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Coltelli da frutta musicali. Il suono della bellezza

I coltelli da frutta musicali sono da sempre stati considerati delle meraviglie della tecnica particolarmente rari e preziosi, destinati alle collezioni di raffinati ed esclusivi connoisseur, che erano deliziati da un’oggetto capace di unire superbamente la complessa evoluzione tecnologica alla bellezza estetica.

Nell’asta di Orologi da tasca e da appoggio del 12 dicembre 2022 sarà esitato un raro coltello da frutta musicale con orologio, in oro, smalti e perle, realizzato per il mercato cinese, probabilmente Piguet & Meylan, 1805-1815 circa (lotto 173, stima  20.000 – 30.000 euro).

Philippe-Samuel Meylan – uno dei più importanti orologiai svizzeri dell’inizio del XIX secolo –  era conosciuto per tutto ciò che riguardava l’ingegneria di precisione: i suoi orologi erano unici nel loro genere e i suoi automi erano all’altezza di qualsiasi cosa prodotta dal grande Jaquet Droz.

Nel 1811, insieme a Isaac Piguet, fondò a Ginevra la Piguet & Meylan che fu, fino al 1828 quando i due soci si separarono, una delle più grandi aziende della città.  A Ginevra, Piguet & Meylan si specializzarono in orologi musicali e sulle novità haut de gamme che incorporavano minuscoli automi, decorati nello stile tipico di Ginevra; i due soci ne erano maestri e producevano orologi cosiddetti “cinesi”, cioè per lo più modelli in oro, smaltati e incastonati di perle, destinati al mercato cinese.

L’incantevole esemplare in catalogo presenta una lama doppia, fatto che lo rende uno dei quattro esempi conosciuti al mondo con queste caratteristiche prodotti per il mercato cinese. La leggenda vuole che la lama d’oro fosse destinata al taglio della frutta, mentre la lama in acciaio per recidere i fiori.

Il manico di questo straordinario manufatto è in oro giallo, decorato finemente con smalti taille d’épargne e piccole perle su sfondo blu; il rovescio è decorato in modo simile, centrato da un pannello in smalto rosa, con una natura morta raffigurante un cesto colmo di frutta e pavoncelli svolazzanti. I lati in oro sono decorati con chevron incisi, due lame pieghevoli di cui una in oro con punzone ed una in acciaio. Scostando il pannello inferiore dal lato principale, si scopre il piccolo quadrante dell’orologio per la lettura delle ore. Il coltellino è dotato di un carillon a pettine a sei denti nascosto all’interno dell’impugnatura azionabile con un piccolo pulsante posto lateralmente. Il movimento principale dell’orologio è con scappamento a cilindro. Il coltello-orologio è stato restaurato completamente prima della messa in asta dal maestro orologiaio Gabriele Ribolini.

Alfred Chapuis, nel suo libro La Montre Chinoise del 1983, illustra con dovizia di particolari l’unicità di questo coltello-orologio con carillon, e ne descrive il funzionamento del movimento a cilindro, che fu progettato e realizzato da Antoine Favre nel 1796,  il quale ha permesso di incorporare in oggetti di uso quotidiano carillon miniaturizzati, utilizzando il corpo dell’oggetto come cassa di risonanza.