74
PIETRO FACCINI
(Bologna, 1562 - 1602)
La Vergine Maria e San Domenico
La Vergine Maria e San Domenico
ESTIMATE € 4.000 - 5.000
Olio su tela, cm 56X43
Straordinario disegnatore ammiratissimo dal Malvasia, che ne elogia altresì i 'quadrettini in piccolo, ne' quali fu inarrivabile..', visibili nelle collezioni bolognesi, Pietro Faccini conta un catalogo estremamente scarno, che non supera la ventina di opere. Per questo motivo il ritrovamento della tela in esame, la cui attribuzione si deve a Daniele Benati, contribuisce significativamente alla sua conoscenza, in modo particolare per quanto riguarda l'ultimo periodo di attività dopo la frequentazione della bottega carraccesca, oltremodo brevissima dando conto alla biografia e alla sua prima opera nota, il bellissimo Martirio di San Lorenzo del 1590, che appare un vero e proprio omaggio agli affreschi di Palazzo Magnani. La nostra composizione è prossima alla Sacra Famiglia e Santi di collezione privata inglese pubblicata da Mario Di Giampaolo, solo semplificata alla sola figura del Santo inginocchiato e la differenza che la scena descrive l'episodio miracoloso della sua 'visione'. Dai dati di stile si presume una datazione ai primi anni novanta, quando sono ancora preponderanti le suggestioni di Annibale appena smorzate dall'influsso del dolce colorismo parmense e veneto, plausibilmente mediato dagli artisti ferraresi. Dopo questi anni infatti, la cromia e la delicatezza delle composizioni si faranno sempre più complesse, coniugando formalità correggesche e stesure di memoria tintorettesca, come si evince osservando lo Sposalizio mistico di Santa Caterina e San Girolamo della Pinacoteca Vaticana datato dall'Arcangeli al 1595.
Ringraziamo Daniele Benati per l'attribuzione del dipinto.
Bibliografia di riferimento:
C. Cesare Malvasia, Felsina pittrice, Vite de' pittori bolognesi, Bologna 1678, ed. cons. 1841, p. 400
M. Di Giampaolo, in Mario Di Giampaolo. Scritti sul disegno italiano 1971 - 2008, pp. 250 - 253, fig. 1
M. Di Giampaolo, in Nell'età di Correggio e dei Carracci, Pittura in Emilia dei secoli XVI e XVII, catalogo della mostra, Bologna 1986, pp. 129-131
E. Negro, N. Roio, Pietro Faccini, 1575/76 - 1602, Modena 1997
Straordinario disegnatore ammiratissimo dal Malvasia, che ne elogia altresì i 'quadrettini in piccolo, ne' quali fu inarrivabile..', visibili nelle collezioni bolognesi, Pietro Faccini conta un catalogo estremamente scarno, che non supera la ventina di opere. Per questo motivo il ritrovamento della tela in esame, la cui attribuzione si deve a Daniele Benati, contribuisce significativamente alla sua conoscenza, in modo particolare per quanto riguarda l'ultimo periodo di attività dopo la frequentazione della bottega carraccesca, oltremodo brevissima dando conto alla biografia e alla sua prima opera nota, il bellissimo Martirio di San Lorenzo del 1590, che appare un vero e proprio omaggio agli affreschi di Palazzo Magnani. La nostra composizione è prossima alla Sacra Famiglia e Santi di collezione privata inglese pubblicata da Mario Di Giampaolo, solo semplificata alla sola figura del Santo inginocchiato e la differenza che la scena descrive l'episodio miracoloso della sua 'visione'. Dai dati di stile si presume una datazione ai primi anni novanta, quando sono ancora preponderanti le suggestioni di Annibale appena smorzate dall'influsso del dolce colorismo parmense e veneto, plausibilmente mediato dagli artisti ferraresi. Dopo questi anni infatti, la cromia e la delicatezza delle composizioni si faranno sempre più complesse, coniugando formalità correggesche e stesure di memoria tintorettesca, come si evince osservando lo Sposalizio mistico di Santa Caterina e San Girolamo della Pinacoteca Vaticana datato dall'Arcangeli al 1595.
Ringraziamo Daniele Benati per l'attribuzione del dipinto.
Bibliografia di riferimento:
C. Cesare Malvasia, Felsina pittrice, Vite de' pittori bolognesi, Bologna 1678, ed. cons. 1841, p. 400
M. Di Giampaolo, in Mario Di Giampaolo. Scritti sul disegno italiano 1971 - 2008, pp. 250 - 253, fig. 1
M. Di Giampaolo, in Nell'età di Correggio e dei Carracci, Pittura in Emilia dei secoli XVI e XVII, catalogo della mostra, Bologna 1986, pp. 129-131
E. Negro, N. Roio, Pietro Faccini, 1575/76 - 1602, Modena 1997
LOTS
149
ENRICO ALBRICCI
ENRICO ALBRICCI
(Vilminore, 1714 - Bergamo, 1775)
Nani che cucinano un gambero
Nani che cucinano un gambero
ESTIMATE € 8.000 - 10.000
148
MARCANTONIO RIZZI
MARCANTONIO RIZZI
Pralboino, 1649 - Montemartino in Val Tidone, 1723)
Natura morta con cesto di vimini, uva, pesche e cardellino
Natura morta con cesto di vimini, uva, pesche e cardellino
ESTIMATE € 2.000 - 3.000
147
MARCANTONIO RIZZI
MARCANTONIO RIZZI
(Pralboino, 1649 - Montemartino in Val Tidone, 1723)
Natura morta con tralci di uva
Natura morta con tralci di uva
ESTIMATE € 2.000 - 3.000
145
GIOVAN BATTISTA GAULLI detto IL BACICCIO
GIOVAN BATTISTA GAULLI detto IL BACICCIO
(Genova, 1639 - Roma, 1709)
Ritratto di Papa Alessandro VII (1667)
Ritratto di Papa Alessandro VII (1667)
ESTIMATE € 80.000 - 120.000
144
PITTORE BOLOGNESE DEL XVII SECOLO
PITTORE BOLOGNESE DEL XVII SECOLO
Maddalena
Olio su tela, cm 109,5X89,5
Olio su tela, cm 109,5X89,5
ESTIMATE € 15.000 - 25.000
141
DOMENICO CRESTI detto IL PASSIGNANO
DOMENICO CRESTI detto IL PASSIGNANO
(Passignano, 1559 - Firenze, 1638)
Ritratto di Galileo Galilei
Ritratto di Galileo Galilei
ESTIMATE € 4.000 - 6.000
140
PITTORE DEL XVII SECOLO
PITTORE DEL XVII SECOLO
Natura morta con cesto di funghi
Olio su tela, cm 43X57
Olio su tela, cm 43X57
ESTIMATE € 4.000 - 6.000
139
AERT MYTENS o MIJTENS
AERT MYTENS o MIJTENS
(Bruxelles, 1541 - Roma, 1602)
Maddalena in estasi
Maddalena in estasi
ESTIMATE € 4.000 - 6.000