1032
LUCIANO BORZONE (attr. a)
(Genova, 1590 - 1645)
San Girolamo
Olio su tela, cm 65,5X50
San Girolamo
Olio su tela, cm 65,5X50
ESTIMATE € 1.000 - 2.000
Provenienza:
Milano, collezione Giuseppe Bertini
Protagonista della pittura genovese di primo Seicento, Luciano Borzone esprime una personalissima interpretazione del naturalismo e della norma barocca, elaborando l'importante lezione di Giovan Battista Paggi, le seduzioni venete apprese da Cesare Corte, la lezione dei milanesi e indubbiamente di Bernardo Strozzi ma con autentica autonomia di mestiere. Anche il magistero caravaggesco sarà da lui approfondito più in termini narrativi e pittorici che di osservanza, regolato da un colorismo costruito a velature e partiture luminose che paiono sfumare le forme con eleganza, guardando ancora al Paggi, agli amici lombardi e toscani. Questi aspetti si colgono assai bene nella tela in esame, quanto mai debitrice del Cappuccino e del sentimento tenebroso del Procaccini. Ciò suggerisce una data d'esecuzione alla prima maturità, verosimilmente successiva ai soggiorni milanesi iniziati nel 1614 accompagnando Gio Carlo Doria nella veste di consulente artistico. Nella città lombarda il pittore ebbe modo di conoscere di persona il Procaccini, il Cerano e il Mazzucchelli aggiornando la sua arte, riscuotendo un successo ragguardevole, senza tralasciare la passione per la letteratura e gli interessi musicali. Scorrendone la produzione, possiamo intuire il predominante studio dei lumi, il loro utilizzo per delineare le forme e gli spazi, secondo una ricerca che ha i suoi presupposti nell'arte del Paggi, ma che in Borzone non si tramuta in atto plastico o, per meglio dire, lo induce all'uso di una regia di lume che sfalda le forme e le stesure. Una luce che impastare il colore, giungendo in alcuni casi ad assottigliare la materia dipinta alla stregua delle tele mature di Cambiaso, giocando con le preparazioni e le calibrate velature a vernice, misurando i chiari e gli scuri secondo una sperimentazione che sarà decisiva per i suoi allievi.
Bibliografia di riferimento:
C. Manzitti, Riscoperta di Luciano Borzone, in Commentari, XX (3), luglio-settembre 1969, pp. 210-222
C. Manzitti, Influenze caravaggesche a Genova e nuovi ritrovamenti su Luciano Borzone, in Paragone, XXII (259), 1971, pp. 31-42
F. R. Pesenti, La pittura in Liguria. Artisti del primo Seicento, Genova 1986, pp. 67-76
A. Manzitti, Contributi all'opera di Luciano Borzone, pittore in Studi di Storia delle Arti (11), 2004-2010, pp. 105-117
A. Manzitti, Luciano Borzone, Genova 2014, ad vocem
Milano, collezione Giuseppe Bertini
Protagonista della pittura genovese di primo Seicento, Luciano Borzone esprime una personalissima interpretazione del naturalismo e della norma barocca, elaborando l'importante lezione di Giovan Battista Paggi, le seduzioni venete apprese da Cesare Corte, la lezione dei milanesi e indubbiamente di Bernardo Strozzi ma con autentica autonomia di mestiere. Anche il magistero caravaggesco sarà da lui approfondito più in termini narrativi e pittorici che di osservanza, regolato da un colorismo costruito a velature e partiture luminose che paiono sfumare le forme con eleganza, guardando ancora al Paggi, agli amici lombardi e toscani. Questi aspetti si colgono assai bene nella tela in esame, quanto mai debitrice del Cappuccino e del sentimento tenebroso del Procaccini. Ciò suggerisce una data d'esecuzione alla prima maturità, verosimilmente successiva ai soggiorni milanesi iniziati nel 1614 accompagnando Gio Carlo Doria nella veste di consulente artistico. Nella città lombarda il pittore ebbe modo di conoscere di persona il Procaccini, il Cerano e il Mazzucchelli aggiornando la sua arte, riscuotendo un successo ragguardevole, senza tralasciare la passione per la letteratura e gli interessi musicali. Scorrendone la produzione, possiamo intuire il predominante studio dei lumi, il loro utilizzo per delineare le forme e gli spazi, secondo una ricerca che ha i suoi presupposti nell'arte del Paggi, ma che in Borzone non si tramuta in atto plastico o, per meglio dire, lo induce all'uso di una regia di lume che sfalda le forme e le stesure. Una luce che impastare il colore, giungendo in alcuni casi ad assottigliare la materia dipinta alla stregua delle tele mature di Cambiaso, giocando con le preparazioni e le calibrate velature a vernice, misurando i chiari e gli scuri secondo una sperimentazione che sarà decisiva per i suoi allievi.
