filippo Napoletano.
Roma, Collezione del Cardinale Antonio Barberini
M. Chiarini, Teodoro Filippo di Liagno detto Filippo Napoletano: 1589 ; 1629. Vita e opere, Firenze 2007, pp. 256 ; 257, n. 29 (illustrato)
Provenienza:
Sotheby's, 13 dicembre 1978, lotto 50 (come François Perrier)
Roma, Christie's, 16 maggio 1985, lotto 356 (come Filippo Napoletano)
Già riferito a François Perrier, il dipinto fu correttamente attribuito a Filippo Napoletano nel 1985 e in seguito riconosciuto da Marco Chiarini con quello citato 'nell'inventario generale delli quadri e statue dell'Eminenti.mo Card.le Antonio [Barberini] fatto nel mese di aprile 1644' che registra al n. 463: 'Un quadro con una marina, con Nettuno, Teti, et altri Dei Marini,'...di mano di filippo Napolitano'(cfr. Chiarini 2007, p. 256- p. 494). Di quest'opera è invece da sempre nota la versione custodita a Palazzo Pitti, documentata nel 1618 negli inventari del Gran Duca Cosimo II di Toscana come Trionfo di Nettuno (cfr. Chiarini 2007- olio su tela, cm 117,5X169,5- p. 490, con bibliografia precedente). Come possiamo osservare, tra le due opere si rilevano lievi differenze e la versione romana è di poco più piccola, mentre analoghe sono le valenze qualitative. Dal punto di vista cronologico l'esecuzione della tela fiorentina si colloca ai mesi precedenti il luglio 1618, quando l'artista consegna alla Guardaroba del granduca vari dipinti, tra i quali alcuni inviati in dono al duca di Mantova, ma senza dubbio il Trionfo di Nettuno e Anfitrite è il più importante. Il Chiarini individua proprio in questo quadro la svolta stilistica dell'artista, che rielabora le suggestioni manieristiche di Jacopo Zucchi in chiave teatrale e di conseguenza giunge a una visione barocca della narrazione. Certamente furono d'ispirazione gli allestimenti dello spettacolo intitolato l'Argonautica svoltosi in Arno nel 1608, che concepiti da Giulio Parigi erano noti grazie alle incisioni di Giulio Cantagallina. Ma altrettanto importanti erano gli esempi nordici di Frans Francken il giovane, in particolare la tavola di medesimo soggetto delle collezioni medicee (cfr. Chiarini, p. 65, figg. 37 - 38). Per quanto riguarda la nostra tela non possediamo documenti per stabilirne con certezza la data d'esecuzione, ma viste le similitudini è plausibile pensare che sia stata dipinta subito dopo per essere donata al cardinale Antonio, fermo restando che nel 1621 quando il pittore fa rientro a Roma, la famiglia Barberini figura tra i suoi principali committenti.
Ringraziamo Riccardo Lattuada per aver confermato da fotografia l'attribuzione a Filippo Napoletano.
LOTS
783
CESARE FRACANZANO (attr. a)
CESARE FRACANZANO (attr. a)
(Bisceglie, 1605 - 1651)
San Girolamo
Olio su tela, cm 62X96
San Girolamo
Olio su tela, cm 62X96
ESTIMATE € 800 - 1.200
784
PITTORI DEL XIX-XX SECOLO
PITTORI DEL XIX-XX SECOLO
Ritratti
Olio su tela, cm 63X50
Olio su tela, cm 49X39 (3)
Olio su tela, cm 63X50
Olio su tela, cm 49X39 (3)
ESTIMATE € 500 - 800
787
PITTORE FIAMMINGO DEL XVIII SECOLO
PITTORE FIAMMINGO DEL XVIII SECOLO
Ritratto di gentiluomo che suona il flauto
Olio su tela, cm 50X43
Olio su tela, cm 50X43
ESTIMATE € 200 - 500
788
GODFRIED SCHALCKEN (attr. a)
GODFRIED SCHALCKEN (attr. a)
(Made, 1643 - L'Aia, 1706)
Ritratto di gentiluomo
Olio su tela, cm 100X89
Ritratto di gentiluomo
Olio su tela, cm 100X89
ESTIMATE € 200 - 500
791
CAREL VAN SAVOYEN (attr. a)
CAREL VAN SAVOYEN (attr. a)
(Anversa, 1619 - Amsterdam, 1665)
Satiri e ninfa
Olio su tavola, cm 49X39
Satiri e ninfa
Olio su tavola, cm 49X39
ESTIMATE € 200 - 500
792
GIAN DOMENICO CIGNAROLI (attr. a)
GIAN DOMENICO CIGNAROLI (attr. a)
(Verona, 1724 - 1793)
Madonna col Bambino, San Francesco da Padova e l'arcangelo Raffaele
Olio su tela, cm 82X68
Madonna col Bambino, San Francesco da Padova e l'arcangelo Raffaele
Olio su tela, cm 82X68
ESTIMATE € 500 - 800
793
FRANZ XAVER KARL PALKO (attr. a)
FRANZ XAVER KARL PALKO (attr. a)
(Wroclaw 1724 - Praga 1767/70)
Allegoria dell'Architettura
Olio su tela, cm 89X66
Allegoria dell'Architettura
Olio su tela, cm 89X66
ESTIMATE € 200 - 500
794
SIMON VOUET (bottega di)
SIMON VOUET (bottega di)
(Parigi, 1590 - 1649)
Adorazione dei Magi
Olio su tela applicata su tavola, cm 56X48
Adorazione dei Magi
Olio su tela applicata su tavola, cm 56X48
ESTIMATE € 400 - 700