1141
SANTI DI TITO (attr. a)
(Sansepolcro, 1536 - Firenze, 1603)
Ritratto di uomo
Olio su tavola, cm 117X87,5
Ritratto di uomo
Olio su tavola, cm 117X87,5
ESTIMATE € 5.000 - 8.000
Sulla lettera si legge la scritta: Annus aetatis / suae 76 pinsi / p. anno domini 1583 /Firenze,
al retro riporta timbro su ceralacca della Galerie Sedilmeter di Parigi.
Il dipinto reca un'attribuzione a Santi di Tito, la cui formazione si svolse verosimilmente con il Bronzino che, secondo il Borghini, lo avrebbe 'introdotto nell'arte della pittura', e di Baccio Bandinelli, da cui ebbe 'molti avertimenti nelle cose del disegno' (Borghini, 1584, p. 619). Questi due percorsi di studio, infatti, si scorgono nella produzione del pittore, determinato a uno stile di raffinata bellezza e al contempo avvezzo alle pratiche di bottega. È comunque certo che nel 1558 quando licenzia la prima opera documentata raffigurante l'Adorazione dei Magi Santi di Tito si mostra a pieno titolo partecipe dell'arte fiorentina della sua epoca e il successo fu alquanto immediato come attesta la sua attività romana durante i primi anni Sessanta. Nella Città Eterna il Santi frequenta gli Zuccari, Federico Barocci e con loro lavorò nel Casino di papa Pio IV in Vaticano, dimostrandosi originale nel linguaggio, chiaro e vivace nelle composizioni esprimendo oltre a eleganze bronzinesche gli aggiornamenti romani rivolti al tardo Raffaello e all'interpretazione data da Taddeo Zuccari. Altro viaggio importante affrontato dal pittore fu quello veneziano nel 1570 che determinò quella sensibilità verso il dato naturale che caratterizzò la produzione matura. Un posto di riguardo nella carriera di Santi ebbero i ritratti, che eseguì in gran numero 'con gran facilità e somigliantissimi dal vivo' (Baldinucci, 1681-1728, 1846, p. 540), come confermano le fonti e le citazioni negli inventari e le stesse opere. Possiamo quindi affermare che il pittore innovò il genere unendo alla verità fisionomica la vivacità sentimentale ed espressiva dei personaggi, passando dal registro aulico a quello feriale e affettuoso.
Bibliografia di riferimento:
R. Borghini, Il Riposo, Firenze, 1584, pp. 106, 115 s., 187, 198, 205, 619-623
F. Baldinucci, Notizie dei professori del disegno (1681-1728), a cura di F. Ranalli, II, Firenze, 1846, pp. 534-554
A. Giannotti, Lo stile puro dei fiorentini da Andrea del Sarto a Santi di Tito, in Puro, semplice e naturale nell'arte a Firenze tra Cinque e Seicento, catalogo della mostra a cura di A. Giannotti, C. Pizzorusso, Firenze, 2014, pp. 27; 55
C. Falciani, A. Natali, Il Cinquecento a Firenze: maniera moderna e controriforma, catalogo della mostra, Firenze, 2017, passim (in particolare N. Bastogi, Schede nn. III.5, VII.1, pp. 126, 234; C. Falciani, Scheda n. V.7, pp. 230-234
al retro riporta timbro su ceralacca della Galerie Sedilmeter di Parigi.
Il dipinto reca un'attribuzione a Santi di Tito, la cui formazione si svolse verosimilmente con il Bronzino che, secondo il Borghini, lo avrebbe 'introdotto nell'arte della pittura', e di Baccio Bandinelli, da cui ebbe 'molti avertimenti nelle cose del disegno' (Borghini, 1584, p. 619). Questi due percorsi di studio, infatti, si scorgono nella produzione del pittore, determinato a uno stile di raffinata bellezza e al contempo avvezzo alle pratiche di bottega. È comunque certo che nel 1558 quando licenzia la prima opera documentata raffigurante l'Adorazione dei Magi Santi di Tito si mostra a pieno titolo partecipe dell'arte fiorentina della sua epoca e il successo fu alquanto immediato come attesta la sua attività romana durante i primi anni Sessanta. Nella Città Eterna il Santi frequenta gli Zuccari, Federico Barocci e con loro lavorò nel Casino di papa Pio IV in Vaticano, dimostrandosi originale nel linguaggio, chiaro e vivace nelle composizioni esprimendo oltre a eleganze bronzinesche gli aggiornamenti romani rivolti al tardo Raffaello e all'interpretazione data da Taddeo Zuccari. Altro viaggio importante affrontato dal pittore fu quello veneziano nel 1570 che determinò quella sensibilità verso il dato naturale che caratterizzò la produzione matura. Un posto di riguardo nella carriera di Santi ebbero i ritratti, che eseguì in gran numero 'con gran facilità e somigliantissimi dal vivo' (Baldinucci, 1681-1728, 1846, p. 540), come confermano le fonti e le citazioni negli inventari e le stesse opere. Possiamo quindi affermare che il pittore innovò il genere unendo alla verità fisionomica la vivacità sentimentale ed espressiva dei personaggi, passando dal registro aulico a quello feriale e affettuoso.