Bibliografia di riferimento:
C. Manzitti, Riscoperta di Luciano Borzone, in Commentari, XX (3), luglio-settembre 1969, pp. 210-222
C. Manzitti, Influenze caravaggesche a Genova e nuovi ritrovamenti su Luciano Borzone, in Paragone, XXII (259), 1971, pp. 31-42
F. R. Pesenti, La pittura in Liguria. Artisti del primo Seicento, Genova 1986, pp. 67-76
A. Manzitti, Contributi all'opera di Luciano Borzone, pittore in Studi di Storia delle Arti (11), 2004-2010, pp. 105-117
A. Manzitti, Luciano Borzone, Genova 2014, ad vocem
LOTS
1114
DAVID TENIERS IL GIOVANE (seguace di)
DAVID TENIERS IL GIOVANE (seguace di)
(Anversa, 1610 - Bruxelles, 1690)
Tentazioni di Sant'Antonio
Olio su tela, cm 42X54
Tentazioni di Sant'Antonio
Olio su tela, cm 42X54
ESTIMATE € 3.000 - 5.000
1101
DISEGNATORE DEL XVIII-XIX SECOLO
DISEGNATORE DEL XVIII-XIX SECOLO
Facciata della chiesa del Gesù a Roma
Penna e acquerello su carta, cm 27X21,5
Penna e acquerello su carta, cm 27X21,5
NO RESERVE
1102
DISEGNATORE DEL XVIII-XIX SECOLO
DISEGNATORE DEL XVIII-XIX SECOLO
Facciata della chiesa di San Nicola da Tolentino
Penna e acquerello su carta, cm 37,5X23,5
Penna e acquerello su carta, cm 37,5X23,5
NO RESERVE
1081
DOMENICO GUIDOBONO
DOMENICO GUIDOBONO
(Savona, 1668 - Napoli, 1746)
San Giuseppe
Olio su tela, cm 74X59
San Giuseppe
Olio su tela, cm 74X59
ESTIMATE € 1.000 - 2.000
1041
DOMENICO GUIDOBONO (attr. a)
DOMENICO GUIDOBONO (attr. a)
(Savona, 1668 - Napoli, 1746)
Visitazione
Olio su tela, cm 104X79
Visitazione
Olio su tela, cm 104X79
ESTIMATE € 700 - 1.200
1315
EDWARD LEAR
EDWARD LEAR
Holloway, 1812 - Sanremo, 1888
Mus Decumanus
Firmato E Lear e datato July 26 1832 in basso a sinistra
Acquerello su carta, cm 16X27
Mus Decumanus
Firmato E Lear e datato July 26 1832 in basso a sinistra
Acquerello su carta, cm 16X27
ESTIMATE € 1.000 - 1.500
1010
ELENA RECCO (attr. a)
ELENA RECCO (attr. a)
(Napoli, 1654 - 1700)
Natura morta con pesci e bacile
Natura morta con pesci e funghi
Olio su tela, cm 49X65,5 (2)
Natura morta con pesci e bacile
Natura morta con pesci e funghi
Olio su tela, cm 49X65,5 (2)
ESTIMATE € 1.500 - 2.500
1011
ELISABETTA MARCHIONI
ELISABETTA MARCHIONI
(attiva a Rovigo nella seconda metà del XVII secolo)
Vaso fiorito
Olio su tela, cm 73X56
Vaso fiorito
Olio su tela, cm 73X56
ESTIMATE € 1.000 - 2.000
1294
ENRIQUE SERRA
ENRIQUE SERRA
Barcellona, 1859 - Roma, 1918
Tramonto sulle paludi Pontine
Firmato Enrique Serra, Roma in basso a sinistra
Olio su tela, cm 100X150
Tramonto sulle paludi Pontine
Firmato Enrique Serra, Roma in basso a sinistra
Olio su tela, cm 100X150
ESTIMATE € 2.000 - 3.000
1125
ERASMUS QUELLINUS II (cerchia di)
ERASMUS QUELLINUS II (cerchia di)
(Anversa, 1607 - Anversa, 1678)
Madonna con il Bimbo
Olio su tela, cm 74X61
Madonna con il Bimbo
Olio su tela, cm 74X61
ESTIMATE € 1.000 - 2.000
1299
FABIO FABBI
FABIO FABBI
Bologna, 1861 - Casalecchio di Reno, 1946
La scuola di campagna
Firmato F Fabbi in basso a sinistra
Olio su tela, cm 45X55
La scuola di campagna
Firmato F Fabbi in basso a sinistra
Olio su tela, cm 45X55
ESTIMATE € 4.000 - 6.000
1043
FEDERICO BIANCHI (attr. a)
FEDERICO BIANCHI (attr. a)
(Milano, 1635 - 1719)
Mosè e il vitello d'oro
Olio su tela, cm 117X148
Mosè e il vitello d'oro
Olio su tela, cm 117X148
ESTIMATE € 2.000 - 3.000