1238
PITTORE TOSCANO DEL XIV SECOLO
Madonna con il Bambino in Trono con San Francesco d'Assisi, San Giovanni Battista, Santa Chiara e due Sante martiri
Tempera su tavola a fondo oro, cm 51X25
Tempera su tavola a fondo oro, cm 51X25
ESTIMATE € 20.000 - 30.000
Iscritto in basso: AVE MARIA GRATIA PLENA
Inscritto sul verso: BARTOLO DI FREDI
Provenienza:
Zurigo, Koller, 19 settembre 2014, lotto 3001 (come Maestro Lucchese della cerchia di Martino di Bartolomeo)
La tavola è la parte centrale di un trittico e lungo i margini laterali sono ancora presenti le cerniere degli sportelli. L'iscrizione sul verso indica che recava un'attribuzione al pittore Bartolo di Fredi (Siena, 1330 circa - 1410), artista emblematico della scuola senese, attento alla propria tradizione culturale guardando agli esempi aulici di Simone Martini e dei Lorenzetti. Si deve a Gaudenz Freuler il riferimento a un artista lucchese prossimo a Martino di Bartolomeo (notizie 1389 -1434), che nel 1393 si recò a Pisa, verosimilmente al seguito di Taddeo di Bartolo. Per quanto riguarda l'attività Lucchese, la critica individua quale momento importante per la sua carriera la partecipazione allo scriptorium che eseguì cinque ricchissimi corali per il duomo cittadino. L'impegnativa campagna dovette iniziare sicuramente dopo che fu avviata la riedificazione interna della chiesa di San Martino, quindi dopo il 1379, e dovette protrarsi per alcuni anni. Relativamente alla figura dell'eventuale capobottega dello scriptorium, invece, gli studi propendono su due diverse posizioni: la prima, che poneva questa anonima figura all'interno di un'esperienza senese assai prossima a quella di Lippo Vanni e della sua attività miniatoria- la seconda, che attribuiva quel ruolo a Spinello Aretino, fatto che giustificherebbe la buona conoscenza dello stile di questo, che Martino esibisce fin dalle prime prove pisane. Infine, il Freuler osservando una prossimità della tavola in esame con Giovanni Di Pietro, suggerisce la genesi Lucchese intorno agli anni che precedono di poco il 1400. In questa sede si deve altresì accennare all'ipotesi di classificare il dipinto all'ambito di Agnolo Gaddi (Firenze, 1350 ; 1396), fatto che può essere avallato guardando al dipinto conservato al Museo del Bargello raffigurante la Madonna con Bambino in trono tra san Giacomo Maggiore, sant'Antonio Abate, santa Caterina d'Alessandria, santa Margherita e Cristo in pietà, che assegnato al fiorentino da Berenson (cfr. B. Berenson, Italian Pictures of the Renaissance - Central Italian and North Italian Schools, London 1968, vol. I, p. 246) è stato ricondotto da Federico Zeri a Martino di Bartolomeo (cfr. Archivio Zeri, n. 7451).
Inscritto sul verso: BARTOLO DI FREDI
Provenienza:
Zurigo, Koller, 19 settembre 2014, lotto 3001 (come Maestro Lucchese della cerchia di Martino di Bartolomeo)
La tavola è la parte centrale di un trittico e lungo i margini laterali sono ancora presenti le cerniere degli sportelli. L'iscrizione sul verso indica che recava un'attribuzione al pittore Bartolo di Fredi (Siena, 1330 circa - 1410), artista emblematico della scuola senese, attento alla propria tradizione culturale guardando agli esempi aulici di Simone Martini e dei Lorenzetti. Si deve a Gaudenz Freuler il riferimento a un artista lucchese prossimo a Martino di Bartolomeo (notizie 1389 -1434), che nel 1393 si recò a Pisa, verosimilmente al seguito di Taddeo di Bartolo. Per quanto riguarda l'attività Lucchese, la critica individua quale momento importante per la sua carriera la partecipazione allo scriptorium che eseguì cinque ricchissimi corali per il duomo cittadino. L'impegnativa campagna dovette iniziare sicuramente dopo che fu avviata la riedificazione interna della chiesa di San Martino, quindi dopo il 1379, e dovette protrarsi per alcuni anni. Relativamente alla figura dell'eventuale capobottega dello scriptorium, invece, gli studi propendono su due diverse posizioni: la prima, che poneva questa anonima figura all'interno di un'esperienza senese assai prossima a quella di Lippo Vanni e della sua attività miniatoria- la seconda, che attribuiva quel ruolo a Spinello Aretino, fatto che giustificherebbe la buona conoscenza dello stile di questo, che Martino esibisce fin dalle prime prove pisane. Infine, il Freuler osservando una prossimità della tavola in esame con Giovanni Di Pietro, suggerisce la genesi Lucchese intorno agli anni che precedono di poco il 1400. In questa sede si deve altresì accennare all'ipotesi di classificare il dipinto all'ambito di Agnolo Gaddi (Firenze, 1350 ; 1396), fatto che può essere avallato guardando al dipinto conservato al Museo del Bargello raffigurante la Madonna con Bambino in trono tra san Giacomo Maggiore, sant'Antonio Abate, santa Caterina d'Alessandria, santa Margherita e Cristo in pietà, che assegnato al fiorentino da Berenson (cfr. B. Berenson, Italian Pictures of the Renaissance - Central Italian and North Italian Schools, London 1968, vol. I, p. 246) è stato ricondotto da Federico Zeri a Martino di Bartolomeo (cfr. Archivio Zeri, n. 7451).
