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A GILT WOOD AND PASTIGLIA BOX, VENETO OR FERRARA, EARLY 16TH CENTURY; WEAR, SOME PASTIGLIA LOSSES AND DAMAGES, CHIPS, DEFECTS, RESTORATIONS, COVER METAL LOCK MISSING
in forma squadrata con cornici aggettanti, le facce ornate da elementi naturalistici, arpie e animali fantastici entro colonne agli angoli e nei fianchi un Cupido pronto a scoccare la freccia, coperchio con presa in forma di piccola sfera su base fogliata; usure, alcune rotture e mancanze nella pastiglia, sbeccature, difetti, screpolature, abrasioni, restauri, coperchio con chiusura metallica mancante
Alt. cm 13, larg. cm 19, prof. cm 13
Alt. cm 13, larg. cm 19, prof. cm 13
ESTIMATE € 4.000 - 4.200
Questa scatola, cosi come quella presentata al lotto successivo, potrà essere ricondotta alla produzione di una delle botteghe attive in Italia, per lo più nell'area del Nord-Est, tra la fine del XV e la metà circa del XVI secolo. Diversi esemplari risultano realizzati in territorio ferrarese (ma non solo) a partire dalla seconda metà del Quattrocento, forse anche per la corte di Isabella d'Este, raffinata collezionista d'arte, mecenate illuminata e grande appassionata di antichità classiche- nell'inventario del suo Studiolo del Palazzo Ducale di Mantova, redatto nel 1539 dopo la sua morte, erano comprese piccole cassette e cofanetti in materiali e tecniche diverse, probabilmente anche in pastiglia.
Concepite allo scopo, chissà, di custodire oggetti di pregio o piccoli segreti, presentano un repertorio iconografico ispirato ai modelli classici, alla mitologia e alla storia dell'antica Roma, con episodi spesso tratti dalla Storia Romana di Tito Livio e dalle Metamorfosi di Ovidio.
Ma sul tema e per un analisi più ampia ed esaustiva, si guardi ad un interessante studio del 1984 di Patrik de Winter (A little-known creation of renaissance decorative arts: the white lead pastiglia box, in Saggi e memorie di storia dell'Arte n. 14, 1984), dove lo studioso raggruppa un cospicuo nucleo di esemplari e indicando una serie di botteghe come possibili artefici; tra le più note, quella detta dei Temi Morali e Amorosi e dei Trionfi Romani, alle quali anche le nostre scatole potranno essere ricondotte.
Diversi esemplari simili sono oggi conservati in musei italiani e stranieri: tra gli altri, il Louvre a Parigi, il Victoria and Albert Museum e la Wallace Collection di Londra, il Metropolitan Museum di New York e ancora, quello nelle collezioni della Fondazione Cini a Venezia (G. Manni, Mobili antichi in Emilia Romagna, Modena 1993, pag. 16).
Bibliografia di riferimento:
G. Manni, Mobili in Emilia. Con una indagine sulla civiltà dell'arredo alla corte degli Estensi, Modena 1986, pag. 51-92
G. Manni, 1993, op. citata, pp. 11-25
L. Martini, L. Foti, Cofanetti in pastiglia del Rinascimento italiano, in Brixiantiquaria, a cura di, Verona 2000, ad vocem
C. Bertolotto, Cofanetti in pastiglia del Rinascimento, Torino 2021, ad vocem
Concepite allo scopo, chissà, di custodire oggetti di pregio o piccoli segreti, presentano un repertorio iconografico ispirato ai modelli classici, alla mitologia e alla storia dell'antica Roma, con episodi spesso tratti dalla Storia Romana di Tito Livio e dalle Metamorfosi di Ovidio.
Ma sul tema e per un analisi più ampia ed esaustiva, si guardi ad un interessante studio del 1984 di Patrik de Winter (A little-known creation of renaissance decorative arts: the white lead pastiglia box, in Saggi e memorie di storia dell'Arte n. 14, 1984), dove lo studioso raggruppa un cospicuo nucleo di esemplari e indicando una serie di botteghe come possibili artefici; tra le più note, quella detta dei Temi Morali e Amorosi e dei Trionfi Romani, alle quali anche le nostre scatole potranno essere ricondotte.
Diversi esemplari simili sono oggi conservati in musei italiani e stranieri: tra gli altri, il Louvre a Parigi, il Victoria and Albert Museum e la Wallace Collection di Londra, il Metropolitan Museum di New York e ancora, quello nelle collezioni della Fondazione Cini a Venezia (G. Manni, Mobili antichi in Emilia Romagna, Modena 1993, pag. 16).
Bibliografia di riferimento:
G. Manni, Mobili in Emilia. Con una indagine sulla civiltà dell'arredo alla corte degli Estensi, Modena 1986, pag. 51-92
G. Manni, 1993, op. citata, pp. 11-25
L. Martini, L. Foti, Cofanetti in pastiglia del Rinascimento italiano, in Brixiantiquaria, a cura di, Verona 2000, ad vocem
C. Bertolotto, Cofanetti in pastiglia del Rinascimento, Torino 2021, ad vocem
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