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Appunti metodologici per il restauro della “Madonna con il Bambino leggente” di Andrea Solario

Il restauro di un dipinto su tavola è sempre un intervento complesso in quanto deve affrontare problematiche conservative diverse: quelle che riguardano il supporto, lo strato pittorico, le dorature e anche la cornice.
Essendo già intervenuta su altri dipinti di Andrea Solario e conoscendo quindi il suo modus operandi, questo è stato per me un incarico particolarmente gradito perché mi ha permesso di continuare ad approfondire la conoscenza della sua tecnica pittorica.

Andrea Solario, Madonna con il Bambino leggente, il dipinto prima del restauro

Il dipinto, fortemente appesantito da vernice scurita, presentava anche numerosi ritocchi alterati e ridipinture ampie che coprivano largamente parti del fondo e della base.
Una documentazione fotografica agli UV ha permesso di valutare prima dell’intervento di pulitura l’esatta consistenza dei vecchi ritocchi pittorici concentrati soprattutto sotto forma di piccole pennellate sul manto azzurro e sugli incarnati, mentre più vaste ridipinture erano presenti sul fondo e sulla base del dipinto.
Osservando l’opera a luce radente apparivano inoltre chiari degli avvallamenti del colore che corrispondevano a gallerie di tarli presenti subito sotto la pellicola pittorica che , non avendo più sostegno era precipitata all’interno del supporto.

Andrea Solario, Madonna con il Bambino leggente, durante la pulitura

Si può ipotizzare, considerando l’alterazione e la tipologia di questo vecchio intervento, che l’opera sia stata sottoposta al restauro intorno agli anni ’50 – ‘60 del secolo scorso.
Allo stesso intervento di restauro si può far risalire quello della parchettatura alla fiorentina visibile oggi sul retro della tavola.
La parchettatura alla fiorentina era un intervento fortemente invasivo molto diffuso nel secolo scorso e veniva praticato per dare e mantenere planarità ai dipinti su tavola che naturalmente si curvavano essendo dipinti solo sul fronte.

Andrea Solario, Madonna con Bambino leggente, il verso della tavola armato con la parchettatura

Prima di armare il dipinto con la parchettatura, la tavola veniva sottoposta ad assottigliamento al fine di opporre meno resistenza nella fase di appianamento; una volta raggiunta la planarità sul retro veniva posta una griglia in legno i cui elementi verticali erano incollati e quelli orizzontali scorrevoli per assecondare i naturali movimenti delle fibre lignee.
Nel caso del nostro dipinto, gli elementi orizzontali della parchettatura non erano più scorrevoli e costituivano un grande pericolo per l’integrità dell’opera.
Quando infatti un supporto ligneo non si può dilatare e restringere naturalmente, si spacca con delle fenditure che interessano anche la pellicola pittorica.

Andrea Solario, Madonna con Bambino leggente, immagine alla lampada di Wood che evidenzia i ritocchi eseguiti negli interventi passati (macchie grigie e puntini neri)

L’intervento di restauro del dipinto del Solario è stato condotto su due diversi fronti: uno che riguardava il supporto e uno lo strato pittorico.
Dopo aver messo in sicurezza il colore per mezzo di una velinatura di carta di riso incollata con carbossilcellulosa si è proceduto alla rimozione progressiva degli elementi orizzontali della parchettatura e al loro assottigliamento per restituirgli scorrevolezza.
Vista la fragilità del supporto causata dall’azione degli insetti xilofagi si è ritenuto opportuno eseguire delle infiltrazioni consolidanti nel legno.

Andrea Solario, Madonna con Bambino leggente, foto a luce radente che evidenzia le depressioni della pellicola pittorica nelle gallerie dei tarli

Dopo aver rimosso la velinatura e operato alcuni consolidamenti puntuali della pellicola pittorica, sono stati condotti i test di solubilità con miscele solventi a diversa polarità compiuti su piccolissime zone per individuare la tipologia idonea di solventi da utilizzare per la rimozione della vernice non originale e dei ritocchi alterati risalenti ai precedenti interventi di restauro.
In considerazione della estrema sottigliezza della pellicola pittorica, in parte leggermente abrasa da incaute puliture, si è preferito addensare in un gel il solvente prescelto al fine di ottenere una pulitura più controllata e superficiale. La metodologia impiegata ha seguito criteri di gradualità nell’assottigliamento delle superfetazioni agendo sempre con il controllo del microscopio.
Asportando la vernice superficiale scurita e i vecchi ritocchi alterati è ritornata in luce la delicata cromia originale, lo splendido azzurro del manto, la raffinata cangianza della cintura a nastro e le finiture d’oro.

Andrea Solario, Madonna con Bambino leggente, il dipinto a pulitura ultimata prima dell’intervento di ritocco pittorico

Dopo la pulitura sono emerse stuccature debordanti rispetto alla effettiva lacuna e anche stuccature riempitive delle depressioni della pellicola pittorica in corrispondenza delle gallerie dei tarli che coprivano colore originale.
Le stuccature, una volta rigonfiate con acqua demineralizzata, sono state rimosse a bisturi e, ove strettamente necessario, reintegrate con stucco della stessa composizione della preparazione.
La reintegrazione pittorica delle lacune e abrasioni è stata condotta con pigmenti stabili utilizzati a tono “spuntinando” le abrasioni e completando le lacune vere e proprie per permettere una buona lettura di questo raffinato dipinto.
Un leggero velo di vernice a basso peso specifico applicata mediante nebulizzazione è stata stesa con la funzione di proteggere il dipinto dall’inquinamento atmosferico e dagli sbalzi termoigrometrici.
L’intervento sulla cornice è consistito in una pulitura per la rimozione di depositi di polvere, nel consolidamento di parti fragili e distaccate e nella reintegrazione di alcune lacune

Andrea Solario, Madonna con Bambino leggente, il dipinto dopo il ritocco pittorico