LOTS
1001
GIOVANNI DAVID (attr. a)
GIOVANNI DAVID (attr. a)
(Cabella Ligure, 1743 - Genova 1790)
Medea che uccide il drago
Penna, gessetto nero, inchiostro bruno e acquerello su carta grigia, cm 27,7X22,7
Medea che uccide il drago
Penna, gessetto nero, inchiostro bruno e acquerello su carta grigia, cm 27,7X22,7
ESTIMATE € 800 - 1.200
1002
CARLO GIUSEPPE RATTI
CARLO GIUSEPPE RATTI
(Savona, 1737 - Genova, 1795)
Caduta dei giganti
Carboncino e acquarello, cm 37X28,5
Caduta dei giganti
Carboncino e acquarello, cm 37X28,5
ESTIMATE € 500 - 800
1003
PITTORE VENETO DEL XVIII SECOLO
PITTORE VENETO DEL XVIII SECOLO
Crocifissione
Salita al Calvario
Deposizione
Cristo deriso
Olio su tela ovale, cm 97,6X74 (4)
Salita al Calvario
Deposizione
Cristo deriso
Olio su tela ovale, cm 97,6X74 (4)
ESTIMATE € 1.500 - 2.500
1004
GIOVANNI DOMENICO MOLINARI
GIOVANNI DOMENICO MOLINARI
(Caresana, 1721 - Torino, 1793)
Bozzetto raffigurante la Madonna in gloria con la Trinità e Santi
Olio su tela, cm 86,5X61
Bozzetto raffigurante la Madonna in gloria con la Trinità e Santi
Olio su tela, cm 86,5X61
ESTIMATE € 700 - 1.200
1005
PITTORE DEL XVIII SECOLO
PITTORE DEL XVIII SECOLO
Estasi di Santa Teresa
Olio su tela ovale, cm 98,5X69
Ritrovamento della testa del Battista
Olio su tela ovale, cm 96X68 (2)
Olio su tela ovale, cm 98,5X69
Ritrovamento della testa del Battista
Olio su tela ovale, cm 96X68 (2)
ESTIMATE € 1.000 - 2.000
1006
PITTORE FRANCESE DEL XVIII SECOLO
PITTORE FRANCESE DEL XVIII SECOLO
Coppia di ritratti
Olio su tela ovale, cm 41X33 (2)
Olio su tela ovale, cm 41X33 (2)
ESTIMATE € 500 - 800
1007
PITTORE INGLESE DEL XIII SECOLO
PITTORE INGLESE DEL XIII SECOLO
Ritratto di uomo con veste indaco
Olio su cartone applicato su tela ovale, cm 30X24,5
Olio su cartone applicato su tela ovale, cm 30X24,5
ESTIMATE € 100 - 500
1008
JEAN-BAPTISTE VAN LOO
JEAN-BAPTISTE VAN LOO
(Aix-en-Provence, 1684 - 1745)
Ritratto di gentiluomo
Olio su tela, cm 79,5X64
Ritratto di gentiluomo
Olio su tela, cm 79,5X64
ESTIMATE € 1.000 - 2.000
1009
MARZIO MASTURZIO
MARZIO MASTURZIO
(attivo a Napoli e Roma attorno alla metà del XVII secolo)
Coppia di battaglie
Olio su tela, cm 24X38,5 (2)
Coppia di battaglie
Olio su tela, cm 24X38,5 (2)
ESTIMATE € 2.000 - 3.000
1010
ELENA RECCO (attr. a)
ELENA RECCO (attr. a)
(Napoli, 1654 - 1700)
Natura morta con pesci e bacile
Natura morta con pesci e funghi
Olio su tela, cm 49X65,5 (2)
Natura morta con pesci e bacile
Natura morta con pesci e funghi
Olio su tela, cm 49X65,5 (2)
ESTIMATE € 1.500 - 2.500
1011
ELISABETTA MARCHIONI
ELISABETTA MARCHIONI
(attiva a Rovigo nella seconda metà del XVII secolo)
Vaso fiorito
Olio su tela, cm 73X56
Vaso fiorito
Olio su tela, cm 73X56
ESTIMATE € 1.000 - 2.000
1012
PITTORE OLANDESE DEL XVII SECOLO
PITTORE OLANDESE DEL XVII SECOLO
Tempio di Vesta
Matita e acquerello su carta, cm 19X25
Matita e acquerello su carta, cm 19X25
ESTIMATE € 300 - 500