585
ANTONIO CALZA (attr. a)
(Verona, 1653 - 1725)
Scena di battaglia
Olio su tela, cm 41X72
Scena di battaglia
Olio su tela, cm 41X72
ESTIMATE € 800 - 1.200
La tela è un bozzetto, uno studio in cui l'artista descrive un accampamento militare e per caratteri di stile si attribuisce a Antonio Calza, qui ispirato dagli esempi di Salvator Rosa (Napoli 1615 - Roma 1673) e Jacques Courtois detto il Borgognone (St. Hyppolite 1621 - Roma 1676), da cui deriva il cruento realismo. La scenografia, con la quinta scenica delle tende militari a destra e i protagonisti in primo piano, è propria del maestro veronese, come la tipologia delle pennellate e la frastagliata linea dell'orizzonte solcato da nuvole e coaguli di fumo sprigionati dalle artiglierie. Come la maggior parte dei pittori di battaglia, il Calza condusse una vita errabonda, spostandosi in continuazione tra Bologna, Milano, Venezia, Roma, Firenze e Vienna. Secondo il Dal Pozzo, il maestro fu a Roma ancor giovane, attorno al 1670, per poter osservare dal vero le tele del Borgognone, dal quale acquisì gli stilemi che contraddistinguono la sua produzione, tanto da creare talvolta complicati problemi attributivi. Le fonti lo descrivono estroso e intraprendente e Luigi Crespi, tracciandone un ritratto umoristico e folle, lo annovera fra i pittori felsinei di gran fama. La tela si può confrontare con le sue opere della prima maturità, in cui il crudo naturalismo si piega alle piacevolezze della decorazione e alla vivacità del colorire.
Bibliografia di riferimento:
L. Crespi, 'Felsina Pittrice. Vite de pittori bolognesi', Bologna 1769, III, pp. 185-189
G. Sestieri, 'I pittori di battaglie, Maestri italiani e stranieri del XVII e XVIII Secolo', Roma 1999, pp. 228-229; p. 239, fig. 18; p. 256, fig. 55; p. 245, figg. 30-31
Bibliografia di riferimento:
L. Crespi, 'Felsina Pittrice. Vite de pittori bolognesi', Bologna 1769, III, pp. 185-189
G. Sestieri, 'I pittori di battaglie, Maestri italiani e stranieri del XVII e XVIII Secolo', Roma 1999, pp. 228-229; p. 239, fig. 18; p. 256, fig. 55; p. 245, figg. 30-31
LOTS
564
GIOVANNI ANTONIO CANAL detto IL CANALETTO (maniera di)
GIOVANNI ANTONIO CANAL detto IL CANALETTO (maniera di)
(Venezia, 1697 - 1768)
Palazzo dei Dogi
Olio su tela, cm 33X43
Palazzo dei Dogi
Olio su tela, cm 33X43
NO RESERVE
565
GIOVANNI ANTONIO CANAL detto IL CANALETTO (maniera di)
GIOVANNI ANTONIO CANAL detto IL CANALETTO (maniera di)
(Venezia, 1697 - 1768)
Il Canal Grande con il Ponte di Rialto
Olio su tela, cm 50X60
Il Canal Grande con il Ponte di Rialto
Olio su tela, cm 50X60
NO RESERVE
567
SIMONE MARTINI (copia da)
SIMONE MARTINI (copia da)
(Siena, 1284 circa - Avignone, 1344)
Santi
Olio su tavola, cm 76X51,5
Santi
Olio su tavola, cm 76X51,5
NO RESERVE
674
EUGENE VERBOECKHOVER
EUGENE VERBOECKHOVER
(Warneton, 1798 - Schaerbeek, 1881)
Pecore
Matita e acquerello, cm 21X26
Pecore
Matita e acquerello, cm 21X26
NO RESERVE
675
PITTORE DEL XVIII SECOLO
PITTORE DEL XVIII SECOLO
Progetto di monumento funerario
Matita, penna e acquarello su carta, cm 26X13,5
Matita, penna e acquarello su carta, cm 26X13,5
NO RESERVE
776
GERARD DOU (maniera di)
GERARD DOU (maniera di)
(Leida, 1613 - 1675)
Uomo che suona il violino
Olio su tavola, cm 34X26
Uomo che suona il violino
Olio su tavola, cm 34X26
NO RESERVE