629
JAN ROOS
(Anversa, 1591 - 1638)
STEFANO CAMOGLI
(Genova, 1610 - 1690)
DOMENICO PIOLA
(Genova, 1628 - 1703)
Ciro sacrifica all'idolo Bel
Olio su tela, cm 216X330
STEFANO CAMOGLI
(Genova, 1610 - 1690)
DOMENICO PIOLA
(Genova, 1628 - 1703)
Ciro sacrifica all'idolo Bel
Olio su tela, cm 216X330
ESTIMATE € 40.000 - 60.000
Bibliografia:
A. Orlando, 'Pittore eccellente di arabeschi, di fogliami, di fiori, di frutti. Stefano Camogli in casa Piola', in 'Domenico Piola e i pittori della sua casa', a cura di D. Sanguineti, Soncino 2004, p. 79, fig. 18
A. Orlando, 'Milano-Genova andata e ritorno. Percorsi della pittura tra Manierismo e Barocco', Milano 2012, pp. 70 ; 71
Il catalogo e la personalità di Jan Roos sono stati indagati da Anna Orlando e i contributi della studiosa ci offrono un quadro preciso della sua produzione. Il pittore, documentato a Genova dal 1610, ebbe un ruolo di primo piano nel diffondere il gusto animalier e della natura morta, influenzando non pochi artefici. Si citano, ad esempio, Sinibaldo Scorza, Giovanni Benedetto Castiglione e Anton Maria Vassallo, tutti profondamenti debitori nei confronti dell'artista fiammingo, che vanta altresì alcune prestigiose collaborazioni con Anton van Dyck. Il successo del Roos quindi, fu indubbiamente straordinario e lo si riscontra vagliando gli inventari delle antiche collezioni cittadine, dove il suo nome ricorre spesso. La tela qui presentata documenta assai bene il talento straordinario del pittore, regista mirabile di una narrazione pittorica in cui i brani di figura e quelli di natura morta assumono una valenza estetica paritaria ed essenziale. A valorizzare la monumentalità contribuiscono le dimensioni parietali e un concepimento compositivo quanto mai barocco per sensibilità ed esuberanza decorativa, tanto da poter giudicarne l'esito tra i migliori della sua produzione. A rendere ancor più importante l'opera è il contributo del Camogli, che allievo del fiammingo ne diviene il collaboratore fidato, ma visti i risultati, si può considerare, senza esitare, un suo pari, una figura chiave di questo fascinoso intreccio di culture e reciproci scambi che fanno la ricchezza di una stagione pittorica unica e irripetibile dell'arte genovese seicentesca. Infine si ricorda l'intervento di Domenico Piola, che si spiega con la necessità da parte dei proprietari di modificarne le dimensioni per squisite motivazioni di arredo, verosimilmente dettate da una nuova collocazione o il rinnovamento degli ambienti, verosimilmente voluti con decorazioni di gusto rocaille e quadrature atte alle misure dei quadri, secondo un gusto collezionistico tipico dell'epoca.
