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VENTURA MAZZA (attr. a)
(Cantiano, 1560 - Urbino, 1638)
Salvator Mundi
Olio su tela, cm 74X59
Salvator Mundi
Olio su tela, cm 74X59
ESTIMATE € 800 - 1.200
Ventura Mazza fu allievo e poi stretto collaboratore di Federico Fiore detto il Barocci, assistendo il maestro non solo artisticamente ma anche nella gestione della bottega. A questo proposito si ricorda che nel 1593 il suo nome compare in una ricevuta sottoscritta per conto di Barocci attinente alla pala con la Presentazione della Vergine per la chiesa Nuova di Roma e in alcuni documenti il pittore è indicato persino come 'M. Ventura Barocci'. A conferma dell'importante ruolo del Mazza incorre la pala d¿altare destinata alla chiesa eugobina di Santa Maria dei Laici, che lasciata incompiuta dal Fiore nel 1612 fu da lui portata a termine (cfr. E. A. Sannipoli, in 'Federico Barocci e la pittura della maniera in Umbria', catalogo della mostra, a cura di F. F. Mancini, Milano 2010, pp. 48 - 49, n. 10). Si può affermare affermare che il Mazza sia stato autorizzato a copiare le opere del maestro e in questo caso l'immagine deriva dal Cristo benedicente di collezione privata inglese abbozzato per l'Ultima cena destinata alla cappella del Sacramento del Duomo di Urbino (cfr. A. Emiliani, 'Federico Barocci', Recanati 2008, p. 216, n. 66.2).
LOTS
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GIUSEPPE MARIA CRESPI (seguace di)
GIUSEPPE MARIA CRESPI (seguace di)
(Bologna, 1665 - 1747)
Episodi tratti da Bertoldo, Bertoldino e Cacasenno
Olio su tela, cm 88X63 (3)
Episodi tratti da Bertoldo, Bertoldino e Cacasenno
Olio su tela, cm 88X63 (3)
NO RESERVE