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SCUOLA FRANCESE DEL XIX SECOLO
Napoleone a cavallo
Monogramma ‘KHR’ e data ‘1905’ sulla base
Timbro fonderia Aug. E. Jensen Broncestober
Monogramma ‘KHR’ e data ‘1905’ sulla base
Timbro fonderia Aug. E. Jensen Broncestober
ESTIMATE € 2.600 - 3.000
Bronzo, alt. cm 48
LOTS
85
HENDRIK VAN BALEN (attr. a)
HENDRIK VAN BALEN (attr. a)
(Anversa, 1575 ; 1632)
Convitto degli dei
Siglato 'HB' sul vaso
Convitto degli dei
Siglato 'HB' sul vaso
ESTIMATE € 15.000 - 25.000
86
PITTORE OLANDESE DEL XVIII SECOLO
PITTORE OLANDESE DEL XVIII SECOLO
Scena di genere
Olio su tavola, cm 60X53
I caratteri di stile e scrittura del dipinto suggeriscono l'attribuzione ad un autore di scuola olandese attivo durante il XVIII secolo. Il soggetto raffigurato descrive alcune figure attorno ad un tavolo in una ambientazione di gusto italianizzante. Si tratta di una rappresentazione peculiare alla pittura dei Paesi Bassi, che sin dalle prove di Brueghel il vecchio, e in seguito di David Teniers, offre una descrizione di scene dalla vita popolare.
Olio su tavola, cm 60X53
I caratteri di stile e scrittura del dipinto suggeriscono l'attribuzione ad un autore di scuola olandese attivo durante il XVIII secolo. Il soggetto raffigurato descrive alcune figure attorno ad un tavolo in una ambientazione di gusto italianizzante. Si tratta di una rappresentazione peculiare alla pittura dei Paesi Bassi, che sin dalle prove di Brueghel il vecchio, e in seguito di David Teniers, offre una descrizione di scene dalla vita popolare.
ESTIMATE € 2.000 - 3.000
87
GERARD DOU (maniera di)
GERARD DOU (maniera di)
(Leiden, 1613 ; 1675)
Coppia di giovani alla finestra con pappagallo
Olio su tavola, cm 54X41
Coppia di giovani alla finestra con pappagallo
Olio su tavola, cm 54X41
ESTIMATE € 4.000 - 6.000
88
FRANS FRANCKEN (attr. a)
FRANS FRANCKEN (attr. a)
(Anversa, 1581 ; 1642)
La Torre di Babele
Olio su tavola, cm 43X67
La Torre di Babele
Olio su tavola, cm 43X67
ESTIMATE € 4.000 - 6.000
89
PITTORE DEL XVI-XVII SECOLO
PITTORE DEL XVI-XVII SECOLO
Banchetto
Olio su tavola, cm 56X82
Realizzato su tavola, questo raffinato dipinto raffigura una scena di banchetto, secondo la migliore tradizione nordica. Sorprende la ricchezza cromatica della scena e la dettagliata descrizione delle vesti eleganti e dei cibi disposti sulla tavola, arricchita da una preziosa tovaglia di lino. L'autore e' verosimilmente olandese e di formazione ancora cinquecentesca.
Olio su tavola, cm 56X82
Realizzato su tavola, questo raffinato dipinto raffigura una scena di banchetto, secondo la migliore tradizione nordica. Sorprende la ricchezza cromatica della scena e la dettagliata descrizione delle vesti eleganti e dei cibi disposti sulla tavola, arricchita da una preziosa tovaglia di lino. L'autore e' verosimilmente olandese e di formazione ancora cinquecentesca.
ESTIMATE € 6.000 - 8.000
90
CORNELIS VAN HAARLEM
CORNELIS VAN HAARLEM
(Haarlem, 1562 ; 1638?)
Giudizio di Paride
Siglato e datato in basso a sinistra 'CH 1608'
Giudizio di Paride
Siglato e datato in basso a sinistra 'CH 1608'
ESTIMATE € 8.000 - 12.000
91
PITTORE VENETO DEL XVIII SECOLO
PITTORE VENETO DEL XVIII SECOLO
Eva
Olio su tela, cm 133X115
Il dipinto, sensuale e barocco, raffigura una giovane donna in un paesaggio. Il carattere dell'immagine appare a prima vista di carattere profano e mitologico ed e' solo la piccola serpe che si scorge in basso a sinistra a sciogliere il quesito iconografico. Lo stile dell'opera suggerisce una datazione al XVIII secolo e la mano di un artista veneto, non ignaro della lezione classicista dell'arte bolognese e delle suggestioni marattesche e di Marcantonio Franceschini portate in Laguna da Antonio Balestra. Il risultato e' di notevole effetto decorativo, grazie al colorismo terso, diafano e caldo, peculiare della sensibilita' arcadica.