Bibliografia di riferimento:
A. Orlando, ''l ruolo di Jan Roos. Un fiammingo nella Genova di primo Seicento', in 'Nuovi Studi', anno I, n. 2, 1996, pp. 35-57
A. Orlando, 'Schede e biografie P. Boel, C. De Wael, G. Legi, V. Malò, J. Roos', in 'Van Dyck a Genova, grande pittura e collezionismo', catalogo della mostra, Milano 1997, ad vocem
A. Orlando, 'Le nature morte animate del Seicento Genovese', in 'Fasto e rigore. La natura morta nell'Italia Settentrionale dal XVI al XVIII secolo', catalogo della mostra, a cura di G. Godi, Milano 2000, pp. 13-25
A. Orlando, 'Dipinti genovesi dal Cinquecento al Settecento. Ritrovamenti dal collezionismo privato', Torino 2010, ad vocem
A. Orlando, 'Pittura fiammingo-genovese. Nature morte, ritratti e paesaggi del Seicento e primo Settecento. Ritrovamenti dal collezionismo privato', Torino 2012, ad vocem
A. Orlando, 'Pittore eccellente di arabeschi, di fogliami, di fiori, di frutti. Stefano Camogli in casa Piola', in 'Domenico Piola e i pittori della sua casa', a cura di D. Sanguineti, Soncino 2004, p. 79, fig. 18
A. Orlando, 'Milano-Genova andata e ritorno. Percorsi della pittura tra Manierismo e Barocco', Milano 2012, pp. 70 ; 71
Il catalogo e la personalità di Jan Roos sono stati indagati da Anna Orlando e i contributi della studiosa ci offrono un quadro preciso della sua produzione. Il pittore, documentato a Genova dal 1610, ebbe un ruolo di primo piano nel diffondere il gusto animalier e della natura morta, influenzando non pochi artefici. Si citano, ad esempio, Sinibaldo Scorza, Giovanni Benedetto Castiglione e Anton Maria Vassallo, tutti profondamenti debitori nei confronti dell'artista fiammingo, che vanta altresì alcune prestigiose collaborazioni con Anton van Dyck. Il successo del Roos quindi, fu indubbiamente straordinario e lo si riscontra vagliando gli inventari delle antiche collezioni cittadine, dove il suo nome ricorre spesso. La tela qui presentata documenta assai bene il talento straordinario del pittore, regista mirabile di una narrazione pittorica in cui i brani di figura e quelli di natura morta assumono una valenza estetica paritaria ed essenziale. A valorizzare la monumentalità contribuiscono le dimensioni parietali e un concepimento compositivo quanto mai barocco per sensibilità ed esuberanza decorativa, tanto da poter giudicarne l'esito tra i migliori della sua produzione. A rendere ancor più importante l'opera è il contributo del Camogli, che allievo del fiammingo ne diviene il collaboratore fidato, ma visti i risultati, si può considerare, senza esitare, un suo pari, una figura chiave di questo fascinoso intreccio di culture e reciproci scambi che fanno la ricchezza di una stagione pittorica unica e irripetibile dell'arte genovese seicentesca. Infine si ricorda l'intervento di Domenico Piola, che si spiega con la necessità da parte dei proprietari di modificarne le dimensioni per squisite motivazioni di arredo, verosimilmente dettate da una nuova collocazione o il rinnovamento degli ambienti, verosimilmente voluti con decorazioni di gusto rocaille e quadrature atte alle misure dei quadri, secondo un gusto collezionistico tipico dell'epoca.
Bibliografia di riferimento:
A. Orlando, ''l ruolo di Jan Roos. Un fiammingo nella Genova di primo Seicento', in 'Nuovi Studi', anno I, n. 2, 1996, pp. 35-57
