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KILIM KERKA ARKILLA, MALI, AFRICA, CIRCA 1920; OVERALL GOOD CONDITION
cm 463X150
ESTIMATE € 1.700 - 2.800
Tra i Kilim Arkilla, il tipo Kerka è unico ed introvabile, oggi non se ne producono più, l'ultimo mai realizzato risale al 1968.
Formato da sei fasce a righe bianche e scure più un motivo terminale, spesso mancante, detto sigaretti (dal francese 'cigarette'), era una coperta matrimoniale, ma in realtà era usata come divisorio tra le stanze o a copertura della camera da letto. Le sezioni bianche e la trama sono in cotone, il resto in lana. Il colore scuro non è mai nero, ma blu indaco. Una coperta da matrimonio kerka di qualità come questa richiede tra 25.000 e 30.000 metri di cotone ritorto a mano. Appartiene all'etnia Peul del Mali e nella zona centrale rossa è riportato il disegno della luna con sei stelle. Lo stesso motivo in alcune regioni africane è definito in modo molto diverso, si dice si tratti della fronte del bufalo selvaggio. Trattandosi di una coperta a protezione del letto coniugale è probabile che il decoro della luna con le sue stelle fosse più romantico e aderente allo scopo per cui era realizzato il tessuto.
E' un pezzo importante e museale, in condizioni molto buone. Alcuni tra i più importanti musei al mondo espongono dei kilim Arkilla e Kerka: il Boston Museum of Fine Arts, il Metropolitan Museum of New York, il Chicago Arts Institute, The Britush Museum, the Textile Museum of Washington, il Musée du Quai Branly.
Riconoscere un Kerka da un semplice Arkilla Kunta è abbastanza facile, i dettagli da considerare sono diversi. I Kunta contengono 5 fasce totali compreso il motivo a sigarette e sono realizzati al 95% in lana, per cui al tatto sono ruvidi benché fragili.
Bibliografia di riferimento:
J. Gillow, 'African Textiles', book LLC, London 2016, ad vocem
Formato da sei fasce a righe bianche e scure più un motivo terminale, spesso mancante, detto sigaretti (dal francese 'cigarette'), era una coperta matrimoniale, ma in realtà era usata come divisorio tra le stanze o a copertura della camera da letto. Le sezioni bianche e la trama sono in cotone, il resto in lana. Il colore scuro non è mai nero, ma blu indaco. Una coperta da matrimonio kerka di qualità come questa richiede tra 25.000 e 30.000 metri di cotone ritorto a mano. Appartiene all'etnia Peul del Mali e nella zona centrale rossa è riportato il disegno della luna con sei stelle. Lo stesso motivo in alcune regioni africane è definito in modo molto diverso, si dice si tratti della fronte del bufalo selvaggio. Trattandosi di una coperta a protezione del letto coniugale è probabile che il decoro della luna con le sue stelle fosse più romantico e aderente allo scopo per cui era realizzato il tessuto.
E' un pezzo importante e museale, in condizioni molto buone. Alcuni tra i più importanti musei al mondo espongono dei kilim Arkilla e Kerka: il Boston Museum of Fine Arts, il Metropolitan Museum of New York, il Chicago Arts Institute, The Britush Museum, the Textile Museum of Washington, il Musée du Quai Branly.
Riconoscere un Kerka da un semplice Arkilla Kunta è abbastanza facile, i dettagli da considerare sono diversi. I Kunta contengono 5 fasce totali compreso il motivo a sigarette e sono realizzati al 95% in lana, per cui al tatto sono ruvidi benché fragili.
Bibliografia di riferimento:
J. Gillow, 'African Textiles', book LLC, London 2016, ad vocem
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