608
BALDASSARRE DE CARO
(Napoli, 1689 - 1750)
Cacciatore seduto con servitore e selvaggina
Olio su tela, cm 180X154
Baldassarre de Caro nasce a Napoli nel 1689 e secondo Bernardo De Dominici e' allievo del pittore Andrea Belvedere. Le prime opere note sono eseguite nel gusto del maestro, come i pannelli raffiguranti vasi di fiori conservati presso la collezione del Banco di Napoli (1715). In seguito l'artista realizzera' quasi esclusivamente dipinti con scene di caccia e di animali, con un fare pittorico di gusto seicentesco e ispirandosi specialmente alle opere di David de Coninck, attivo a Roma tra il 1671 e il 1694, come si puo' osservare nel dipinto raffigurante un'aquila che caccia le anatre (olio su tela, cm 96X133) venduto all'incanto presso la Sotheby's Mak van Waay di Amsterdam il 21 giugno 1976, lotto 13. Rare sono le sue composizioni con figura, dove esprime un intenso naturalismo di chiara influenza giordanesca. Appare ben chiaro allora come l'artista sia attento a perpetuare il suo seicentismo a discapito del precoce rococo' partenopeo.
Bibliografia di riferimento:
L. Laureati in La natura morta in Italia, a cura di F. Porzio e F. Zeri, Milano 1989, II, p. 807, fig. 952
Cacciatore seduto con servitore e selvaggina
Olio su tela, cm 180X154
Baldassarre de Caro nasce a Napoli nel 1689 e secondo Bernardo De Dominici e' allievo del pittore Andrea Belvedere. Le prime opere note sono eseguite nel gusto del maestro, come i pannelli raffiguranti vasi di fiori conservati presso la collezione del Banco di Napoli (1715). In seguito l'artista realizzera' quasi esclusivamente dipinti con scene di caccia e di animali, con un fare pittorico di gusto seicentesco e ispirandosi specialmente alle opere di David de Coninck, attivo a Roma tra il 1671 e il 1694, come si puo' osservare nel dipinto raffigurante un'aquila che caccia le anatre (olio su tela, cm 96X133) venduto all'incanto presso la Sotheby's Mak van Waay di Amsterdam il 21 giugno 1976, lotto 13. Rare sono le sue composizioni con figura, dove esprime un intenso naturalismo di chiara influenza giordanesca. Appare ben chiaro allora come l'artista sia attento a perpetuare il suo seicentismo a discapito del precoce rococo' partenopeo.
Bibliografia di riferimento:
L. Laureati in La natura morta in Italia, a cura di F. Porzio e F. Zeri, Milano 1989, II, p. 807, fig. 952
ESTIMATE € 4.000 - 6.000
LOTS
833
FREGIO IN METALLO E BRONZO DORATO, OREFICERIA ROMANA DELLA SECONDA META' DEL XVIII SECOLO
FREGIO IN METALLO E BRONZO DORATO, OREFICERIA ROMANA DELLA SECONDA META' DEL XVIII SECOLO
ESTIMATE € 1.000 - 1.500
829
COPPIA DI LAMPADARI IN BRONZO DORATO E CRISTALLO DI ROCCA, XVIII SECOLO
COPPIA DI LAMPADARI IN BRONZO DORATO E CRISTALLO DI ROCCA, XVIII SECOLO
ESTIMATE € 20.000 - 30.000