809
ORAZIO DE FERRARI
(Voltri, 1606 - 1657)
GIOVANNI ANDREA DE FERRARI
(Genova, 1598 - 1657)
GIOVANNI ANDREA DE FERRARI
(Genova, 1598 - 1657)
ESTIMATE € 4.000 - 6.000
L'elemosina di San Bernardo da Chiaravalle
Olio su tela, cm 120X168
Il dipinto di chiara genesi ligustica è stato ricondotto al catalogo di Orazio De Ferrari da Camillo Manzitti. Lo studioso, tuttavia, individua correttamente in alcuni brani l'intervento di una diversa mano, riconoscibile per processo indiziario a quella del figlio, Giovanni Andrea. È appunto il Soprani a confermare che la bottega dell'artista era condotta a livello familiare e l'unico collaboratore era appunto Giovanni Andrea che: 'dava già segni di dover riuscire un ottimo Pittore; e noi con giusto fondamento l'arguivamo da un ritratto, che in età di soli dodici anni egli fece del P. Paoletti Agostiniano; ritratto assai al natural e con qualche franchezza dipinto; il qual si conferva nella libreria Aprosìana di Ventimiglia' (cfr. R. Soprani, C. G. Ratti, 'Vite de' pittori, scultori, ed architetti genovesi', I, Genova 1768, p. 289). Osservando le stesure, infatti, la mano di Orazio è riconoscibile nella figura del vecchio con la gruccia, nel fanciullo con il berretto rosso in mano e, qua e là, in piccoli ritocchi intesi a vivacizzare l'espressività di alcuni particolari. Ad ulteriore conferma di questa lettura filologica è di aiuto un disegno conservato presso le Collezioni della Royal Library a Windsor Castle che, giustamente attribuito a Orazio De Ferrari da Mary Newcome, presenta una quadrettatura che lo pone direttamente quale modello per la tela qui esaminata (fig. 1). Il dipinto è corredato da una scheda critica di Camillo Manzitti.
Bibliografia di riferimento:
F. R. Pesenti, 'La pittura in Liguria. Il primo Seicento', Genova 1986, pp. 433-88
M. Newcome, in 'Kunst in der Republik Genua 1528-1816', catalogo della mostra a cura di M. Newcome, Francoforte 1992, p. 116, fig. 49.2
T. Zennaro, 'Precisazioni sulla produzione grafica di Orazio De Ferrari', in 'Disegni genovesi dal Cinquecento al Settecento, Giornate di studio, 9-10 maggio 1989', Firenze 1992, pp. 163-171, n. 23, fig. 13
P. Donati, 'Orazio De Ferrari', Genova, Sagep, 1997, ad vocem
Olio su tela, cm 120X168
Il dipinto di chiara genesi ligustica è stato ricondotto al catalogo di Orazio De Ferrari da Camillo Manzitti. Lo studioso, tuttavia, individua correttamente in alcuni brani l'intervento di una diversa mano, riconoscibile per processo indiziario a quella del figlio, Giovanni Andrea. È appunto il Soprani a confermare che la bottega dell'artista era condotta a livello familiare e l'unico collaboratore era appunto Giovanni Andrea che: 'dava già segni di dover riuscire un ottimo Pittore; e noi con giusto fondamento l'arguivamo da un ritratto, che in età di soli dodici anni egli fece del P. Paoletti Agostiniano; ritratto assai al natural e con qualche franchezza dipinto; il qual si conferva nella libreria Aprosìana di Ventimiglia' (cfr. R. Soprani, C. G. Ratti, 'Vite de' pittori, scultori, ed architetti genovesi', I, Genova 1768, p. 289). Osservando le stesure, infatti, la mano di Orazio è riconoscibile nella figura del vecchio con la gruccia, nel fanciullo con il berretto rosso in mano e, qua e là, in piccoli ritocchi intesi a vivacizzare l'espressività di alcuni particolari. Ad ulteriore conferma di questa lettura filologica è di aiuto un disegno conservato presso le Collezioni della Royal Library a Windsor Castle che, giustamente attribuito a Orazio De Ferrari da Mary Newcome, presenta una quadrettatura che lo pone direttamente quale modello per la tela qui esaminata (fig. 1). Il dipinto è corredato da una scheda critica di Camillo Manzitti.
