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AN ARMORIAL NAPLES PORCELAIN CARTEL, CIRCA 1780; SLIGHTLY WORN, A MINOR LOSS, SOME MINOR RESTORATIONS
di forma mossa e decorato a volute e con figure di putti a tutto tondo, nella parte inferiore l'arma araldica del marchese della Sambuca come principe di Camporeale, quadrante a numeri arabi e romani con foro di carica; qualche usura, una mancanza minore e pochi restauri minori
Alt. cm 62,5, larg. cm 43,2
Alt. cm 62,5, larg. cm 43,2
ESTIMATE € 20.000 - 26.000
L'opera è accompagnata dal certificato di libera circolazione
The lot has the export document (ALC) issued by the Soprintendenza (Italian Fine Arts Export Office)
Bibliografia:
A. Caròla-Perrotti, Le porcellane del Marchese della Sambuca, in Gli amici per Nicola Spinosa, Roma 2019, pp. 217-229
Provenienza:
marchese della Sambuca, e per discendenza agli attuali proprietari
Questo importante orologio è stato studiato nel 2019 da Caròla-Perrotti, che lo riporta alla attività nella nuova manifattura di porcellana ferdinandea di Francesco Celebrano, dove ricoprì il ruolo di direttore artistico e di responsabile dei pittori e degli scultori, dal 1771 al 1780. Tra il 1778 ed il 1780 Celebrano doveva realizzare su committenza della Corte più di un orologio in porcellana: questo per il marchese della Sambuca segna il confine tra la prima, iniziale fase rocaille della fabbrica (impersonata al meglio appunto da Celebrano) e quella neoclassica legata alla figura di Filippo Tagliolini. A favore di questa attribuzione stanno non solo le evidenze stilistiche a suo tempo individuate da Angela Caròla-Perrotti, ma anche la rilevanza del proprietario del nostro cartel (come committente o anche come destinatario di un dono reale) che ben giustificava l'intervento del direttore e miglior scultore della fabbrica nella realizzazione di questa porcellana. Il marchese della Sambuca dal 1776 è Primo Segretario di Stato, diventando negli anni successivi un personaggio centrale del governo di Ferdinando IV. Come sottolineato da Caròla-Perrotti, il marchese ebbe in questi anni un ruolo centrale nello sviluppo della manifattura reale: basti pensare come a lui spetti tra l'altro l'arrivo a Napoli di Filippo Tagliolini, che farà della fabbrica napoletana uno dei luoghi alti del neoclassicismo italiano. A lui è legata anche la creazione del Museo Farnesiano o Borbonico di Napoli ed il trasporto nella capitale partenopea delle collezioni appunto dei Farnese: a quel progetto riportano anche la realizzazione del Servizio Farnesiano (vedi qui al lotto successivo), che per lui venne concepito e la produzione di un suo ritratto in biscuit a mezzo busto (datato 1781) modellato da Filippo Tagliolini, pensato come elogio al suo ruolo di mecenate.
The lot has the export document (ALC) issued by the Soprintendenza (Italian Fine Arts Export Office)
Bibliografia:
A. Caròla-Perrotti, Le porcellane del Marchese della Sambuca, in Gli amici per Nicola Spinosa, Roma 2019, pp. 217-229
Provenienza:
marchese della Sambuca, e per discendenza agli attuali proprietari
Questo importante orologio è stato studiato nel 2019 da Caròla-Perrotti, che lo riporta alla attività nella nuova manifattura di porcellana ferdinandea di Francesco Celebrano, dove ricoprì il ruolo di direttore artistico e di responsabile dei pittori e degli scultori, dal 1771 al 1780. Tra il 1778 ed il 1780 Celebrano doveva realizzare su committenza della Corte più di un orologio in porcellana: questo per il marchese della Sambuca segna il confine tra la prima, iniziale fase rocaille della fabbrica (impersonata al meglio appunto da Celebrano) e quella neoclassica legata alla figura di Filippo Tagliolini. A favore di questa attribuzione stanno non solo le evidenze stilistiche a suo tempo individuate da Angela Caròla-Perrotti, ma anche la rilevanza del proprietario del nostro cartel (come committente o anche come destinatario di un dono reale) che ben giustificava l'intervento del direttore e miglior scultore della fabbrica nella realizzazione di questa porcellana. Il marchese della Sambuca dal 1776 è Primo Segretario di Stato, diventando negli anni successivi un personaggio centrale del governo di Ferdinando IV. Come sottolineato da Caròla-Perrotti, il marchese ebbe in questi anni un ruolo centrale nello sviluppo della manifattura reale: basti pensare come a lui spetti tra l'altro l'arrivo a Napoli di Filippo Tagliolini, che farà della fabbrica napoletana uno dei luoghi alti del neoclassicismo italiano. A lui è legata anche la creazione del Museo Farnesiano o Borbonico di Napoli ed il trasporto nella capitale partenopea delle collezioni appunto dei Farnese: a quel progetto riportano anche la realizzazione del Servizio Farnesiano (vedi qui al lotto successivo), che per lui venne concepito e la produzione di un suo ritratto in biscuit a mezzo busto (datato 1781) modellato da Filippo Tagliolini, pensato come elogio al suo ruolo di mecenate.
LOTS
110
A WALNUT COMMODE, 17TH-18TH CENTURY; WEAR, RESTORATIONS, SUBSTITUTIONS, DEFECTS, REPLACEMENTS
A WALNUT COMMODE, 17TH-18TH CENTURY; WEAR, RESTORATIONS, SUBSTITUTIONS, DEFECTS, REPLACEMENTS
ESTIMATE € 800 - 1.200