409
ALESSANDRO TURCHI detto L'ORBETTO
(Verona, 1578 - Roma, 1649)
Venere e Adone
Olio su tela, cm 139X96
Venere e Adone
Olio su tela, cm 139X96
ESTIMATE € 25.000 - 35.000
Bibliografia:
Alessandro Turchi detto l'Orbetto 1578 ; 1649, a cura di D. Scaglietti Kelescian, pp. 233 ; 234, n. 133, citata a p. 234
Il dipinto, riconosciuto a Alessandro Turchi (Verona, 1578 - Roma, 1649) da Emilio Negro e da Scaglietti Kelescian, esibisce stilemi d'ascendenza veneta che si modellano su esperienze classicheggianti e controriformate, inducendo ad una datazione agli anni Trenta, quando il pittore è attivo a Roma. Le opere di questo periodo evidenziano come si sprovincializzi, assumendo un colorismo più vivo, sensibilità caravaggesche e forme più tornite e sode, dimostrandosi capace di poter dialogare e confrontarsi con i maestri bolognesi e romani. Raffigurante Venere che accoglie fra le sue braccia Adone, il soggetto è tratto dalle Metamorfosi di Ovidio (Libro X, versi 708-740) e mostra un raffinato connubio di umori sentimentali e sensuali al tempo stesso, mentre la composizione è dettata da un Compianto di Annibale Carracci all'epoca conservato in una collezione romana. Scaglietti Kelescian indica che la più antica menzione di questa iconografia fra le opere dell'Orbetto risale a Marcello Oretti, ricercatore di cose d'arte a Bologna nel Settecento, che descriveva puntualmente il tema in Casa Conti presso la Chiesa dei Servi. Un'altra versione era segnalata nella Galleria Corsini a Firenze ma oggi a noi nota solo per fotografia, in cui manca l'amorino piangente che si trova a sinistra nella versione qui presentata, mentre nella lontananza del paesaggio si svolge il sanguinoso attacco del cinghiale. La redazione fiorentina attribuita ad Annibale Carracci fu riconosciuta all'Orbetto da Roberto Longhi nel 1926 e da allora è un imprescindibile punto di riferimento per approfondire la conoscenza dell'artista durante la sua attività romana. Un'altra versione si trova in una collezione privata italiana e infine questa in esame, molto simile nella composizione alla versione inglese se ne allontana per la diversa luce d'insieme, meno diffusa e per alcune durezze di esecuzione riscontrabili, ad esempio, nei capelli di Adone, nei riccioli di Venere, nel paesaggio, ma che si imputano ad un vecchio restauro.
Alessandro Turchi detto l'Orbetto 1578 ; 1649, a cura di D. Scaglietti Kelescian, pp. 233 ; 234, n. 133, citata a p. 234
Il dipinto, riconosciuto a Alessandro Turchi (Verona, 1578 - Roma, 1649) da Emilio Negro e da Scaglietti Kelescian, esibisce stilemi d'ascendenza veneta che si modellano su esperienze classicheggianti e controriformate, inducendo ad una datazione agli anni Trenta, quando il pittore è attivo a Roma. Le opere di questo periodo evidenziano come si sprovincializzi, assumendo un colorismo più vivo, sensibilità caravaggesche e forme più tornite e sode, dimostrandosi capace di poter dialogare e confrontarsi con i maestri bolognesi e romani. Raffigurante Venere che accoglie fra le sue braccia Adone, il soggetto è tratto dalle Metamorfosi di Ovidio (Libro X, versi 708-740) e mostra un raffinato connubio di umori sentimentali e sensuali al tempo stesso, mentre la composizione è dettata da un Compianto di Annibale Carracci all'epoca conservato in una collezione romana. Scaglietti Kelescian indica che la più antica menzione di questa iconografia fra le opere dell'Orbetto risale a Marcello Oretti, ricercatore di cose d'arte a Bologna nel Settecento, che descriveva puntualmente il tema in Casa Conti presso la Chiesa dei Servi. Un'altra versione era segnalata nella Galleria Corsini a Firenze ma oggi a noi nota solo per fotografia, in cui manca l'amorino piangente che si trova a sinistra nella versione qui presentata, mentre nella lontananza del paesaggio si svolge il sanguinoso attacco del cinghiale. La redazione fiorentina attribuita ad Annibale Carracci fu riconosciuta all'Orbetto da Roberto Longhi nel 1926 e da allora è un imprescindibile punto di riferimento per approfondire la conoscenza dell'artista durante la sua attività romana. Un'altra versione si trova in una collezione privata italiana e infine questa in esame, molto simile nella composizione alla versione inglese se ne allontana per la diversa luce d'insieme, meno diffusa e per alcune durezze di esecuzione riscontrabili, ad esempio, nei capelli di Adone, nei riccioli di Venere, nel paesaggio, ma che si imputano ad un vecchio restauro.
