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GIO MARIA DELLE PIANE detto IL MULINARETTO (attr. a)
(Genova, 1660 - Monticelli d'Ongina, 1745)
Ritratto di dama
Olio su tela, cm 92X78
Ritratto di dama
Olio su tela, cm 92X78
ESTIMATE € 500 - 800
L'artista, allievo a Roma di Giovanni Battista Gaulli e rientrato in patria nel 1684, divenne il ritrattista più conteso, attivo per i Borbone e richiestissimo dalla committenza nobiliare genovese, soprattutto femminile, che, entusiasta delle sensibilità desunte dagli esempi del Rigaud e di Nicolas de Largillierre, elesse l'artista quale regista delle iconografie dinastiche cittadine. (D. Sanguineti, Giovanni Maria Delle Piane, il Mulinaretto: tavole storiate e ritratti di indicibil grazia e giusta naturalezza, in Studi di Storia dell'Arte, 12, pp. 113-134). Il largo consenso che raccolse fra i contemporanei, puntualmente riportato dal suo biografo Carlo Giuseppe Ratti (Delle vite de' pittori, scultori ed architetti genovesi. Tomo secondo scritto da Carlo Giuseppe Ratti Pittore, e Socio delle Accademie Ligustica e Parmense in continuazione dell'opera di Raffaello Soprani, Genova 1769, pp. 146-154), fu imputabile ad un linguaggio che, pur aggiornato sulle novità impartite dall'ambiente romano, accolse sia formalmente che tecnicamente le novità che vennero irradiate dalla corte di Luigi XIV grazie ai rapporti politici che in quel tempo legavano la Repubblica genovese alla Francia.
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