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GIUSEPPE PASSERI (attr. a)
(Roma, 1654 - 1714)
Il pentimento di Davide
Olio su tela, cm 38X58
Il pentimento di Davide
Olio su tela, cm 38X58
ESTIMATE € 2.000 - 3.000
Giuseppe Passeri apprese i primi insegnamenti dallo zio, il pittore e storiografo Giovanni Battista, ma il suo vero maestro fu Carlo Maratti, che gli impose lo studio dei più importanti artisti del classicismo rinascimentale e dell'età barocca, in modo particolare Annibale Carracci, Guido Reni e Nicolas Poussin. Dal principe dei pittori il Passeri acquisì anche la propensione al genere del ritratto, come attesta Lione Pascoli parlando di una effigie del padre, oggi perduta, 'che i professori più esperti se ne stupirono' (Pascoli, 1730-36, 1992, p. 302). L'autore dimostrò il raro talento di mantenere una propria e peculiare autonomia creativa, che lo distolse da una impersonale interpretazione del marattismo, giungendo ad un linguaggio pre-settecentesco che bene si osserva sin dagli affreschi realizzati a Palazzo Barberini nel 1678. In queste opere si percepisce una stesura fluida e veloce, un pittoricismo avanzato per i suoi tempi, capace di interpretare altresì gli insegnamenti del Gaulli e della migliore maniera romana. La tela in esame presenta i caratteri dell'artista e, per il formato e la stesura, si suppone sia un modelletto preparatorio per un'opera di maggiori dimensioni.
La scena descrive il sacrificio di David dopo aver sedotto Betsabea figlia di Eliàm, moglie di Urìa l'Hittita, quando decise di non partecipare di persona alla guerra contro gli Ammoniti. Attendendo un figlio da Betsabea richiama Urìa per farlo giacere con la moglie ma il condottiero decide altrimenti e passa la notte con i suoi compagni d'arme. Così Davide escogita di collocarlo nel punto dove maggiormente ferve la mischia e poi ritirarsi cosicché rimanga ucciso, ma il Signore gli invia il profeta Natam per farlo riflettere e condurlo al pentimento.
La scena descrive il sacrificio di David dopo aver sedotto Betsabea figlia di Eliàm, moglie di Urìa l'Hittita, quando decise di non partecipare di persona alla guerra contro gli Ammoniti. Attendendo un figlio da Betsabea richiama Urìa per farlo giacere con la moglie ma il condottiero decide altrimenti e passa la notte con i suoi compagni d'arme. Così Davide escogita di collocarlo nel punto dove maggiormente ferve la mischia e poi ritirarsi cosicché rimanga ucciso, ma il Signore gli invia il profeta Natam per farlo riflettere e condurlo al pentimento.
LOTS
789
GIUSEPPE MARIA CRESPI (seguace di)
GIUSEPPE MARIA CRESPI (seguace di)
(Bologna, 1665 - 1747)
Episodi tratti da Bertoldo, Bertoldino e Cacasenno
Olio su tela, cm 88X63 (3)
Episodi tratti da Bertoldo, Bertoldino e Cacasenno
Olio su tela, cm 88X63 (3)
NO RESERVE