Bibliografia di riferimento:
R. Borghini, Il Riposo, Firenze, 1584, pp. 106, 115 s., 187, 198, 205, 619-623
F. Baldinucci, Notizie dei professori del disegno (1681-1728), a cura di F. Ranalli, II, Firenze, 1846, pp. 534-554
A. Giannotti, Lo stile puro dei fiorentini da Andrea del Sarto a Santi di Tito, in Puro, semplice e naturale nell'arte a Firenze tra Cinque e Seicento, catalogo della mostra a cura di A. Giannotti, C. Pizzorusso, Firenze, 2014, pp. 27; 55
C. Falciani, A. Natali, Il Cinquecento a Firenze: maniera moderna e controriforma, catalogo della mostra, Firenze, 2017, passim (in particolare N. Bastogi, Schede nn. III.5, VII.1, pp. 126, 234; C. Falciani, Scheda n. V.7, pp. 230-234
LOTS
1097
PITTORE GENOVESE DEL XVII SECOLO
PITTORE GENOVESE DEL XVII SECOLO
San Giovanni Battista
Olio su tela, cm 74X58,5
Olio su tela, cm 74X58,5
ESTIMATE € 500 - 800
1098
ANTONIO GIOLFI (attr. a)
ANTONIO GIOLFI (attr. a)
(Genova, 1721 - 1796)
Battesimo di Cristo
Olio su tela, cm 50X34,5
Battesimo di Cristo
Olio su tela, cm 50X34,5
ESTIMATE € 500 - 800
1099
PIETRO MELCHIORRE FERRARI (attr. a)
PIETRO MELCHIORRE FERRARI (attr. a)
(Sissa, 1735 - Parma, 1787)
Ritratto di Giuseppe Abbati
Olio su tela, cm 83X64
Ritratto di Giuseppe Abbati
Olio su tela, cm 83X64
ESTIMATE € 200 - 500
1100
FRANCESCO NARICI (attr. a)
FRANCESCO NARICI (attr. a)
(Genova, 1719 - 1785)
Madonna con il Bambino e Santi
Penna e acquerello su carta, cm 38X27
Madonna con il Bambino e Santi
Penna e acquerello su carta, cm 38X27
ESTIMATE € 300 - 500
1101
DISEGNATORE DEL XVIII-XIX SECOLO
DISEGNATORE DEL XVIII-XIX SECOLO
Facciata della chiesa del Gesù a Roma
Penna e acquerello su carta, cm 27X21,5
Penna e acquerello su carta, cm 27X21,5
NO RESERVE
1102
DISEGNATORE DEL XVIII-XIX SECOLO
DISEGNATORE DEL XVIII-XIX SECOLO
Facciata della chiesa di San Nicola da Tolentino
Penna e acquerello su carta, cm 37,5X23,5
Penna e acquerello su carta, cm 37,5X23,5
NO RESERVE
1103
PITTORE DEL XVII-XVIII SECOLO
PITTORE DEL XVII-XVIII SECOLO
Progetto di altare con Ultima cena
Olio su tela, cm 146X87
Olio su tela, cm 146X87
ESTIMATE € 2.000 - 3.000
1105
CLEMENTE FOLCHI (attr. a)
CLEMENTE FOLCHI (attr. a)
(Roma, 1780 - 1868)
Progetti di Tivoli
Penna, matita e acquerello, cm 17X14
Progetti di Tivoli
Penna, matita e acquerello, cm 17X14
NO RESERVE
1106
PITTORE OLANDESE DEL XIX SECOLO
PITTORE OLANDESE DEL XIX SECOLO
Scena di osteria
Olio su zinco, cm 20,5X16,5
Olio su zinco, cm 20,5X16,5
ESTIMATE € 200 - 500
1107
PITTORE DEL XVII-XVIII SECOLO
PITTORE DEL XVII-XVIII SECOLO
Madonna con Bambino
Olio su tela, cm 47,5X41
Olio su tela, cm 47,5X41
ESTIMATE € 300 - 600
1108
PITTORE PIEMONTESE DEL XIX SECOLO
PITTORE PIEMONTESE DEL XIX SECOLO
Ritratto di Paolina Dalla Valle
Olio su tela, cm 61,5X51,5
Olio su tela, cm 61,5X51,5
ESTIMATE € 200 - 500