5
RENÉ MAGRITTE
Lessines 1898 - Bruxelles 1967
Le Civilisateur, 1944
Olio su tela, cm 60,2 x 80
Firmato in basso a sinistra
Autentica su fotografia della Fondation Comitè Magritte
Le Civilisateur, 1944
Olio su tela, cm 60,2 x 80
Firmato in basso a sinistra
Autentica su fotografia della Fondation Comitè Magritte
ESTIMATE € 800.000 - 1.200.000
Provenienza:
Galleria Schwarz, Milano
Bibliografia:
S. Whitfield, M. Raeburn, D. Sylvester, René Magritte Catalogue Raisonné Oil Paintings and objects 1931-1948, 1993, vol. II, ill. p. 338
Quando nel dicembre 1965, su invito del suo avvocato e collezionista Harry Torczyner, René Magritte fece il suo primo e unico viaggio negli Stati Uniti in occasione della sua retrospettiva al Museum of Modern Art di New York, il pittore si preoccupò di sapere se potesse portare il suo cane in aereo e se gli hotel americani tollerassero i cani.
L'aneddoto dimostra abbastanza bene l'attaccamento che Georgette e René Magritte, questa coppia senza figli, avevano per il loro animale domestico e, più in generale, per tutti quelli che li accompagnarono dal loro matrimonio nel giugno 1922, fino alla morte di Georgette in 1986.
Le civilisateur, di cui Magritte concepì il titolo, è il ritratto di Jackie, secondo con questo nome, e terzo Loulou di Pomerania. Lungi dall'essere un'opera di circostanza, un dipinto realizzato per offrirlo a Georgette ad esempio, il cane prende posto nelle ricerche pittoriche di René Magritte, al pari degli altri elementi che le popolano. Dipinta nel giugno del 1944, l'opera è intrisa di colori e del tocco 'impressionista' del periodo di 'pieno sole' o 'periodo solare', che lo stesso Magritte ha chiamato 'periodo Renoir'. Nel 1943, nel pieno della seconda guerra mondiale, nelle ore più buie del Belgio occupato, sfogliando un libro sull'impressionismo, Magritte decise di prendere in prestito da Renoir il tocco frammentato, i toni caldi e fruttati, reinterpretando alcuni dei suoi dipinti, come Les grandes baigneuses o le Berger, e applicando inoltre il suo nuovo metodo a La Source de Ingres (Les bons jours de Monsieur Ingres, 1943). Oltre a scongiurare il grigiore dell'Occupazione, si tratta per il pittore di dimostrare che è possibile affrontare argomenti seri e proseguire le sue ricerche adottando un modo più accattivante, eludendo 'la grisallia' della vita quotidiana, in breve, opponendo il sole alla notte. Due mesi dopo Le civilisateur, nell'agosto del 1944, Magritte ne consegna una seconda versione, un olio in cui il suo cane è presentato di profilo davanti a un paesaggio luminoso, una tela dipinta sotto forma di vignetta (Le civilisateur, 1944, CR n 574 ), il pittore desidera abbandonare la forma rettangolare dei suoi dipinti per 'rafforzare il genere artistico di queste immagini' e farli apparire come 'i riflessi di un mondo a parte, di un mondo diverso da quello dei generali, dei banchieri e di tutte le altre corporazioni.'
Magritte realizza ancora, nell' anno 1944, diverse opere legate al tema degli animali, come il ritratto di un busto di cavallo in una radura, Le météore (CR 559), quello di un maiale che si volta verso lo spettatore, nei vicoli di un cimitero (La bonne fortune, 1945, CR n. 579) o ancora quello di un gufo che fuma la pipa mentre guarda un paesaggio attraverso la finestra (Le somnambule, 1946, CR n. 608). In una lettera datata 10 giugno 1944, ricordando Le civilisateur, con uno schizzo, Magritte scrisse a Marcel Mariën: 'Ho iniziato un nuovo dipinto dell'ordine del cavallo; con un raro entusiasmo e di buona lega. Nougé, che ha visto la cosa iniziata, la trova della massima importanza. àˆ curioso, mi pare, vedere utilizzata la figura umana, poi gli oggetti, sostituiti da animali che sembrano suggerire meglio la vita. (La vita reale, diversa da quella che costruiscono gli statisti).'
Opera, a primo acchito commovente, Le civilisateur, dal titolo così appropriato, fissando lo spettatore dai suoi piccoli occhi neri, sembra però portare con sé un severo giudizio sulla follia omicida degli uomini in quegli ultimi anni di guerra, della quale ancora non erano state rivelate tutte le atrocità .
