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A PAIR OF POLICROME WAX COMPOSITIONS BY GIOVANNI FRANCESCO PIERI, CIRCA 1750; WEAR, SOME DAMAGES, FEW LOSSES, FRAMES WITH SOME LOSSES (2)
(Prato, 1699 ; Napoli, 1773)
Due composizioni in cera policroma in cornice di legno dorato
Lucrezia
Cupido
cm 20X14,5
una iscritta nella base G. Francesco Pieri f. 1750; usure, alcune screpolature e poche mancanze, le cornici con cadute e mancanze nella doratura
Due composizioni in cera policroma in cornice di legno dorato
Lucrezia
Cupido
cm 20X14,5
una iscritta nella base G. Francesco Pieri f. 1750; usure, alcune screpolature e poche mancanze, le cornici con cadute e mancanze nella doratura
ESTIMATE € 6.000 - 6.500
Questi due raffinati rilievi, possono essere a buon diritto ricondotti per la qualità sostenuta e il fare esecutivo, alla produzione di Giovanni Francesco Pieri (Prato, 1699 ; Napoli, 1773).
Oltre alla carriera da medaglista affiancò un'importante attività di plasticatore in cera, realizzando sia ritratti (molti a Napoli, soprattutto destinati all'ambiente della Corte partenopea) che composizioni più complesse. Fu attivo prima a Firenze per il granduca Gian Gastone de Medici e nella direzione dell'Arazzeria Medicea, e poi, appunto a Napoli, dove si trasferisce in seguito alla morte del granduca nel 1737.
Un buon numero di opere attribuite all'artista comprende varie cere, tratte perlopiù da opere appartenenti alle collezioni farnesiane dei Borboni di Napoli: tra queste il Cristo e la Cananea da Annibale Carracci, oggi al Herzog Ulrich-Museum di Braunschweig, la Visitazione da Bartolomeo Schedoni nella collezione Daninos a Firenze, un?altra versione di Cristo e la Cananea di Annibale Carracci datata 1761 e un Matrimonio mistico di Santa Caterina d'Alessandria sempre dal Carracci e del 1749, entrambe conservate al Museo Nazionale San Martino a Napoli ed ancora una terza versione di Cristo e la Cananea (1749) nella collezione Praz di Roma (G. Pratesi, a cura di, Repertorio della scultura fiorentina del Seicento e Settecento, Torino 1993, vol. I, pag. 95).
Ma per un'analisi approfondita dell'attività come ceroplasta del Pieri, si guardi agli interventi di Alvar González-Palacios nel 1980 (Civiltà del '700 a Napoli. 1734-1799, catalogo della mostra, Firenze 1980, vol. II, pag. 253, passim e in, AA.VV., Ritorno al Barocco, da Caravaggio a Vanvitelli, Napoli 2009, vol. II, pag. 151, passim), anche in riferimento all'importante serie di cere con soggetti di genere ora in parte dispersa, ma che in un inventario del 1800 di Palazzo di Portici era descritta ' ...in una stanza appresso al gabinetto di stucco dorato 24 quadri a cera con cornice...' (González-Palacios, op. cit., n. 531 passim, pag. 255).
Note anche le fonti che ispirano i nostri rilievi; il Cupido è tratto da una tela di Bartolomeo Schedoni (fototeca Zeri, scheda nn. 57232), mentre la Lucrezia si ispira a un dipinto del Parmigianino (1540); entrambi i dipinti, già nelle collezioni farnesiane, sono oggi conservati al Museo Nazionale di Capodimonte. Inoltre, un'altra versione della Lucrezia, sempre in cera e attribuita al Pieri, è conservata nella collezione Cavallini Sgarbi.
