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PIETER MULIER detto IL CAVALIER TEMPESTA
(Haarlem, 1637 - Milano, 1701)
Paesaggio
Olio su tela, cm 106X82
Paesaggio
Olio su tela, cm 106X82
ESTIMATE € 3.000 - 5.000
La formazione artistica di Pieter Mulier avviene in patria sotto l'influenza paterna, ma per lui sarà fondamentale la formazione romana, città dove è documentato dal 1656 e dove prese parte ai grandi cantieri barocchi e con Gaspard Dughet eseguì le decorazioni a fresco di Palazzo Colonna esprimendo un linguaggio classico di notevole eleganza. A misurare la fortuna critica dell'artista nella capitale delle arti è il titolo di cavaliere che Flavio Orsini duca di Bracciano gli conferì e la diffusione delle sue opere fu così capillare che ben presto il suo atelier divenne un punto di riferimento per innumerevoli giovani praticanti. Il dipinto in esame è riferibile alla maturità, quando il Mulier a partire dal 1668 svolge la sua attività a Genova e in Lombardia. Il tema rappresentato è tipico della sua produzione e offre una veduta di fantasia realizzata con una sapiente costruzione prospettica cadenzata da armoniche quinte sceniche. Nel nostro caso a introdurci all'interno dell'immagine è un albero a grande fusto oltre cui si scorgono alcune figure e un lago in cui si riflettono i raggi del sole. La scenografia rileva aspetti di stile distintivi, capaci di evocare con felice e armoniosa sensibilità il paesaggio, con l¿uso di raffinate gamme cromatiche che s¿impreziosiscono negli azzurri intensi del cielo, dove risalta la sensibilità luministica atta a descrivere l'atmosfera, con intense variazioni tonali che modellano le nuvole e si riverberano sul terreno. Il contrasto luce ; ombra, oltre a contraddistinguere in senso magico e onirico la narrazione, è altresì artificio atto a scandire prospetticamente la visuale, consentendo di spingere il nostro sguardo sino all'orizzonte con un susseguirsi di quinte in perfetta euritmia e concretezza, unificando suggestioni fiamminghe e romane con modalità personalissime e di somma felicità pittorica. A confronto possiamo citare il paesaggio raffigurante una veduta costiera di fantasia custodito a Isolabella, che Roethlisberger data al periodo genovese (cfr. Roethlisberger, p. 94, n. 109).
Bibliografia di riferimento:
L. Salerno, 'Pittori di Paesaggio del Seicento a Roma', Roma 1976, II, pp. 638-641
M. Roethlisberger Bianco, 'Cavalier Pietro Tempesta and his time', University of Delaware, Newark 1970, ad vocem
F. Cappelletti, 'Pieter Mulier', in 'La Pittura di Paesaggio in Italia. Il Seicento', a cura di L. Trezzani, Milano 2004, pp. 313-315
Andrea G. De Marchi, 'Il Palazzo Doria Pamphilj e le sue collezioni', Firenze 2008, pp. 99 ; 116, fig. 5
Bibliografia di riferimento:
L. Salerno, 'Pittori di Paesaggio del Seicento a Roma', Roma 1976, II, pp. 638-641
M. Roethlisberger Bianco, 'Cavalier Pietro Tempesta and his time', University of Delaware, Newark 1970, ad vocem
F. Cappelletti, 'Pieter Mulier', in 'La Pittura di Paesaggio in Italia. Il Seicento', a cura di L. Trezzani, Milano 2004, pp. 313-315
Andrea G. De Marchi, 'Il Palazzo Doria Pamphilj e le sue collezioni', Firenze 2008, pp. 99 ; 116, fig. 5
LOTS
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GIUSEPPE MARIA CRESPI (seguace di)
GIUSEPPE MARIA CRESPI (seguace di)
(Bologna, 1665 - 1747)
Episodi tratti da Bertoldo, Bertoldino e Cacasenno
Olio su tela, cm 88X63 (3)
Episodi tratti da Bertoldo, Bertoldino e Cacasenno
Olio su tela, cm 88X63 (3)
NO RESERVE