Testo a cura del Prof. Xavier Canonne
Galleria Schwarz, Milano
Bibliografia:
S. Whitfield, M. Raeburn, D. Sylvester, René Magritte Catalogue Raisonné Oil Paintings and objects 1931-1948, 1993, vol. II, ill. p. 338
Quando nel dicembre 1965, su invito del suo avvocato e collezionista Harry Torczyner, René Magritte fece il suo primo e unico viaggio negli Stati Uniti in occasione della sua retrospettiva al Museum of Modern Art di New York, il pittore si preoccupò di sapere se potesse portare il suo cane in aereo e se gli hotel americani tollerassero i cani.
L'aneddoto dimostra abbastanza bene l'attaccamento che Georgette e René Magritte, questa coppia senza figli, avevano per il loro animale domestico e, più in generale, per tutti quelli che li accompagnarono dal loro matrimonio nel giugno 1922, fino alla morte di Georgette in 1986.
Le civilisateur, di cui Magritte concepì il titolo, è il ritratto di Jackie, secondo con questo nome, e terzo Loulou di Pomerania. Lungi dall'essere un'opera di circostanza, un dipinto realizzato per offrirlo a Georgette ad esempio, il cane prende posto nelle ricerche pittoriche di René Magritte, al pari degli altri elementi che le popolano. Dipinta nel giugno del 1944, l'opera è intrisa di colori e del tocco 'impressionista' del periodo di 'pieno sole' o 'periodo solare', che lo stesso Magritte ha chiamato 'periodo Renoir'. Nel 1943, nel pieno della seconda guerra mondiale, nelle ore più buie del Belgio occupato, sfogliando un libro sull'impressionismo, Magritte decise di prendere in prestito da Renoir il tocco frammentato, i toni caldi e fruttati, reinterpretando alcuni dei suoi dipinti, come Les grandes baigneuses o le Berger, e applicando inoltre il suo nuovo metodo a La Source de Ingres (Les bons jours de Monsieur Ingres, 1943). Oltre a scongiurare il grigiore dell'Occupazione, si tratta per il pittore di dimostrare che è possibile affrontare argomenti seri e proseguire le sue ricerche adottando un modo più accattivante, eludendo 'la grisallia' della vita quotidiana, in breve, opponendo il sole alla notte. Due mesi dopo Le civilisateur, nell'agosto del 1944, Magritte ne consegna una seconda versione, un olio in cui il suo cane è presentato di profilo davanti a un paesaggio luminoso, una tela dipinta sotto forma di vignetta (Le civilisateur, 1944, CR n 574 ), il pittore desidera abbandonare la forma rettangolare dei suoi dipinti per 'rafforzare il genere artistico di queste immagini' e farli apparire come 'i riflessi di un mondo a parte, di un mondo diverso da quello dei generali, dei banchieri e di tutte le altre corporazioni.'
Magritte realizza ancora, nell' anno 1944, diverse opere legate al tema degli animali, come il ritratto di un busto di cavallo in una radura, Le météore (CR 559), quello di un maiale che si volta verso lo spettatore, nei vicoli di un cimitero (La bonne fortune, 1945, CR n. 579) o ancora quello di un gufo che fuma la pipa mentre guarda un paesaggio attraverso la finestra (Le somnambule, 1946, CR n. 608). In una lettera datata 10 giugno 1944, ricordando Le civilisateur, con uno schizzo, Magritte scrisse a Marcel Mariën: 'Ho iniziato un nuovo dipinto dell'ordine del cavallo; con un raro entusiasmo e di buona lega. Nougé, che ha visto la cosa iniziata, la trova della massima importanza. àˆ curioso, mi pare, vedere utilizzata la figura umana, poi gli oggetti, sostituiti da animali che sembrano suggerire meglio la vita. (La vita reale, diversa da quella che costruiscono gli statisti).'
Opera, a primo acchito commovente, Le civilisateur, dal titolo così appropriato, fissando lo spettatore dai suoi piccoli occhi neri, sembra però portare con sé un severo giudizio sulla follia omicida degli uomini in quegli ultimi anni di guerra, della quale ancora non erano state rivelate tutte le atrocità .