Olio su tela, cm 133X115
Il dipinto, sensuale e barocco, raffigura una giovane donna in un paesaggio. Il carattere dell'immagine appare a prima vista di carattere profano e mitologico ed e' solo la piccola serpe che si scorge in basso a sinistra a sciogliere il quesito iconografico. Lo stile dell'opera suggerisce una datazione al XVIII secolo e la mano di un artista veneto, non ignaro della lezione classicista dell'arte bolognese e delle suggestioni marattesche e di Marcantonio Franceschini portate in Laguna da Antonio Balestra. Il risultato e' di notevole effetto decorativo, grazie al colorismo terso, diafano e caldo, peculiare della sensibilita' arcadica.
ESTIMATE € 10.000 - 12.000
92
JEAN-BAPTISTE BELIN DE FONTENAY I (maniera di)
JEAN-BAPTISTE BELIN DE FONTENAY I (maniera di)
(Caen, 1653 ; Parigi, 1715)
Natura morta
Olio su tela, cm 212X175
Natura morta
Olio su tela, cm 212X175
ESTIMATE € 5.000 - 7.000
93
PITTORE ATTIVO A ROMA NEL XVIII SECOLO
PITTORE ATTIVO A ROMA NEL XVIII SECOLO
Assunzione della Vergine
Transito di San Giuseppe
Olio su rame, cm 44X34 (2)
Transito di San Giuseppe
Olio su rame, cm 44X34 (2)
ESTIMATE € 500 - 600
94
MARIA FELICITA TIBALDI SUBLEYRAS (attr. a)
MARIA FELICITA TIBALDI SUBLEYRAS (attr. a)
(Roma, 1700 ; 1770)
Banchetto in casa di Simone il fariseo
Olio su tela, cm 25,5X62
Banchetto in casa di Simone il fariseo
Olio su tela, cm 25,5X62
ESTIMATE € 1.600 - 1.800
95
PITTORE DEL XVII SECOLO
PITTORE DEL XVII SECOLO
Vaso fiorito
Olio su tela, cm 104X78,5
La tela raffigura un vaso vitreo con fiori, i cui caratteri di stile conducono alla produzione naturamortistica napoletana: la straordinaria tridimensionalita' chiaroscurata dell'immagine, l'accurato ordine degli steli con boccioli carnosi e la vivace cromia con cui spiccano dal fondale scuro. La saldezza delle forme e il carattere naturalistico si modulano su un registro squisitamente decorativo ma sempre attinente alla visione dal vero, concepita con un saldo equilibrio tra luci, ombre e l'alternanza di toni. I modelli illustrativi si possono rintracciare nei Fioranti romani, in modo particolare nelle opere di Mario Nuzzi. In questo caso, prendendo in considerazione l'ambito partenopeo e le creazioni di Paolo Porpora (Napoli, 1617 ; Roma, 1673) si dovrebbe guardare all'origine del genere, non alla fase piu' pioneristica, al momento in cui il sentimento caravaggesco si attenua sugli esempi capitolini ed evolve in chiave barocca e quindi verso il seguito di Giovanni Battista Recco, suggerendo di conseguenza il nome di Giuseppe (Napoli, 1634 ; Alicante, 1695) nipote di Giovanni Battista, figlio di Giacomo (Napoli, 1603 ; ante 1653) e certamente affiliato alla corrente capitolina del Porpora, specialmente quando affronta il tema floreale.
Olio su tela, cm 104X78,5
La tela raffigura un vaso vitreo con fiori, i cui caratteri di stile conducono alla produzione naturamortistica napoletana: la straordinaria tridimensionalita' chiaroscurata dell'immagine, l'accurato ordine degli steli con boccioli carnosi e la vivace cromia con cui spiccano dal fondale scuro. La saldezza delle forme e il carattere naturalistico si modulano su un registro squisitamente decorativo ma sempre attinente alla visione dal vero, concepita con un saldo equilibrio tra luci, ombre e l'alternanza di toni. I modelli illustrativi si possono rintracciare nei Fioranti romani, in modo particolare nelle opere di Mario Nuzzi. In questo caso, prendendo in considerazione l'ambito partenopeo e le creazioni di Paolo Porpora (Napoli, 1617 ; Roma, 1673) si dovrebbe guardare all'origine del genere, non alla fase piu' pioneristica, al momento in cui il sentimento caravaggesco si attenua sugli esempi capitolini ed evolve in chiave barocca e quindi verso il seguito di Giovanni Battista Recco, suggerendo di conseguenza il nome di Giuseppe (Napoli, 1634 ; Alicante, 1695) nipote di Giovanni Battista, figlio di Giacomo (Napoli, 1603 ; ante 1653) e certamente affiliato alla corrente capitolina del Porpora, specialmente quando affronta il tema floreale.
