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A LOMBARDY VARIOUS WOOD VENEERED SECRETAIRE, FIRST HALF 19TH CENTURY; DEFECTS, SIDES FELURES, LOSSES, DAMAGES, SCRATCHES, YELLOWINGS, INSIDE PART NOT COEVAL AND LEATHER REPLACED
interamente intarsiato in legno chiaro con elementi tratti da repertori neoclassici nei di Giuseppe Maggiolini, due sportelli inferiori e cassetto superiore, anta a calatoia con piano in pelle, all'interno due serie di cassetti e vani a giorno, i montanti con dadi di raccordo ornati da profili dall'antico; difetti, i fianchi con fenditure, rotture e mancanze nell'impiallacciatura, restauri, graffi e ingiallimenti nella vernice, lo scarabattolo interno non pertinente con la riserva in pelle dell'anta sostituita
Alt. cm 155,5, larg. cm 90, prof. cm 40
Alt. cm 155,5, larg. cm 90, prof. cm 40
ESTIMATE € 2.000 - 3.000
Provenienza:
Milano, collezione privata
Milano, già Antichità Alberto Subert
Per forma e impianto decorativo questo arredo potrà essere associato alla folta e ormai nota produzione di molte botteghe lombarde, che seppero interpretare al meglio il riutilizzo dei modelli classici, con la 'Nuova maniera a la greque' introdotta da Parigi. Resa celebre in Italia soprattutto grazie a Giuseppe Maggiolini (Parabiago, 1738 - 1814), visse il suo apice tra l'ultimo quarto del XVIII secolo e il primo quarto del successivo; tale moda, anche in concorrenza con l'emergente gusto Impero, seppe confermarsi anche e ben oltre i fasti napoleonici.
Bibliografia di riferimento:
G. Morazzoni, Il mobile intarsiato di Giuseppe Maggiolini, Milano 1953, ad vocem
G. Morazzoni, Il mobile neoclassico italiano, Milano 1955, tavv. CCCXII-CCCXXIV
G. Beretti, Giuseppe e Carlo Francesco Maggiolini. L'officina del Neoclassicismo, Milano 1994, ad vocem
C. Alberici, Il mobile lombardo, Novara 1996, pp. 172-198
E. Colle, Il mobile Neoclassico in Italia, Milano 2005, pp. 312-333
G. Beretti, Laboratorio. Contributi alla storia del neoclassicismo milanese, Milano 2005, ad vocem
G. Beretti, A. González-Palacios, Giuseppe Maggiolini. Catalogo ragionato di disegni, Milano 2014, ad vocem
Milano, collezione privata
Milano, già Antichità Alberto Subert
Per forma e impianto decorativo questo arredo potrà essere associato alla folta e ormai nota produzione di molte botteghe lombarde, che seppero interpretare al meglio il riutilizzo dei modelli classici, con la 'Nuova maniera a la greque' introdotta da Parigi. Resa celebre in Italia soprattutto grazie a Giuseppe Maggiolini (Parabiago, 1738 - 1814), visse il suo apice tra l'ultimo quarto del XVIII secolo e il primo quarto del successivo; tale moda, anche in concorrenza con l'emergente gusto Impero, seppe confermarsi anche e ben oltre i fasti napoleonici.
Bibliografia di riferimento:
G. Morazzoni, Il mobile intarsiato di Giuseppe Maggiolini, Milano 1953, ad vocem
G. Morazzoni, Il mobile neoclassico italiano, Milano 1955, tavv. CCCXII-CCCXXIV
G. Beretti, Giuseppe e Carlo Francesco Maggiolini. L'officina del Neoclassicismo, Milano 1994, ad vocem
C. Alberici, Il mobile lombardo, Novara 1996, pp. 172-198
E. Colle, Il mobile Neoclassico in Italia, Milano 2005, pp. 312-333
G. Beretti, Laboratorio. Contributi alla storia del neoclassicismo milanese, Milano 2005, ad vocem
G. Beretti, A. González-Palacios, Giuseppe Maggiolini. Catalogo ragionato di disegni, Milano 2014, ad vocem
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