703
AN URBINO MAIOLICA PLATE, CIRCA 1545; SLIGHTLY WORN, MINOR DEFECTS
rappresentante la scena del rapimento di Europa; poche usure e difetti minori
Inscritto al verso 'Giove conveso intoro e rapi uropa'
Alt. cm 3,5, diam. cm 26,5
Inscritto al verso 'Giove conveso intoro e rapi uropa'
Alt. cm 3,5, diam. cm 26,5
ESTIMATE € 15.000 - 25.000
Provenienza:
mercato antiquario, 1989
Sul recto di questo piatto a piena superficie è raffigurato l'episodio ovidiano de 'Il ratto di Europa' (Ovidio, Metamorfosi, II, 836; 875), mentre sul verso sono tracciati tre filetti gialli in corrispondenza del bordo, del cavetto e del piede, che accoglie la legenda, tracciata in blu e in corsivo, 'Giove conveso intoro/ e rapi uropa'. E' un'opera che esprime tutta la fastosità piena e ricercata della produzione che la letteratura è concorde di ascrivere alla bottega urbinate dei Fontana, che nel terzo quarto del '500 si specializza soprattutto nelle forniture di vasellami per cospicue credenze, quali quelle per i Carafa, per i Martinengo-Colleoni e per fra' Andrea Ghetti, detto il Volterrano. Sono maioliche caratterizzate da un costante equilibrio delle masse figurative, così di quelle arboree e rocciose, da un senso cromatico di rara brillantezza e di dosati accostamenti, e dalla grazia delle pose delle figure, il cui movimento è dato dai panneggi che ondulano come mossi da una brezza leggera.
Da un punto di vista stilistico ed epigrafico quest'opera si può accostare a molta produzione della bottega dei Fontana, specie a talune opere attribuite ad Orazio verso il 1540; 45. Tra queste si segnala un piatto all'Ashmolean Museum di Oxford, proveniente dalle antiche collezioni ducali medicee (T. Wilson, Italian Maiolica and Europe, Ashmolean, Oxford 2017, n. 75, pag. 185 e seguenti), che offre punti di contatto stringenti con il nostro, compreso lo stesso soggetto ovidiano. Non meno interessante si presenta la grafia della legenda di questo piatto, in particolare il modo di tracciare la 'G' di Giove, che rivela la stessa mano delle legende di altri piatti usciti dalla citata bottega urbinate (C. Ravanelli Guidotti, Majoliche della più bella fabbrica: selezione dalle civiche collezioni bresciane e da collezioni private, catalogo Brixiantiquaria, 2006, Brescia 2006, n. 13, pag. 58 e seguenti).
mercato antiquario, 1989
Sul recto di questo piatto a piena superficie è raffigurato l'episodio ovidiano de 'Il ratto di Europa' (Ovidio, Metamorfosi, II, 836; 875), mentre sul verso sono tracciati tre filetti gialli in corrispondenza del bordo, del cavetto e del piede, che accoglie la legenda, tracciata in blu e in corsivo, 'Giove conveso intoro/ e rapi uropa'. E' un'opera che esprime tutta la fastosità piena e ricercata della produzione che la letteratura è concorde di ascrivere alla bottega urbinate dei Fontana, che nel terzo quarto del '500 si specializza soprattutto nelle forniture di vasellami per cospicue credenze, quali quelle per i Carafa, per i Martinengo-Colleoni e per fra' Andrea Ghetti, detto il Volterrano. Sono maioliche caratterizzate da un costante equilibrio delle masse figurative, così di quelle arboree e rocciose, da un senso cromatico di rara brillantezza e di dosati accostamenti, e dalla grazia delle pose delle figure, il cui movimento è dato dai panneggi che ondulano come mossi da una brezza leggera.
Da un punto di vista stilistico ed epigrafico quest'opera si può accostare a molta produzione della bottega dei Fontana, specie a talune opere attribuite ad Orazio verso il 1540; 45. Tra queste si segnala un piatto all'Ashmolean Museum di Oxford, proveniente dalle antiche collezioni ducali medicee (T. Wilson, Italian Maiolica and Europe, Ashmolean, Oxford 2017, n. 75, pag. 185 e seguenti), che offre punti di contatto stringenti con il nostro, compreso lo stesso soggetto ovidiano. Non meno interessante si presenta la grafia della legenda di questo piatto, in particolare il modo di tracciare la 'G' di Giove, che rivela la stessa mano delle legende di altri piatti usciti dalla citata bottega urbinate (C. Ravanelli Guidotti, Majoliche della più bella fabbrica: selezione dalle civiche collezioni bresciane e da collezioni private, catalogo Brixiantiquaria, 2006, Brescia 2006, n. 13, pag. 58 e seguenti).
LOTS
814
A MISCELLANEAOUS COLLECTION OF MAIOLICA TILES, FIRST HALF 20TH CENTURY; LOSSES, WEAR (34)
A MISCELLANEAOUS COLLECTION OF MAIOLICA TILES, FIRST HALF 20TH CENTURY; LOSSES, WEAR (34)
ESTIMATE € 1.000 - 1.200
710
AN ARMORIAL CENTRAL ITALY MAIOLICA VASE, 17TH CENTURY; SLIGHTLY WORN, RESTORATION, COVER MAYBE LOSS
AN ARMORIAL CENTRAL ITALY MAIOLICA VASE, 17TH CENTURY; SLIGHTLY WORN, RESTORATION, COVER MAYBE LOSS
ESTIMATE € 1.000 - 1.500
701
A PAIR OF MAIOLICA ARMORIAL TILES, PROBABLY FORLI', 16TH CENTURY; WORN, LOSSES AS USUAL (2)
A PAIR OF MAIOLICA ARMORIAL TILES, PROBABLY FORLI', 16TH CENTURY; WORN, LOSSES AS USUAL (2)
ESTIMATE € 1.000 - 1.500
751
A ROME MAIOLICA FOUNTAIN, CIRCA 1780; WEAR, DEFECTS, THE BASIN MISSING (3)
A ROME MAIOLICA FOUNTAIN, CIRCA 1780; WEAR, DEFECTS, THE BASIN MISSING (3)
ESTIMATE € 1.200 - 1.600
711
A FAENZA ARMORIAL MAIOLICA CUP, FIRST HALF 17TH CENTURY; SLIGHTLY WORN, DEFECTS
A FAENZA ARMORIAL MAIOLICA CUP, FIRST HALF 17TH CENTURY; SLIGHTLY WORN, DEFECTS
ESTIMATE € 1.500 - 2.000
837
A VINCENNES-SEVRES PORCELAIN TEA POT, CIRCA 1750; MINOR LOSSES AND DEFECTS
A VINCENNES-SEVRES PORCELAIN TEA POT, CIRCA 1750; MINOR LOSSES AND DEFECTS
ESTIMATE € 1.800 - 2.200