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BERNARD KEIL detto MONSÙ BERNARDO
(Helsingør, 1624 - Roma, 1687)
Suonatore di chitarra con ragazzetto e bambina (1660 circa)
(Allegoria dell'Udito e del Gusto)
Suonatore di chitarra con ragazzetto e bambina (1660 circa)
(Allegoria dell'Udito e del Gusto)
ESTIMATE € 8.000 - 12.000
Olio su tela, cm 120X165
Bibliografia:
'Quattrocento pitture inedite', catalogo della mostra, Venezia 1947, n. 133a
M. Heimbürger, 'Bernardo Keilhau detto Monsù Bernardo', Roma 1988, p. 214, n. 121
Bernard Keil detto Monsù Bernardo giunse in Italia dalla natia Danimarca, soggiornò a Venezia dal 1651 al 1654, poi a Bergamo, in Romagna e infine a Roma a partire dal 1656. La sua fortuna critica fu immediata, tanto che Filippo Baldinucci gli dedicò una biografia nelle sue Notizie de' professori del disegno da Cimabue in qua (Firenze 1728, VI, pp. 510 ; 516), considerandolo un pittore lodatissimo, i cui quadri erano richiesti in tutta Europa. Keilhau raffigurò con sensibilità bambocciante personaggi anziani, giovani, contadini e artigiani, colti in semplici gestualità. Sono ritratti di vita quotidiana, dove raramente appaiono protagonisti in abiti eleganti come può accadere nelle composizioni di Michel Sweerts. La sua stesura è morbida, fluida, ma capace di descrivere con sincero naturalismo i volti segnati dal sole e dalla vecchiaia, ma senza mai trascendere nel crudo realismo di matrice caravaggesca. Questa sua inclinazione, sin ora poco sottolineata, è stata importante per lo svolgersi della pittura tenebrosa veneziana, che trova piena affermazione con l'avvento di Giovanni Battista Langetti. In ultimo, un accenno al significato allegorico di queste immagini, nel nostro caso è facile intuire l'Allegoria del Gusto e del Tatto.
Bibliografia di riferimento:
M. Heimbürger, 'Bernhard Keilhau, detto Monsù Bernardo', Roma 1989, ad vocem
L. Laureati, 'Da Caravaggio a Ceruti. La scena di genere e l'immagine dei pitocchi nella pittura italiana', catalogo della mostra a cura di F. Porzio, Milano 1998, pp. 336-337, nn. 33-36
Bibliografia:
'Quattrocento pitture inedite', catalogo della mostra, Venezia 1947, n. 133a
M. Heimbürger, 'Bernardo Keilhau detto Monsù Bernardo', Roma 1988, p. 214, n. 121
Bernard Keil detto Monsù Bernardo giunse in Italia dalla natia Danimarca, soggiornò a Venezia dal 1651 al 1654, poi a Bergamo, in Romagna e infine a Roma a partire dal 1656. La sua fortuna critica fu immediata, tanto che Filippo Baldinucci gli dedicò una biografia nelle sue Notizie de' professori del disegno da Cimabue in qua (Firenze 1728, VI, pp. 510 ; 516), considerandolo un pittore lodatissimo, i cui quadri erano richiesti in tutta Europa. Keilhau raffigurò con sensibilità bambocciante personaggi anziani, giovani, contadini e artigiani, colti in semplici gestualità. Sono ritratti di vita quotidiana, dove raramente appaiono protagonisti in abiti eleganti come può accadere nelle composizioni di Michel Sweerts. La sua stesura è morbida, fluida, ma capace di descrivere con sincero naturalismo i volti segnati dal sole e dalla vecchiaia, ma senza mai trascendere nel crudo realismo di matrice caravaggesca. Questa sua inclinazione, sin ora poco sottolineata, è stata importante per lo svolgersi della pittura tenebrosa veneziana, che trova piena affermazione con l'avvento di Giovanni Battista Langetti. In ultimo, un accenno al significato allegorico di queste immagini, nel nostro caso è facile intuire l'Allegoria del Gusto e del Tatto.
Bibliografia di riferimento:
M. Heimbürger, 'Bernhard Keilhau, detto Monsù Bernardo', Roma 1989, ad vocem
L. Laureati, 'Da Caravaggio a Ceruti. La scena di genere e l'immagine dei pitocchi nella pittura italiana', catalogo della mostra a cura di F. Porzio, Milano 1998, pp. 336-337, nn. 33-36
LOTS
982
PITTORE DEL XIX SECOLO
Paesaggio con chiesa sullo sfondo
Olio su tavola, cm 11,5X20
PITTORE DEL XIX SECOLO
Paesaggio con chiesa sullo sfondo
Olio su tavola, cm 11,5X20
ESTIMATE € 400 - 600