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A GILT BRONZE MANTEL CLOCK, EARLY 19TH CENTURY; WEAR, SOME LOSSES
con figura di Marte e tronco di colonna in marmo bianco su base a plinto con fregi allegorici della guerra, quadrante bianco con indici in XII, firmato Cronier Ainé, Place des 3 Maries n. 6 a Paris, lancette tipo Breguet, movimento con sospensione a filo, suoneria al passaggio ore/mezze su campanello, completo di chiave di carica, funzionante; usure nella doratura, alcune mancanze nel fregio a destra sotto il quadrante
Alt. cm 36,5, larg. cm 26, prof. cm 10
Alt. cm 36,5, larg. cm 26, prof. cm 10
ESTIMATE € 1.800 - 2.200
Antoine Cronier (in origine Crosnier, 1732 - 1806), nasce a Parigi dove nel 1763 diviene maestro orologiaio.
Per la creazione delle sue famose 'pendule', collaborerà con alcuni dei più importanti artisti del periodo, come il noto ebanista Jean-Pierre Latz per le casse e Honoré Noël per le dorature.
Oggi, alcuni dei suoi orologi sono conservati in prestigiose collezioni pubbliche e private; tra le più importanti, il Museo Nissim de Camondo di Parigi, il Manor di Waddesdon a Buckinghamshire, il Residenzmuseum di Monaco, Palazzo Reale di Torino, il MRAH di Bruxelles, il Nationalmuseet di Stoccolma, e ancora il Museo di belle arti di Boston e il palazzo Pavlovsk a San Pietroburgo.
Bibliografia di riferimento:
H. Dulac, 'Almanach des adresses de tout les commerçans de Paris, pour l'année 1820', Vol. 2, Parigi 1820, pag. 241.
G. H. Baillie, 'Watchmakers and Clockmakers of the World', Londra 1966, pag. 71.
Per la creazione delle sue famose 'pendule', collaborerà con alcuni dei più importanti artisti del periodo, come il noto ebanista Jean-Pierre Latz per le casse e Honoré Noël per le dorature.
Oggi, alcuni dei suoi orologi sono conservati in prestigiose collezioni pubbliche e private; tra le più importanti, il Museo Nissim de Camondo di Parigi, il Manor di Waddesdon a Buckinghamshire, il Residenzmuseum di Monaco, Palazzo Reale di Torino, il MRAH di Bruxelles, il Nationalmuseet di Stoccolma, e ancora il Museo di belle arti di Boston e il palazzo Pavlovsk a San Pietroburgo.
Bibliografia di riferimento:
H. Dulac, 'Almanach des adresses de tout les commerçans de Paris, pour l'année 1820', Vol. 2, Parigi 1820, pag. 241.
G. H. Baillie, 'Watchmakers and Clockmakers of the World', Londra 1966, pag. 71.
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