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PITTORE DEL XVII - XVIII SECOLO
Madonna con il Bambino, San Giovannino e angelo
Olio su tela, cm 107X71
Olio su tela, cm 107X71
NO RESERVE
Il dipinto, raffigurante la Madonna con il Bimbo, San Giovannino e un angelo, esibisce i caratteri peculiari della scuola romana, desunti dagli esempi di Pietro da Cortona (Cortona, 1596 ? Roma, 1669), Giovanni Francesco Romanelli, (Viterbo, 1610 circa - 1662) e in modo particolare da Giovan Battista Gaulli detto il Baciccio (Genova, 1639 ? Roma, 1709). Questi indizi di stile e la stesura suggeriscono altresì una data d?esecuzione da porre alla fine del XVII secolo, comprovata da un sentimento classicista che pur non rinnegando la sua origine barocca evidenzia l?influenza di Carlo Maratti, secondo una evoluzione che all?epoca condizionò non pochi artefici. Possiamo citare a esempio l?inflessione estetica condotta da Paolo de Matteis (Piano Vetrale, 1662 ? Napoli, 1728), che affrancandosi dai modi giordaneschi modulò la sua arte in chiave squisitamente capitolina, ponendoci talvolta al cospetto di problematicità attributive difficili da risolvere. Detto ciò, dobbiamo irrimediabilmente valutare la straordinaria suggestione dell?ambiente artistico romano, capace di modellare o rinnovare il lessico di non pochi maestri, che pur possedendo una raggiunta autonomia di mestiere non esitano a confrontarsi rinnovando o rinnegando la propria formazione. Non sorprende allora il possibile riferimento della nostra tela a Domenico Parodi (Genova, 1672 - 1742), che da una formazione di chiara matrice piolesca non esita durante i suoi soggiorni romani avvenuti tra il 1695 e il 1699 a esprimere la sua personale interpretazione del cortonismo. Ipotesi oltremodo avvalorata dalle fonti storiche, che lo dicono frequentatore del Gaulli, attento studioso del Cortona e del Romanelli (Cfr. Assini, 2000, p. 126), pittore quest?ultimo, che in seguito alla trasferta francese segna la diffusione del barocco romano in Europa e la sua evoluzione verso un linguaggio 'Alessandrino', elegante e stilizzato.
Bibliografia di riferimento:
R. Soprani e C. G. Ratti, 'Vite de? pittori, scultori ed architetti Genovesi', vol. II, Genoa, 1769 (1797), pp. 208 ; 232
E. Gavazza, Il momento della grande decorazione, in La pittura a Genova e in Liguria, II, Genova 1987, pp. 185-275
E. Gavazza, Le compresenze, in E. Gavazza ; L. Magnani, Pittura e decorazione a Genova e in Liguria nel Settecento, Genova 2000, pp. 61-136
A. Assini, Pittori in tribunale. Un processo per copie e falsi alla fine del Seicento, Nuoro 2000
M. Fagiolo dell'Arco, 'Pietro da Cortona e i cortoneschi', Milano 2001, pp. 111 ' 124, con bibliografia precedente
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Bibliografia di riferimento:
R. Soprani e C. G. Ratti, 'Vite de? pittori, scultori ed architetti Genovesi', vol. II, Genoa, 1769 (1797), pp. 208 ; 232
E. Gavazza, Il momento della grande decorazione, in La pittura a Genova e in Liguria, II, Genova 1987, pp. 185-275
E. Gavazza, Le compresenze, in E. Gavazza ; L. Magnani, Pittura e decorazione a Genova e in Liguria nel Settecento, Genova 2000, pp. 61-136
A. Assini, Pittori in tribunale. Un processo per copie e falsi alla fine del Seicento, Nuoro 2000
M. Fagiolo dell'Arco, 'Pietro da Cortona e i cortoneschi', Milano 2001, pp. 111 ' 124, con bibliografia precedente
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