233
GIOVANNI BERNARDINO BISON
(Palmanova, 1762 - Milano, 1844)
Paesaggio con viandanti
Paesaggio con briganti
Paesaggio con Scena di stregoneria
Paesaggio con caverna marina e pirati
Tempera su cartoncino applicato su tavola, cm 21,8X31,2 (4)
Paesaggio con viandanti
Paesaggio con briganti
Paesaggio con Scena di stregoneria
Paesaggio con caverna marina e pirati
Tempera su cartoncino applicato su tavola, cm 21,8X31,2 (4)
ESTIMATE € 15.000 - 25.000
Provenienza:
Collezione Luigi Vram
Bibliografia:
G. Coronini, Il Settecento goriziano, Catalogo della mostra a cura di G. Coronini, 1956, pp. 42-43
L'ottimo stato di conservazione permette un'accurata lettura dei dipinti e consente di goderne a pieno le qualità estetiche, specialmente quando osserviamo i particolari più minuziosi e i raffinati impasti pittorici. La peculiarità con cui il pittore descrive le figure e il paesaggio, raggiunge una emozionalità romantica nel miglior stile espressivo e pur ispirandosi al paesaggismo veneto settecentesco guardando agli esempi di Marco e Sebastiano Ricci, Magnasco, Tiepolo e Francesco Guardi, mostrano, come già osservò il Coronini, una libertà inventiva degna di Goya. Le formule collaudate della fantasia di Bison sono qui interpretate con moderna sensibilità e certifica la libertà inventiva di creare luoghi immaginari ma anche diverse sfumature narrative. Forse è questo l'aspetto più affascinante dell'artista, in cui possiamo cogliere la sua peculiarità, dimostrandosi capace di rinnovare una tradizione pittorica senza cadere nel formulario scenico, smentendo di conseguenza la severa critica di Rodolfo Pallucchini, che lo definì un conformista in falsetto, 'incapace a dimenticare il passato e di tendere ad un'espressione che non fosse un compromesso fra due epoche e due gusti'. Bison invece, all'inizio del XIX secolo giunge a una cosciente autonomia inventiva, capace di soddisfare al meglio il gusto della sua epoca.
L'attribuzione è stata confermata da Enrico Lucchese.
Bibliografia di riferimento:
R. Pallucchini, La pittura veneziana del Settecento, Venezia, 1960, p. 64
Giuseppe Bernardino Bison, catalogo della mostra a cura di G. Bergamini, F. Magani, G. Ravanello, Milano, 1997, ad vocem
G. Ravanello, in La Pittura in Italia, L'Ottocento, Milano, 2002, p. 738
Collezione Luigi Vram
Bibliografia:
G. Coronini, Il Settecento goriziano, Catalogo della mostra a cura di G. Coronini, 1956, pp. 42-43
L'ottimo stato di conservazione permette un'accurata lettura dei dipinti e consente di goderne a pieno le qualità estetiche, specialmente quando osserviamo i particolari più minuziosi e i raffinati impasti pittorici. La peculiarità con cui il pittore descrive le figure e il paesaggio, raggiunge una emozionalità romantica nel miglior stile espressivo e pur ispirandosi al paesaggismo veneto settecentesco guardando agli esempi di Marco e Sebastiano Ricci, Magnasco, Tiepolo e Francesco Guardi, mostrano, come già osservò il Coronini, una libertà inventiva degna di Goya. Le formule collaudate della fantasia di Bison sono qui interpretate con moderna sensibilità e certifica la libertà inventiva di creare luoghi immaginari ma anche diverse sfumature narrative. Forse è questo l'aspetto più affascinante dell'artista, in cui possiamo cogliere la sua peculiarità, dimostrandosi capace di rinnovare una tradizione pittorica senza cadere nel formulario scenico, smentendo di conseguenza la severa critica di Rodolfo Pallucchini, che lo definì un conformista in falsetto, 'incapace a dimenticare il passato e di tendere ad un'espressione che non fosse un compromesso fra due epoche e due gusti'. Bison invece, all'inizio del XIX secolo giunge a una cosciente autonomia inventiva, capace di soddisfare al meglio il gusto della sua epoca.
