719
GIUSEPPE CASTELLANO
(Napoli, 1660 - Roma, 1725)
La presentazione della Vergine
Olio su tela, cm 100X152
La presentazione della Vergine
Olio su tela, cm 100X152
ESTIMATE € 3.000 - 5.000
Firmato e datato in basso al centro: Giuseppe Castellano P. 1701
Provenienza:
Cervinara (Avellino), Palazzo Finelli
Il dipinto è un importante ritrovamento per la conoscenza del pittore Giuseppe Castellano, la cui personalità ben nota alla storiografia ottocentesca, ha trovato solo recentemente una adeguata lettura critica e una scansione cronologica della sua carriera. Il primo fattore sorprendente scaturito dalle moderne ricerche è l'aver stabilito che l'artista riscosse in vita un notevole successo, anche discapito dell'assenza di citazioni nelle Vite del De Dominici. Per quello che possiamo valutare oggi alla luce delle opere e dei documenti, è verosimile che si sia formato con Francesco Di Maria e ciò si evince esaminando la tela raffigurante Carlo II in adorazione della Vergine realizzata nel 1681 per il Convento di San Donato a Orta. Nel 1886 il pittore lo si trova registrato alla corporazione dei pittori napoletani, la Confraternita di Sant'Anna e di San Luca dei Pittori al Gesù Nuovo, di cui l'anno seguente fu eletto prefetto, così nel 1695 e 1700 quando pur scelto lasciò il posto a Luca Giordano. In questi anni Castellano evolve la sua arte in chiave giordanesca e in modo particolare accostandosi all'evoluzione in chiave classicista dettata da Paolo De Matteis e nel corso del nono decennio risalgono le tele di Benevento, Montesarchio e il grande telero per il soffitto del Duomo (oggi distrutto). Ad agevolare la sua fama nel Sannio fu il Cardinale Vincenzo Maria Orsini che già committente del De Matteis, scelse il nostro per comunicare al meglio la sua volontà di catechizzazione. Infatti fu l'Orsini a dedicarsi al restauro del Duomo beneventano dopo il terremoto e possiamo affermare che durante i primi due decenni del Settecento l'attività di Castellano fu frenetica. Basti pensare ai grandi quadri per l'Annunziata di Benevento, la tela di Torrecuso e di Cupolo e la tela per la Chiesa del Gesù sempre a Benevento. Tornando alla nostra opera, si evince la chiarezza illustrativa impiegata, atta a tradurre al meglio la narrazione evangelica secondo i dettami del Cardinale. Altrettanto evidente è l'analogia con le coeve prove del De Matteis, percepibili nelle scelte cromatiche e di stesura.
Bibliografia di riferimento:
M. Rotili, L'arte nel Sannio, Benevento 1952, pp. 126
F. Strazzullo, La Corporazione dei pittori napoletani, Napoli 1962, pp. 7, 9-11, 25, 26, 28
M. Pavone, Pittori napoletani del primo Settecento, Napoli 2003, p. 241
L. Mauta, in Sannio e Barocco, Napoli 2011, pp. 141 ; 142
E. Canfora, Splendori del Barocco defilato. Arte in Basilicata e ai suoi confini da Luca Giordano al Settecento, Firenze 2001 ad vocem
Provenienza:
Cervinara (Avellino), Palazzo Finelli
Il dipinto è un importante ritrovamento per la conoscenza del pittore Giuseppe Castellano, la cui personalità ben nota alla storiografia ottocentesca, ha trovato solo recentemente una adeguata lettura critica e una scansione cronologica della sua carriera. Il primo fattore sorprendente scaturito dalle moderne ricerche è l'aver stabilito che l'artista riscosse in vita un notevole successo, anche discapito dell'assenza di citazioni nelle Vite del De Dominici. Per quello che possiamo valutare oggi alla luce delle opere e dei documenti, è verosimile che si sia formato con Francesco Di Maria e ciò si evince esaminando la tela raffigurante Carlo II in adorazione della Vergine realizzata nel 1681 per il Convento di San Donato a Orta. Nel 1886 il pittore lo si trova registrato alla corporazione dei pittori napoletani, la Confraternita di Sant'Anna e di San Luca dei Pittori al Gesù Nuovo, di cui l'anno seguente fu eletto prefetto, così nel 1695 e 1700 quando pur scelto lasciò il posto a Luca Giordano. In questi anni Castellano evolve la sua arte in chiave giordanesca e in modo particolare accostandosi all'evoluzione in chiave classicista dettata da Paolo De Matteis e nel corso del nono decennio risalgono le tele di Benevento, Montesarchio e il grande telero per il soffitto del Duomo (oggi distrutto). Ad agevolare la sua fama nel Sannio fu il Cardinale Vincenzo Maria Orsini che già committente del De Matteis, scelse il nostro per comunicare al meglio la sua volontà di catechizzazione. Infatti fu l'Orsini a dedicarsi al restauro del Duomo beneventano dopo il terremoto e possiamo affermare che durante i primi due decenni del Settecento l'attività di Castellano fu frenetica. Basti pensare ai grandi quadri per l'Annunziata di Benevento, la tela di Torrecuso e di Cupolo e la tela per la Chiesa del Gesù sempre a Benevento. Tornando alla nostra opera, si evince la chiarezza illustrativa impiegata, atta a tradurre al meglio la narrazione evangelica secondo i dettami del Cardinale. Altrettanto evidente è l'analogia con le coeve prove del De Matteis, percepibili nelle scelte cromatiche e di stesura.