Testo a cura del Prof. Xavier Canonne
LOTS
26
ANDREA GALVANI
ANDREA GALVANI
(Italia 1973
Llevando una pepita de oro a la velocidad del sonido #9, 2015
Stampa cromogenica su alluminio dibond, cornice in legno bianco, plexiglass UV, cm 186 x 206
Esemplare 2/5
Certificato di autenticità dell'artista, n° #B0186
Esposizioni: Andrea Galvani. Selected Works 2006 - 2016, MART, Rovereto, 14 ottobre 2016 - 22 gennaio 2017
Llevando una pepita de oro a la velocidad del sonido #9, 2015
Stampa cromogenica su alluminio dibond, cornice in legno bianco, plexiglass UV, cm 186 x 206
Esemplare 2/5
Certificato di autenticità dell'artista, n° #B0186
Esposizioni: Andrea Galvani. Selected Works 2006 - 2016, MART, Rovereto, 14 ottobre 2016 - 22 gennaio 2017
ESTIMATE € 24.000 - 28.000
9
BRUNO MUNARI
BRUNO MUNARI
Milano 1907 - 1998
Negativo-Positivo, 1951
Olio su cartone, cm 21,5 x 21,5
Firmato, datato e titolato sul retro
Autentica su fotografia del Prof. Alberto Munari
Negativo-Positivo, 1951
Olio su cartone, cm 21,5 x 21,5
Firmato, datato e titolato sul retro
Autentica su fotografia del Prof. Alberto Munari
ESTIMATE € 6.000 - 8.000
1
GIACOMO BALLA
GIACOMO BALLA
Torino 1871 - Roma 1958
Vasca a Villa Borghese al tramonto, 1926
Olio su tavoletta, cm 20 x 37
Firmato in basso a sinistra
Autentica su fotografia della Dott.ssa Elena Gigli, n 894
Vasca a Villa Borghese al tramonto, 1926
Olio su tavoletta, cm 20 x 37
Firmato in basso a sinistra
Autentica su fotografia della Dott.ssa Elena Gigli, n 894
ESTIMATE € 8.000 - 10.000
2
PIERO MARUSSIG
PIERO MARUSSIG
Trieste 1879 - Pavia 1937
Natura morta, 1933
Olio su tela, cm 53 x 85
Firmato e datato in alto a destra
Natura morta, 1933
Olio su tela, cm 53 x 85
Firmato e datato in alto a destra
ESTIMATE € 8.000 - 10.000
4
FILIPPO DE PISIS
FILIPPO DE PISIS
Ferrara 1896 - Milano 1956
Vaso di fiori con ventaglio, 1942
Olio su tela, cm 80,5 x 59,5
Firmato e datato in basso a destra
Opera archiviata presso l'Associazione per Filippo de Pisis con il n 02211
Vaso di fiori con ventaglio, 1942
Olio su tela, cm 80,5 x 59,5
Firmato e datato in basso a destra
Opera archiviata presso l'Associazione per Filippo de Pisis con il n 02211
ESTIMATE € 8.000 - 12.000
16
JIRI KOLAR
JIRI KOLAR
Protivin 1914 - Praga 2002
De Rerum Naturae, 1965
Collage su tavola, cm 100 x 69
Firmato, datato e titolato sul retro
Autentica su fotografia della Galleria Open Art, Prato, n 024, firmata dall'artista
De Rerum Naturae, 1965
Collage su tavola, cm 100 x 69
Firmato, datato e titolato sul retro
Autentica su fotografia della Galleria Open Art, Prato, n 024, firmata dall'artista
ESTIMATE € 8.000 - 10.000
17
EMILIO SCANAVINO
EMILIO SCANAVINO
Genova 1922 - Milano 1986
Il triangolo vivo, 1967
Olio su tela, cm 65 x 54
Firmato, datato e titolato sul retro
Autentica su fotografia dell'Archivio Scanavino, n 14/67
Il triangolo vivo, 1967
Olio su tela, cm 65 x 54
Firmato, datato e titolato sul retro
Autentica su fotografia dell'Archivio Scanavino, n 14/67
ESTIMATE € 8.000 - 10.000
15
CAROL RAMA
CAROL RAMA
Torino 1918 - 2015
Studio n.9, fine anni'60 inizio anni'70
Tecnica mista, colla e occhio tassidermico su cartoncino, cm 49,7 x 66,3
Firmato e dato in basso a sinistra
Autentica su fotografia dell'Associazione Archivio Carol Rama, n 1187
Studio n.9, fine anni'60 inizio anni'70
Tecnica mista, colla e occhio tassidermico su cartoncino, cm 49,7 x 66,3
Firmato e dato in basso a sinistra
Autentica su fotografia dell'Associazione Archivio Carol Rama, n 1187
ESTIMATE € 10.000 - 15.000
18
EMILIO SCANAVINO
EMILIO SCANAVINO
Genova 1922 - Milano 1986
L'angolo protetto, 1973
Olio su tela, cm 100 x 100
Firmato in basso a sinistra- firmato e titolato sul retro
L'angolo protetto, 1973
Olio su tela, cm 100 x 100
Firmato in basso a sinistra- firmato e titolato sul retro
ESTIMATE € 10.000 - 15.000
7
FERNAND LÉGER
FERNAND LÉGER
Argentan 1881 - Gif sur Ivette 1955
Senza titolo, 1920-23
Gouache a matita su carta, cm 25,4 x 18,5
Studio per costume per il Balletto La Création du Monde di Darius Milhaud
Al retro autentica di Nadia Leger, n G.16-3 rilasciata nel 1956
Senza titolo, 1920-23
Gouache a matita su carta, cm 25,4 x 18,5
Studio per costume per il Balletto La Création du Monde di Darius Milhaud
Al retro autentica di Nadia Leger, n G.16-3 rilasciata nel 1956
ESTIMATE € 12.000 - 16.000