Bibliografia di riferimento:
A. Gonzalez-Palacios, Il gusto dei principi, Milano, 1993, vol. I, pagg. 138 e segg.
AA. VV., Ritorno al Barocco. Da Caravaggio a Vanvitelli, Napoli 2009, in Arti Applicate, pag. 151 e segg., n. 4.44
Oltre alla carriera da medaglista affiancò un'importante attività di plasticatore in cera, realizzando sia ritratti (molti a Napoli, soprattutto destinati all'ambiente della Corte partenopea) che composizioni più complesse. Fu attivo prima a Firenze per il granduca Gian Gastone de Medici e nella direzione dell'Arazzeria Medicea, e poi, appunto a Napoli, dove si trasferisce in seguito alla morte del granduca nel 1737.
Un buon numero di opere attribuite all'artista comprende varie cere, tratte perlopiù da opere appartenenti alle collezioni farnesiane dei Borboni di Napoli: tra queste il Cristo e la Cananea da Annibale Carracci, oggi al Herzog Ulrich-Museum di Braunschweig, la Visitazione da Bartolomeo Schedoni nella collezione Daninos a Firenze, un?altra versione di Cristo e la Cananea di Annibale Carracci datata 1761 e un Matrimonio mistico di Santa Caterina d'Alessandria sempre dal Carracci e del 1749, entrambe conservate al Museo Nazionale San Martino a Napoli ed ancora una terza versione di Cristo e la Cananea (1749) nella collezione Praz di Roma (G. Pratesi, a cura di, Repertorio della scultura fiorentina del Seicento e Settecento, Torino 1993, vol. I, pag. 95).
Ma per un'analisi approfondita dell'attività come ceroplasta del Pieri, si guardi agli interventi di Alvar González-Palacios nel 1980 (Civiltà del '700 a Napoli. 1734-1799, catalogo della mostra, Firenze 1980, vol. II, pag. 253, passim e in, AA.VV., Ritorno al Barocco, da Caravaggio a Vanvitelli, Napoli 2009, vol. II, pag. 151, passim), anche in riferimento all'importante serie di cere con soggetti di genere ora in parte dispersa, ma che in un inventario del 1800 di Palazzo di Portici era descritta ' ...in una stanza appresso al gabinetto di stucco dorato 24 quadri a cera con cornice...' (González-Palacios, op. cit., n. 531 passim, pag. 255).
Note anche le fonti che ispirano i nostri rilievi; il Cupido è tratto da una tela di Bartolomeo Schedoni (fototeca Zeri, scheda nn. 57232), mentre la Lucrezia si ispira a un dipinto del Parmigianino (1540); entrambi i dipinti, già nelle collezioni farnesiane, sono oggi conservati al Museo Nazionale di Capodimonte. Inoltre, un'altra versione della Lucrezia, sempre in cera e attribuita al Pieri, è conservata nella collezione Cavallini Sgarbi.
Bibliografia di riferimento:
A. Gonzalez-Palacios, Il gusto dei principi, Milano, 1993, vol. I, pagg. 138 e segg.
AA. VV., Ritorno al Barocco. Da Caravaggio a Vanvitelli, Napoli 2009, in Arti Applicate, pag. 151 e segg., n. 4.44
LOTS
208
A SICILY JASPER TABLE TOP, 20TH CENTURY; WEAR, SOME SCRATCHES, MINOR CHIPS
A SICILY JASPER TABLE TOP, 20TH CENTURY; WEAR, SOME SCRATCHES, MINOR CHIPS
ESTIMATE € 1.000 - 1.500
370
A VARIOUS MARBLE TABLE TOP, 19TH CENTURY; WEAR, SOME CHIPS, LOSSES, SCRATCHES, RESTORATIONS
A VARIOUS MARBLE TABLE TOP, 19TH CENTURY; WEAR, SOME CHIPS, LOSSES, SCRATCHES, RESTORATIONS
ESTIMATE € 800 - 1.200
417
A PARTIALLY PAINTED MARBLE TOP, 20TH CENTURY; WEAR, SOME SCRATCHES AND CHIPS
A PARTIALLY PAINTED MARBLE TOP, 20TH CENTURY; WEAR, SOME SCRATCHES AND CHIPS
ESTIMATE € 2.000 - 2.200