Bibliografia di riferimento:
F. R. Pesenti, 'La pittura in Liguria. Il primo Seicento', Genova 1986, pp. 433-88
M. Newcome, in 'Kunst in der Republik Genua 1528-1816', catalogo della mostra a cura di M. Newcome, Francoforte 1992, p. 116, fig. 49.2
T. Zennaro, 'Precisazioni sulla produzione grafica di Orazio De Ferrari', in 'Disegni genovesi dal Cinquecento al Settecento, Giornate di studio, 9-10 maggio 1989', Firenze 1992, pp. 163-171, n. 23, fig. 13
P. Donati, 'Orazio De Ferrari', Genova, Sagep, 1997, ad vocem
LOTS
716
DAVID RYCKAERT III (attr. a)
DAVID RYCKAERT III (attr. a)
(Anversa, 1612 - 1661)
Scena di interno
Olio su tela, cm 54X76
Scena di interno
Olio su tela, cm 54X76
ESTIMATE € 800 - 1.200
718
PITTORE DEL XVIII SECOLO
PITTORE DEL XVIII SECOLO
Il volto della Vergine
Olio su tela ovale, cm 25,5X19,5
Olio su tela ovale, cm 25,5X19,5
ESTIMATE € 200 - 500
720
RAFFAELLO SANZIO (seguace di)
RAFFAELLO SANZIO (seguace di)
(Urbino, 1483 - Roma, 1520)
Sacra Famiglia
Olio su tela, cm 108X86
Sacra Famiglia
Olio su tela, cm 108X86
ESTIMATE € 2.000 - 3.000
721
ANTONIO TRAVI (attr. a)
ANTONIO TRAVI (attr. a)
(Genova, 1608 - 1665)
Paesaggio costiero con torre, barche e figure
Paesaggio bucolico con lavandaie
Paesaggio costiero con torre, barche e figure
Paesaggio bucolico con lavandaie
ESTIMATE € 4.000 - 6.000
722
SAVERIO DELLA ROSA (attr. a)
SAVERIO DELLA ROSA (attr. a)
(Verona, 1745 - 1821)
Ritratto di dama
Olio su tela, cm 100X76
Ritratto di dama
Olio su tela, cm 100X76
ESTIMATE € 500 - 800
723
FRANCESCO CALDEI detto FRANCESCO MANTOVANO (attr. a)
FRANCESCO CALDEI detto FRANCESCO MANTOVANO (attr. a)
(Mantova? - notizie a Venezia dal 1636 al 1644 e dal 1660 al 1663)
Vaso fiorito
Olio su tela, cm 67X49
Vaso fiorito
Olio su tela, cm 67X49
ESTIMATE € 1.500 - 2.400
725
BARTOLOMEO PEDON (attr. a)
BARTOLOMEO PEDON (attr. a)
(Venezia, 1665 - 1733)
Paesaggio con case e figure
Olio su tela, cm 56X73
Paesaggio con case e figure
Olio su tela, cm 56X73
ESTIMATE € 500 - 800
726
GABRIELE DI SABARO
GABRIELE DI SABARO
(attivo nel XVII-XVIII secolo)
Olindo e Sofronia
Firmato: 'Gabriele di Sabaro ping. 1714'
Olindo e Sofronia
Firmato: 'Gabriele di Sabaro ping. 1714'
ESTIMATE € 8.000 - 10.000
727
PITTORE FIORENTINO DEL XV-XVI SECOLO
PITTORE FIORENTINO DEL XV-XVI SECOLO
Miracolo di San Zanobi
Tempera su tavola, cm 40X41,5
Tempera su tavola, cm 40X41,5
ESTIMATE € 2.400 - 2.600