295
JAN MIEL
(Beveren-Waas, 1599 - Torino, 1663)
Rovine architettoniche con pastori
Olio su tela, cm 50X67
Rovine architettoniche con pastori
Olio su tela, cm 50X67
ESTIMATE € 700 - 1.200
L'opera reca una tradizionale attribuzione a Jan Miel per la stretta analogia compositiva con le tele note del pittore. Il dipinto esprime indubbiamente i caratteri tipici del maestro, non solo per la sua aderenza ai modi dei bamboccianti, ma altresì per la stesura e le tipologie compositive della sua produzione. Miel è documentato a Roma dal 1636, ma è verosimile che vi sia giunto già nel 1633, facendo parte di quella generazione influenzata da Pieter van Laer, che diffuse la moda di descrivere la vita quotidiana della Città Eterna. La tavola consente d'apprezzare la cura con cui l'artista descrive i diversi protagonisti, le loro gestualità e indumenti, attenzione che indica una visione e uno studio dal vero della vita quotidiana, letta e interpretata senza filtri letterari ma con spiccato naturalismo, sincero e appassionato, impossibile da archiviare sbrigativamente nell'ambito dell'aneddotica o della cronaca spicciola, ma da leggere quale fenomeno denso di motivazioni culturali. L'immagine della finestra aperta adottato da Giuliano Briganti è quindi la via critica migliore per comprendere questo particolare filone della pittura d'età barocca, il cui il nominativo di bambocciante, come rimarca lo studioso, può risultare un diminutivo grottesco e ingiusto da non tenere in simpatia. Alla fine del 1658 il Miel si trasferirà a Torino su invito del duca Carlo Emanuele II, ma la sua arte era già nota in Piemonte sin dal 1651, grazie alla Madonna che presenta il Bambino a Sant'Antonio da Padova realizzata per il Duomo di Chieri. Al periodo sabaudo si collocherebbe la nostra opera, ormai distante dall'accentuato realismo dei primi anni romani.
Bibliografia di riferimento:
G. Briganti, L. Trezzani, L. Laureati, I Bamboccianti, pittori della vita quotidiana a Roma nel Seicento, Roma 1983, pp. 91 ; 130
Bibliografia di riferimento:
G. Briganti, L. Trezzani, L. Laureati, I Bamboccianti, pittori della vita quotidiana a Roma nel Seicento, Roma 1983, pp. 91 ; 130
LOTS
258
GIOVANNI BATTISTA SALVI detto il SASSOFERRATO (seguace di)
GIOVANNI BATTISTA SALVI detto il SASSOFERRATO (seguace di)
(Sassoferrato, 1609 - Roma, 1685)
Madonna e Gesù
Olio su tela, cm 26X32
Madonna e Gesù
Olio su tela, cm 26X32
NO RESERVE
266
ANNIBALE CARRACCI (seguace di)
ANNIBALE CARRACCI (seguace di)
(Bologna, 1560 - Roma, 1609)
Sacra Famiglia con San Giovannino
Olio su tela, cm 40,5X29
Sacra Famiglia con San Giovannino
Olio su tela, cm 40,5X29
NO RESERVE
68
JUSTUS SUSTERMANS (maniera di)
JUSTUS SUSTERMANS (maniera di)
(Anversa, 1597 - Firenze, 1681)
Ritratto di Galileo Galilei
Olio su carta applicato su cartone, cm 44X29,5
Ritratto di Galileo Galilei
Olio su carta applicato su cartone, cm 44X29,5
ESTIMATE € 100 - 500
50
PIETRO MARCHESINI detto L'ORTOLANINO
PIETRO MARCHESINI detto L'ORTOLANINO
(Pistoia, 1692 - 1757)
Susanna e i vecchioni
Olio su tela, cm 21X28
Susanna e i vecchioni
Olio su tela, cm 21X28
ESTIMATE € 100 - 500