828
ENEA SALMEGGIA detto IL TALPINO
(Nembro, 1565/1570 - Bergamo, 1626)
Madonna del Rosario con i Santi Domenico, Caterina e Martino vescovo
Olio su tavola, cm 35X23
Madonna del Rosario con i Santi Domenico, Caterina e Martino vescovo
Olio su tavola, cm 35X23
ESTIMATE € 7.000 - 10.000
Esposizioni:
Cesena, Galleria Comunale d' Arte, La Natura e la Grazia, 30 Giugno ; 9 Settembre 2012
Bibliografia:
M. Pulini, 'La Natura e la Grazia', catalogo della mostra a cura di M. Pulini, Cesena 2012, pp. 44 ; 45, n. 5
Il dipinto, la cui prima attribuzione si deve a Ugo Ruggeri, è una aggiunta significativa al catalogo di Enea Salmeggia, in quanto modelletto della pala firmata e datata nel 1611 realizzata per la Chiesa di San Martino a Nembro, suo paese natale (fig. 1). Del pittore possediamo scarne notizie biografiche, non sappiamo ad esempio dove e come avvenne la sua formazione, verosimilmente svolta a Bergamo, mentre la prima opera nota è la 'Pietà con i Santi Sebastiano e Rocco' datata 1589 di Riva di Solto. Dell'anno successivo sono il 'Battesimo di Cristo' della chiesa di Sant'Agata al Carmine e lo stendardo della chiesa di San Lazzaro, opere che denotano l'influenza di Giovan Battista Moroni e suggestioni venete ma, cosa più importante, attestano il precoce successo del loro autore. Infatti, l'ancor minorenne Salmeggia, nel 1594 in presenza del padre riceve l'incarico di eseguire le ante per l'organo della basilica di Santa Maria Maggiore a Bergamo (Ruggeri, 1978, pp. 250 s.) e fu in questa occasione che conobbe Camillo Procaccini e iniziò il suo interesse verso le novità milanesi. Si avverte ancor più questo mutamento di gusto nell'Annunciazione della Certosa di Garegnano (1596), dettata dalla comunanza con Simone Peterzano e il suo insegnamento a far proprie le istanze naturalistiche unitamente a creazioni di immagini didatticamente efficaci. Insegnamenti indubbiamente appresi al meglio, visto che nel luglio del 1598 la fabbrica del duomo di Milano gli commissionò la pala raffigurante il Matrimonio della Vergine. Da questo momento in avanti, l'artista produrrà opere 'iconograficamente impeccabile e chiare, nella quale interpreta le esigenze di decoro e chiarezza narrativa avanzate inizialmente negli scritti di Ludovico Dolce e Giovanni Andrea Gilio e che avevano trovato infine espressione nei trattati di Carlo Borromeo e Gabriele Paleotti' (Paolo Peblani 2017). In questi anni il pittore fu attivissimo nella capitale lombarda ed è quindi significativo che nel 1611 licenzi la Pala per il paese natio, quasi un dono o un sentito apprezzamento da parte della sua comunità. Per quanto riguarda la peculiare tecnica a Grisaille del bozzetto in esame, sappiamo che è una prassi progettuale che Salmeggia ha impiegato, come documenta il modelletto conservato all'Accademia Carrara a Bergamo, in cui si può notare una simile formula narrativa. Quel che emerge analizzando con attenzione il dipinto è la peculiare erudizione figurativa lombarda, ma si avvertono altresì, tracce di una cultura più ampia che Salmeggia deve aver appreso nel corso di viaggi mai adeguatamente indagati e che forgiarono la sua complessa e colta vena creativa.