L'attribuzione è stata confermata da Enrico Lucchese.
Bibliografia di riferimento:
R. Pallucchini, La pittura veneziana del Settecento, Venezia, 1960, p. 64
Giuseppe Bernardino Bison, catalogo della mostra a cura di G. Bergamini, F. Magani, G. Ravanello, Milano, 1997, ad vocem
G. Ravanello, in La Pittura in Italia, L'Ottocento, Milano, 2002, p. 738
LOTS
1
GASPARE LOPEZ (attr. a)
GASPARE LOPEZ (attr. a)
(Napoli, 1650 - Firenze, 1740)
Paesaggio con natura morta di frutti e fiori
Olio su tela, cm 48X36
Paesaggio con natura morta di frutti e fiori
Olio su tela, cm 48X36
ESTIMATE € 800 - 1.200
2
ANTONIO GIANLISI (attr. a)
ANTONIO GIANLISI (attr. a)
(Rizzolo San Giorgio, 1677 - Cremona, 1727)
Natura morta con tappeto, tenda e cesto di frutta
Olio su tela, cm 90X123
Natura morta con tappeto, tenda e cesto di frutta
Olio su tela, cm 90X123
ESTIMATE € 1.000 - 2.000
3
ALESSANDRO MAGANZA (cerchia di)
ALESSANDRO MAGANZA (cerchia di)
(Vicenza, ante 1556 - 1632)
Resurrezione di Lazzaro
Olio su tela, cm 150X220
Resurrezione di Lazzaro
Olio su tela, cm 150X220
ESTIMATE € 2.000 - 3.000
6
PITTORE FRANCESE DEL XIX SECOLO
PITTORE FRANCESE DEL XIX SECOLO
Coppia di studi di nudo
Olio su tela, cm 59,5X38
Olio su tela, cm 74X42 (2)
Olio su tela, cm 59,5X38
Olio su tela, cm 74X42 (2)
ESTIMATE € 200 - 500
7
PITTORE BOLOGNESE DEL XIX SECOLO
PITTORE BOLOGNESE DEL XIX SECOLO
Bozzetto raffigurante Dio Padre
Olio su tela, cm 40X37
Olio su tela, cm 40X37
ESTIMATE € 100 - 500
8
GIUSEPPE ANTONIO PETRINI (attr. a)
GIUSEPPE ANTONIO PETRINI (attr. a)
(Carona, 1677 - 1759)
San Pietro
Olio su tela, cm 71X54
San Pietro
Olio su tela, cm 71X54
ESTIMATE € 500 - 800
10
GIUSEPPE DE GOBBIS
GIUSEPPE DE GOBBIS
(attivo a Venezia fra il 1772 ed il 1783)
Scena di genere
Olio su tela, cm 51X43
Scena di genere
Olio su tela, cm 51X43
ESTIMATE € 400 - 700
11
STEFANO MARIA LEGNANI detto IL LEGNANINO (attr. a)
STEFANO MARIA LEGNANI detto IL LEGNANINO (attr. a)
(Milano, 1661 - 1713)
Natività
Olio su tela, cm 70X55,5
Natività
Olio su tela, cm 70X55,5
ESTIMATE € 500 - 800
12
FELICE RUBBIANI (attr. a)
FELICE RUBBIANI (attr. a)
(Modena, 1677 - San Pancrazio di Freto, 1752)
Paesaggio con natura morta di fiori, frutta e cacciagione
Olio su tela, cm 80X150
Paesaggio con natura morta di fiori, frutta e cacciagione
Olio su tela, cm 80X150
ESTIMATE € 1.500 - 2.500