A. Orlando, 'Schede e biografie P. Boel, C. De Wael, G. Legi, V. Malò, J. Roos', in 'Van Dyck a Genova, grande pittura e collezionismo', catalogo della mostra, Milano 1997, ad vocem
A. Orlando, 'Le nature morte animate del Seicento Genovese', in 'Fasto e rigore. La natura morta nell'Italia Settentrionale dal XVI al XVIII secolo', catalogo della mostra, a cura di G. Godi, Milano 2000, pp. 13-25
A. Orlando, 'Dipinti genovesi dal Cinquecento al Settecento. Ritrovamenti dal collezionismo privato', Torino 2010, ad vocem
A. Orlando, 'Pittura fiammingo-genovese. Nature morte, ritratti e paesaggi del Seicento e primo Settecento. Ritrovamenti dal collezionismo privato', Torino 2012, ad vocem
LOTS
726
CENNI DI FRANCESCO DI SER CENNI
CENNI DI FRANCESCO DI SER CENNI
(Firenze, notizie 1369 - 1415 circa)
o GIOVANNI DEL BIONDO
(Firenze, notizie tra il 1356 e il 1392)
o GIOVANNI DEL BIONDO
(Firenze, notizie tra il 1356 e il 1392)
ESTIMATE € 15.000 - 20.000
727
PITTORE VENETO DEL XVIII SECOLO
PITTORE VENETO DEL XVIII SECOLO
Testa di San Giovanni Battista
Olio su tela, cm 45X37
Provenienza:
Olio su tela, cm 45X37
Provenienza:
ESTIMATE € 4.000 - 6.000
728
PITTORE FIORENTINO DEL XV-XVI SECOLO
PITTORE FIORENTINO DEL XV-XVI SECOLO
Madonna col Bambino
Tempera su tavola, diam. cm 77
Tempera su tavola, diam. cm 77
ESTIMATE € 30.000 - 50.000
729
JUAN VAN DER HAMEN Y GÓMEZ DE LEÓN (maniera di)
JUAN VAN DER HAMEN Y GÓMEZ DE LEÓN (maniera di)
(Madrid, 1596 - 1631)
Natura morta con frutta
Olio su tela, cm 50X80
Natura morta con frutta
Olio su tela, cm 50X80
ESTIMATE € 800 - 1.200
730
ANGELO MARIA CRIVELLI, detto IL CRIVELLONE
ANGELO MARIA CRIVELLI, detto IL CRIVELLONE
(attivo a Milano tra il 1690 e il 1730)
Paesaggio con Galli, oche e pappagallo
Paesaggio lacustre con anatre
Paesaggio con Galli, oche e pappagallo
Paesaggio lacustre con anatre
ESTIMATE € 10.000 - 15.000
731
JOOST CORNELISZ DROOCHSLOOT
JOOST CORNELISZ DROOCHSLOOT
(Utrecht, 1585/86 - 1666)
Paesaggio campestre
Siglato e datato in basso al centro: C.D.F.658
Paesaggio campestre
Siglato e datato in basso al centro: C.D.F.658
ESTIMATE € 1.500 - 2.500
732
CLAES MOLENAER
CLAES MOLENAER
(Haarlem, 1626 - 1676)
Veduta di villaggio con contadini
Firmato in basso a sinistra
Veduta di villaggio con contadini
Firmato in basso a sinistra
ESTIMATE € 2.000 - 3.000
733
DIRK O THEODOR HELMBREKER
DIRK O THEODOR HELMBREKER
(Haarlem, 1633 o 1624 - Roma, 1696)
Scene campestri
Olio su tavola, cm 15X20 (2)
Scene campestri
Olio su tavola, cm 15X20 (2)
ESTIMATE € 1.500 - 2.500
734
BERNARDINO DEHÒ (attr. a)
BERNARDINO DEHÒ (attr. a)
(Cremona, 1675 - dopo il 1729)
Ester e Assuero
Olio su tela, cm 68X94
Ester e Assuero
Olio su tela, cm 68X94
ESTIMATE € 2.500 - 3.000
735
ANTONIO BELLUCCI
ANTONIO BELLUCCI
(Pieve di Soligo, 1654 - 1726)
Giaele e Sisara
Olio su tela, cm 78X65
Giaele e Sisara
Olio su tela, cm 78X65
ESTIMATE € 4.000 - 6.000
736
SEBASTIANO CECCARINI
SEBASTIANO CECCARINI
(Fano, 1703 - 1783)
Ritratto di gentildonna
Ritratto di gentiluomo
Ritratto di gentildonna
Ritratto di gentiluomo
ESTIMATE € 3.000 - 5.000
737
GAETANO MARTORIELLO
GAETANO MARTORIELLO
(Napoli, 1673 - 1723)
Paesaggio
Siglato sul cavallo: GM
Paesaggio
Siglato sul cavallo: GM
ESTIMATE € 8.000 - 12.000