Si ringrazia Simone Facchinetti per aver confermato l'autografia a Enea Salmeggia
Bibliografia di riferimento:
U. Ruggeri, 'Enea Salmeggia detto Talpino. Rassegna e studio dell'opera pittorica e grafica', Bergamo 1966, ad vocem
U. Ruggeri, 'Enea Salmeggia', in 'I pittori bergamaschi dal XIII al XIX secolo, Il Cinquecento', IV, Bergamo 1978, pp. 247-385
'Il Seicento a Bergamo', catalogo della mostra, Bergamo 1987, ad vocem
Cesena, Galleria Comunale d' Arte, La Natura e la Grazia, 30 Giugno ; 9 Settembre 2012
Bibliografia:
M. Pulini, 'La Natura e la Grazia', catalogo della mostra a cura di M. Pulini, Cesena 2012, pp. 44 ; 45, n. 5
Il dipinto, la cui prima attribuzione si deve a Ugo Ruggeri, è una aggiunta significativa al catalogo di Enea Salmeggia, in quanto modelletto della pala firmata e datata nel 1611 realizzata per la Chiesa di San Martino a Nembro, suo paese natale (fig. 1). Del pittore possediamo scarne notizie biografiche, non sappiamo ad esempio dove e come avvenne la sua formazione, verosimilmente svolta a Bergamo, mentre la prima opera nota è la 'Pietà con i Santi Sebastiano e Rocco' datata 1589 di Riva di Solto. Dell'anno successivo sono il 'Battesimo di Cristo' della chiesa di Sant'Agata al Carmine e lo stendardo della chiesa di San Lazzaro, opere che denotano l'influenza di Giovan Battista Moroni e suggestioni venete ma, cosa più importante, attestano il precoce successo del loro autore. Infatti, l'ancor minorenne Salmeggia, nel 1594 in presenza del padre riceve l'incarico di eseguire le ante per l'organo della basilica di Santa Maria Maggiore a Bergamo (Ruggeri, 1978, pp. 250 s.) e fu in questa occasione che conobbe Camillo Procaccini e iniziò il suo interesse verso le novità milanesi. Si avverte ancor più questo mutamento di gusto nell'Annunciazione della Certosa di Garegnano (1596), dettata dalla comunanza con Simone Peterzano e il suo insegnamento a far proprie le istanze naturalistiche unitamente a creazioni di immagini didatticamente efficaci. Insegnamenti indubbiamente appresi al meglio, visto che nel luglio del 1598 la fabbrica del duomo di Milano gli commissionò la pala raffigurante il Matrimonio della Vergine. Da questo momento in avanti, l'artista produrrà opere 'iconograficamente impeccabile e chiare, nella quale interpreta le esigenze di decoro e chiarezza narrativa avanzate inizialmente negli scritti di Ludovico Dolce e Giovanni Andrea Gilio e che avevano trovato infine espressione nei trattati di Carlo Borromeo e Gabriele Paleotti' (Paolo Peblani 2017). In questi anni il pittore fu attivissimo nella capitale lombarda ed è quindi significativo che nel 1611 licenzi la Pala per il paese natio, quasi un dono o un sentito apprezzamento da parte della sua comunità. Per quanto riguarda la peculiare tecnica a Grisaille del bozzetto in esame, sappiamo che è una prassi progettuale che Salmeggia ha impiegato, come documenta il modelletto conservato all'Accademia Carrara a Bergamo, in cui si può notare una simile formula narrativa. Quel che emerge analizzando con attenzione il dipinto è la peculiare erudizione figurativa lombarda, ma si avvertono altresì, tracce di una cultura più ampia che Salmeggia deve aver appreso nel corso di viaggi mai adeguatamente indagati e che forgiarono la sua complessa e colta vena creativa.