LOTS
231
PIETER MULIER detto il CAVALIER TEMPESTA
PIETER MULIER detto il CAVALIER TEMPESTA
(Haarlem, 1637 - Milano, 1701)
Fortuna di Mare
Oio su tela, cm 36X44
Fortuna di Mare
Oio su tela, cm 36X44
ESTIMATE € 1.000 - 2.000
220
PITTORE DEL XVII SECOLO
PITTORE DEL XVII SECOLO
San Girolamo nel deserto
Olio su tela, cm 50,5X36,5
Olio su tela, cm 50,5X36,5
ESTIMATE € 1.000 - 2.000
225
PIETRO BARDELLINO (attr. a)
PIETRO BARDELLINO (attr. a)
(Napoli, 1732 - 1806)
Transito di San Giuseppe
Olio su tela, cm 77X103
Transito di San Giuseppe
Olio su tela, cm 77X103
ESTIMATE € 1.000 - 2.000
216
ALESSANDRO MAGNASCO (seguace di)
ALESSANDRO MAGNASCO (seguace di)
(Genova, 1667 - 1749)
Scene erotiche
Olio su tela applicata su tavola, cm 24,5X40 (2)
Scene erotiche
Olio su tela applicata su tavola, cm 24,5X40 (2)
ESTIMATE € 1.000 - 2.000
215
ALESSANDRO MAGNASCO (seguace di)
ALESSANDRO MAGNASCO (seguace di)
(Genova, 1667 - 1749)
Scene erotiche
Olio su tela applicata su tavola, cm 42X34 (2)
Scene erotiche
Olio su tela applicata su tavola, cm 42X34 (2)
ESTIMATE € 1.000 - 2.000
211
FRANCESCO GUARDI (scuola di)
FRANCESCO GUARDI (scuola di)
(Venezia, 1712 - 1793)
Capriccio
Olio su tela, cm 39X42
Capriccio
Olio su tela, cm 39X42
ESTIMATE € 1.000 - 2.000
189
FRANCESCO SALVIATI (maniera di)
FRANCESCO SALVIATI (maniera di)
(Firenze 1510 - Roma, 1573)
Ritratto d'uomo
Olio su tela, cm 63X49
Ritratto d'uomo
Olio su tela, cm 63X49
ESTIMATE € 1.000 - 2.000
184
PITTORE DEL XVII SECOLO
PITTORE DEL XVII SECOLO
San Girolamo nello studio
Olio su tela, cm 73X56
Olio su tela, cm 73X56
ESTIMATE € 1.000 - 1.500
179
ALBERTO CARLIERI
ALBERTO CARLIERI
(Roma, 1672 - 1720)
Architetture con scena di gioco di putti con capre
Olio su tela, cm 46X60
Architetture con scena di gioco di putti con capre
Olio su tela, cm 46X60
ESTIMATE € 1.000 - 2.000
172
PITTORE DEL XVIII-XIX SECOLO
PITTORE DEL XVIII-XIX SECOLO
Paesaggio con carrozza
Olio su tela, cm 106X171
Olio su tela, cm 106X171
ESTIMATE € 1.000 - 2.000