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ZECCHE ITALIANE. MODENA. ERCOLE III D'ESTE (1780-1796).
3 SCUDI 1782
Argento, 27,66 gr, 41mm. BB+
D: HERCVLES III D G MVT REG MIR EC DVX Busto a sinistra con onorificenze sul cuore e Collare del Toson d'Oro pendente sul petto, nel taglio della spalla LS.
R: PROXIMA SOLI Stemma coronato e raccolta tra i collari di Santo Stefano, Toson d'Oro, Maria Teresa.
Argento, 27,66 gr, 41mm. BB+
D: HERCVLES III D G MVT REG MIR EC DVX Busto a sinistra con onorificenze sul cuore e Collare del Toson d'Oro pendente sul petto, nel taglio della spalla LS.
R: PROXIMA SOLI Stemma coronato e raccolta tra i collari di Santo Stefano, Toson d'Oro, Maria Teresa.
ESTIMATE € 700 - 900
Bibliografia di riferimento:
Zocca 151. Ravegnani Morosini 3. MIR 857.
Il bolognese Paolo Calvi ebbe ordine dal Duca di coniare 20.000 pezzi del doppio scudo, ed affidò l'incisione dei coni a Luigi Siries. Queste monete presentano una battitura molto debole anche in esemplari splendidi. Questa moneta, come le successive, furono battute a Modena dopo che Ercole III, salito al potere ed intenzionato a riaprire la zecca, ebbe ordinato ai suoi consiglieri di presentargli un progetto di monetazione e scelto egli stesso il motto tra i numerosi proposti, tutti allusivi alla stabilità ed al prestigio dello stato.
Zocca 151. Ravegnani Morosini 3. MIR 857.
Il bolognese Paolo Calvi ebbe ordine dal Duca di coniare 20.000 pezzi del doppio scudo, ed affidò l'incisione dei coni a Luigi Siries. Queste monete presentano una battitura molto debole anche in esemplari splendidi. Questa moneta, come le successive, furono battute a Modena dopo che Ercole III, salito al potere ed intenzionato a riaprire la zecca, ebbe ordinato ai suoi consiglieri di presentargli un progetto di monetazione e scelto egli stesso il motto tra i numerosi proposti, tutti allusivi alla stabilità ed al prestigio dello stato.
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