Si ringrazia Simone Facchinetti per aver confermato l'autografia a Enea Salmeggia
Bibliografia di riferimento:
U. Ruggeri, 'Enea Salmeggia detto Talpino. Rassegna e studio dell'opera pittorica e grafica', Bergamo 1966, ad vocem
U. Ruggeri, 'Enea Salmeggia', in 'I pittori bergamaschi dal XIII al XIX secolo, Il Cinquecento', IV, Bergamo 1978, pp. 247-385
'Il Seicento a Bergamo', catalogo della mostra, Bergamo 1987, ad vocem
LOTS
961
WRIGHT BARKER
WRIGHT BARKER
Bradford 1864 - 1941
Bovini in una stalla
Firmato W Barker in basso a destra
Olio su tela, cm 85X67
Bovini in una stalla
Firmato W Barker in basso a destra
Olio su tela, cm 85X67
ESTIMATE € 200 - 500
962
GIACINTO GIGANTE
GIACINTO GIGANTE
Napoli 1806 - 1876
Veduta della costa napoletana
Firmato G Gigante in basso a destra
Olio su cartone, cm 54X44
Veduta della costa napoletana
Firmato G Gigante in basso a destra
Olio su cartone, cm 54X44
ESTIMATE € 2.000 - 3.000
963
PITTORE DEL XIX SECOLO
Veduta del golfo di Napoli con il Vesuvio
Iscrizione Napoli 1877 in basso a destra
Gouache su carta, cm 50X74
PITTORE DEL XIX SECOLO
Veduta del golfo di Napoli con il Vesuvio
Iscrizione Napoli 1877 in basso a destra
Gouache su carta, cm 50X74
ESTIMATE € 1.000 - 1.500
964
CARLO BOSSOLI
CARLO BOSSOLI
Lugano 1815 - Torino 1884
L'isola di Procida con barca di pescatori
Firmato C Bossoli in basso a destra
Tempera su carta, cm 40X60
L'isola di Procida con barca di pescatori
Firmato C Bossoli in basso a destra
Tempera su carta, cm 40X60
ESTIMATE € 3.000 - 4.000
965
CESARE BENTIVOGLIO
CESARE BENTIVOGLIO
Genova 1868 - 1952
Marina ligure
Firmato C Bentivoglio in basso a destra
Olio su tela, cm 50X118,5
Marina ligure
Firmato C Bentivoglio in basso a destra
Olio su tela, cm 50X118,5
ESTIMATE € 1.200 - 1.600
966
GIUSEPPE SACHERI
GIUSEPPE SACHERI
Genova 1863 - Pianfei (Cn) 1950
Raggio di sole sul molo
Firmato G Sacheri in basso a destra
Olio su cartoncino, cm 23X30
Raggio di sole sul molo
Firmato G Sacheri in basso a destra
Olio su cartoncino, cm 23X30
ESTIMATE € 1.000 - 1.200
967
ROMOLO PERGOLA
ROMOLO PERGOLA
Roma, 1890 - Torino, 1960
Porto con vele
Firmato R Pergola in basso a sinistra
Olio su tela, cm 49X69
Porto con vele
Firmato R Pergola in basso a sinistra
Olio su tela, cm 49X69
ESTIMATE € 3.000 - 4.000
968
ROMOLO PERGOLA
ROMOLO PERGOLA
Roma, 1890 - Torino, 1960
Camogli, marina di Sori
Firmato R Pergola in basso
Olio su tavola, cm 53X68
Camogli, marina di Sori
Firmato R Pergola in basso
Olio su tavola, cm 53X68
ESTIMATE € 2.000 - 3.000
969
ROMOLO PERGOLA
ROMOLO PERGOLA
Roma, 1890 - Torino, 1960
Veduta di Paraggi
Firmato Romolo Pergola in basso a sinistra
Olio su tavola, cm 55X65
Veduta di Paraggi
Firmato Romolo Pergola in basso a sinistra
Olio su tavola, cm 55X65
ESTIMATE € 2.000 - 3.000
970
ROMOLO PERGOLA
ROMOLO PERGOLA
Roma, 1890 - Torino, 1960
La casa del pescatore con le reti al sole
Firmato R Pergola in basso a sinistra
Pastello su cartoncino, cm 48X67
La casa del pescatore con le reti al sole
Firmato R Pergola in basso a sinistra
Pastello su cartoncino, cm 48X67
ESTIMATE € 1.800 - 2.200
971
ROMOLO PERGOLA
ROMOLO PERGOLA
Roma, 1890 - Torino, 1960
Il Golfo di San Fruttuoso di Camogli
Firmato R Pergola in basso a sinistra
Pastello su cartone, cm 47X63
Il Golfo di San Fruttuoso di Camogli
Firmato R Pergola in basso a sinistra
Pastello su cartone, cm 47X63
ESTIMATE € 1.800 - 2.200
972
ROMOLO PERGOLA
ROMOLO PERGOLA
Roma, 1890 - Torino, 1960
Scorcio di porticciolo con barche
Firmato R Pergola in basso a sinistra
Pastello su cartoncino, cm 50X66,5
Scorcio di porticciolo con barche
Firmato R Pergola in basso a sinistra
Pastello su cartoncino, cm 50X66,5
ESTIMATE € 1.500 - 1.800