Bibliografia di riferimento:
M. Rotili, L'arte nel Sannio, Benevento 1952, pp. 126
F. Strazzullo, La Corporazione dei pittori napoletani, Napoli 1962, pp. 7, 9-11, 25, 26, 28
M. Pavone, Pittori napoletani del primo Settecento, Napoli 2003, p. 241
L. Mauta, in Sannio e Barocco, Napoli 2011, pp. 141 ; 142
E. Canfora, Splendori del Barocco defilato. Arte in Basilicata e ai suoi confini da Luca Giordano al Settecento, Firenze 2001 ad vocem
LOTS
701
TOMMASO RUIZ (attr. a)
TOMMASO RUIZ (attr. a)
(attivo a Napoli verso la metà del XVIII secolo)
Eruzione del Vesuvio al chiaro di luna vista dalla lanterna del molo
Firmato sul retro
Olio su tela, cm 41X57
Eruzione del Vesuvio al chiaro di luna vista dalla lanterna del molo
Firmato sul retro
Olio su tela, cm 41X57
ESTIMATE € 2.000 - 3.000
702
PAUL BRIL (attr. a)
PAUL BRIL (attr. a)
(Anversa, 1554 - Roma, 1626)
Paesaggio con San Giovanni Battista
Olio su tela, cm 91,2X127
Paesaggio con San Giovanni Battista
Olio su tela, cm 91,2X127
ESTIMATE € 2.000 - 3.000
703
JEAN ANTOINE CONSTANTIN D'AIX (attr. a)
JEAN ANTOINE CONSTANTIN D'AIX (attr. a)
(Marsiglia, 1756 - Aix en Provence, 1844)
Paesaggio con veduta di Tivoli
Olio su tela, cm 76,5X100
Paesaggio con veduta di Tivoli
Olio su tela, cm 76,5X100
ESTIMATE € 2.000 - 3.000
704
GASPAR DE CRAYER (seguace di)
GASPAR DE CRAYER (seguace di)
(Anversa, 1582 - Gand, 1662)
Adorazione dei pastori
Olio su tela, cm 116X82
Adorazione dei pastori
Olio su tela, cm 116X82
ESTIMATE € 1.500 - 2.000
705
PITTORE EMILIANO DEL XVII-XVIII SECOLO
PITTORE EMILIANO DEL XVII-XVIII SECOLO
San Girolamo
Olio su tela, cm 85,5X65
Olio su tela, cm 85,5X65
ESTIMATE € 2.000 - 3.000
706
PITTORE DEL XVII - XVIII SECOLO
PITTORE DEL XVII - XVIII SECOLO
Sacrificio di Isacco
Olio su tela, cm 174X122.
Olio su tela, cm 174X122.
ESTIMATE € 1.000 - 2.000
707
PITTORE NAPOLETANO del XVII SECOLO
PITTORE NAPOLETANO del XVII SECOLO
Compianto su Abele
Olio su tela, cm 187,5X234
Olio su tela, cm 187,5X234
ESTIMATE € 3.000 - 5.000
708
MICHELE ANTONIO RAPOUS (attr. a)
MICHELE ANTONIO RAPOUS (attr. a)
(Torino, 1733 - 1819)
Coppia di vasi fioriti
Olio su tela, cm 75X60 (2)
Coppia di vasi fioriti
Olio su tela, cm 75X60 (2)
ESTIMATE € 1.500 - 2.500
709
GIUSEPPE RUOPPOLO
GIUSEPPE RUOPPOLO
(Napoli, 1631 - 1710)
Natura morta
Olio su tela, cm 71X85
Natura morta
Olio su tela, cm 71X85
ESTIMATE € 1.500 - 2.500
710
BIAGIO PUPINI (bottega di)
BIAGIO PUPINI (bottega di)
(Bologna, fine XV secolo - 1575 circa)
Matrimonio mistico di Santa Caterina
Olio su tavola, cm 60X49
Matrimonio mistico di Santa Caterina
Olio su tavola, cm 60X49
ESTIMATE € 2.000 - 3.000
711
POMPONIO ALLEGRI (attr. a)
POMPONIO ALLEGRI (attr. a)
(Correggio, 1522 - Parma, 1593)
Madonna con il Bambino
Olio su tavola, cm 77X60,5
Madonna con il Bambino
Olio su tavola, cm 77X60,5
ESTIMATE € 2.000 - 3.000
712
BERNARDINO MALAGOLI (attr. a)
BERNARDINO MALAGOLI (attr. a)
(Modena 1785 - 1859)
Coppia di nature morte con frutti
Olio su tela, cm 36X54 (2)
Coppia di nature morte con frutti
Olio su tela, cm 36X54 (2)
NO RESERVE