665
GIUSEPPE BONITO
(Castellammare di Stabia, 1707 - Napoli, 1789)
Ritratto di nobildonna
Olio su tela, cm 112X84
Ritratto di nobildonna
Olio su tela, cm 112X84
ESTIMATE € 4.000 - 6.000
Provenienza:
Trieste, Galleria De Zucco
Bernardo de Dominici nelle 'Vite dei pittori, scultori ed architetti napoletani', edito nel 1743, osservò che le pitture di Bonito furono assai lodate e gli valsero una grande reputazione e, cosa da non sottovalutare, in netto anticipo rispetto alla produzione di Gaspare Traversi. I risultati raggiunti furono straordinari, soprattutto considerando che si concentrano in modo particolare tra il quarto e il quinto decennio, nel momento preponderante e trionfale della retorica tardo barocca inaugurata dal Solimena. Il suo particolare talento nella ritrattistica, gli permise altresì di frequentare la corte di Carlo e Maria Amalia di Borbone e l'aristocrazia partenopea. A documentare al meglio quanto le invenzioni dell'artista siano state fondamentali per il Traversi è proprio tela qui presentata, in cui la sapienza ritrattistica raggiunge esiti espressivi eccellenti, avvalorati dalla bella conservazione che esalta le stesure cromatiche, la descrizione del volto e le marezzature delle vesti.
Il dipinto è corredato da una perizia di Carlo Volpe.
Bibliografia di riferimento:
B. De Dominici, 'Vite de' pittori, scultori ed architetti napolitani', III, Napoli 1763, pp. 712-14
N. Spinosa, 'Pittura napoletana del Settecento. Dal Barocco al Rococò', Napoli 1988, pp. 57-61
Trieste, Galleria De Zucco
Bernardo de Dominici nelle 'Vite dei pittori, scultori ed architetti napoletani', edito nel 1743, osservò che le pitture di Bonito furono assai lodate e gli valsero una grande reputazione e, cosa da non sottovalutare, in netto anticipo rispetto alla produzione di Gaspare Traversi. I risultati raggiunti furono straordinari, soprattutto considerando che si concentrano in modo particolare tra il quarto e il quinto decennio, nel momento preponderante e trionfale della retorica tardo barocca inaugurata dal Solimena. Il suo particolare talento nella ritrattistica, gli permise altresì di frequentare la corte di Carlo e Maria Amalia di Borbone e l'aristocrazia partenopea. A documentare al meglio quanto le invenzioni dell'artista siano state fondamentali per il Traversi è proprio tela qui presentata, in cui la sapienza ritrattistica raggiunge esiti espressivi eccellenti, avvalorati dalla bella conservazione che esalta le stesure cromatiche, la descrizione del volto e le marezzature delle vesti.
Il dipinto è corredato da una perizia di Carlo Volpe.
Bibliografia di riferimento:
B. De Dominici, 'Vite de' pittori, scultori ed architetti napolitani', III, Napoli 1763, pp. 712-14
N. Spinosa, 'Pittura napoletana del Settecento. Dal Barocco al Rococò', Napoli 1988, pp. 57-61
LOTS
564
GIOVANNI ANTONIO CANAL detto IL CANALETTO (maniera di)
GIOVANNI ANTONIO CANAL detto IL CANALETTO (maniera di)
(Venezia, 1697 - 1768)
Palazzo dei Dogi
Olio su tela, cm 33X43
Palazzo dei Dogi
Olio su tela, cm 33X43
NO RESERVE
565
GIOVANNI ANTONIO CANAL detto IL CANALETTO (maniera di)
GIOVANNI ANTONIO CANAL detto IL CANALETTO (maniera di)
(Venezia, 1697 - 1768)
Il Canal Grande con il Ponte di Rialto
Olio su tela, cm 50X60
Il Canal Grande con il Ponte di Rialto
Olio su tela, cm 50X60
NO RESERVE
567
SIMONE MARTINI (copia da)
SIMONE MARTINI (copia da)
(Siena, 1284 circa - Avignone, 1344)
Santi
Olio su tavola, cm 76X51,5
Santi
Olio su tavola, cm 76X51,5
NO RESERVE
674
EUGENE VERBOECKHOVER
EUGENE VERBOECKHOVER
(Warneton, 1798 - Schaerbeek, 1881)
Pecore
Matita e acquerello, cm 21X26
Pecore
Matita e acquerello, cm 21X26
NO RESERVE
675
PITTORE DEL XVIII SECOLO
PITTORE DEL XVIII SECOLO
Progetto di monumento funerario
Matita, penna e acquarello su carta, cm 26X13,5
Matita, penna e acquarello su carta, cm 26X13,5
NO RESERVE
776
GERARD DOU (maniera di)
GERARD DOU (maniera di)
(Leida, 1613 - 1675)
Uomo che suona il violino
Olio su tavola, cm 34X26
Uomo che suona il violino
Olio su tavola, cm 34X26
NO RESERVE