ESTIMATE € 6.000 - 8.000
96
PITTORE EMILIANO DEL XVII SECOLO
PITTORE EMILIANO DEL XVII SECOLO
San Giovanni Battista
Olio su tela, cm 70X56,5
Apprezzabile per la grazia compositiva e per la forza del colore questo San Giovannino e' da ascriversi a Michele Desubleo (Maubege, 1602 ; Parma, 1676), abile pittore di origini fiamminghe, che il Malvasia descrisse 'degno scolaro e imitatore del Signor Guido, se non quanto gli piacque di piu' caricare e dare piu' forza ai colori'. Formatosi in patria nella bottega di Abraham Jansens insieme al fratellastro Nicolas Renier, Desubleo giunse in Italia per trascorrervi tutta la vita, passando da Roma a Bologna, Venezia, Milano e a Parma, dove mori'. Scarse notizie si hanno a proposito del suo breve soggiorno romano, durante il quale, insieme al fratello, egli dovette entrare in contatto con i pittori caravaggeschi che orbitavano attorno alla famiglia Giustiniani. Ben presto, gia' intorno agli anni Trenta, Desubleo si trasferi' a Bologna indirizzando nettamente le proprie preferenze all'insegnamento reniano. Annoverato sempre tra gli allievi del Reni, ne fu uno degli interpreti piu' originali e autonomi, capace di rivisitare di volta in volta il Classicismo del maestro attraverso la propria formazione nordica, il purismo di Domenichino con la coeva cultura francese e la lezione del colore veneziano. Fu un pittore di notevole livello tecnico e formale, impeccabile nella preparazione delle tele, nella stesura spessa e smaltata delle pennellate, padrone del senso del colore forte e intenso. Nel suo catalogo, progressivamente messo a fuoco negli ultimi anni, si alternano dipinti religiosi di destinazione pubblica, rari ritratti e molti quadri 'da stanza' per una committenza colta e privata. Tra questi compaiono diversi esemplari di 'San Giovanni Battista' la cui fisionomia e trattamento stilistico possono essere paragonati al dipinto qui in esame.
Olio su tela, cm 70X56,5
Apprezzabile per la grazia compositiva e per la forza del colore questo San Giovannino e' da ascriversi a Michele Desubleo (Maubege, 1602 ; Parma, 1676), abile pittore di origini fiamminghe, che il Malvasia descrisse 'degno scolaro e imitatore del Signor Guido, se non quanto gli piacque di piu' caricare e dare piu' forza ai colori'. Formatosi in patria nella bottega di Abraham Jansens insieme al fratellastro Nicolas Renier, Desubleo giunse in Italia per trascorrervi tutta la vita, passando da Roma a Bologna, Venezia, Milano e a Parma, dove mori'. Scarse notizie si hanno a proposito del suo breve soggiorno romano, durante il quale, insieme al fratello, egli dovette entrare in contatto con i pittori caravaggeschi che orbitavano attorno alla famiglia Giustiniani. Ben presto, gia' intorno agli anni Trenta, Desubleo si trasferi' a Bologna indirizzando nettamente le proprie preferenze all'insegnamento reniano. Annoverato sempre tra gli allievi del Reni, ne fu uno degli interpreti piu' originali e autonomi, capace di rivisitare di volta in volta il Classicismo del maestro attraverso la propria formazione nordica, il purismo di Domenichino con la coeva cultura francese e la lezione del colore veneziano. Fu un pittore di notevole livello tecnico e formale, impeccabile nella preparazione delle tele, nella stesura spessa e smaltata delle pennellate, padrone del senso del colore forte e intenso. Nel suo catalogo, progressivamente messo a fuoco negli ultimi anni, si alternano dipinti religiosi di destinazione pubblica, rari ritratti e molti quadri 'da stanza' per una committenza colta e privata. Tra questi compaiono diversi esemplari di 'San Giovanni Battista' la cui fisionomia e trattamento stilistico possono essere paragonati al dipinto qui in esame.
ESTIMATE € 3.500 - 4.500