44
GIOVANNI PAOLO PANNINI
(Piacenza, 1691 - Roma, 1765)
Capriccio architettonico con l'Apollo del Belvedere e il sarcofago di Santa Costanza
Olio su tela, cm 53X40
Capriccio architettonico con l'Apollo del Belvedere e il sarcofago di Santa Costanza
Olio su tela, cm 53X40
ESTIMATE € 5.000 - 8.000
Provenienza:
Torino, collezione privata
Capriccio è un termine coniato alla fine del Rinascimento e possiede secondo i dizionari due diversi significati con un punto in comune. 'Capriccio' era un movimento dell'anima, o più precisamente una subitanea eccitazione della facoltà immaginativa che dava origine a ogni varietà di immagini mentali, ma dal punto di vista pittorico è indubbio che il genere si sviluppò a Roma durante i primi decenni del XVII secolo e trovò ispirazione grazie alle rovine dell'età classica. Se gli antecedenti si riscontrano nelle opere di Viviano Codazzi e Giovanni Ghisolfi, è indubbio che fu Giovanni Paolo Pannini a nobilitare queste peculiari creazioni, con una straordinaria propensione paesistica e archeologica. Esemplare in tal senso è il dipinto qui presentato, che pur di contenute dimensioni emana un evidente impatto scenico. Sono manifeste le colte citazioni dall'antico, mentre le tonalità cromatiche sono atte a modellare al meglio i volumi. Giunto a Roma nel 1717, Pannini concepì straordinarie vedute dell'Urbe e suntuosi 'Capricci', ottenendo uno straordinario successo collezionistico e le sue qualità sono ben percepibili osservando le varietà di atteggiamenti e gesti delle figure, la luminosità del cielo e la cura nel descrivere i dettagli degli edifici e delle rovine, condotti con scioltezza pittorica esemplare. Infine, si evidenzia a destra dell'immagine la citazione archeologica più nota, il celebre sarcofago in porfido di Santa Costanza e a tal proposito si deve notare che i basamenti scanalati su cui poggia il sarcofago trovano analogia con un disegno realizzato da Nicolas Bruno Belau (Magdeburg, 1684 - Barby, 747). Arisi inoltre, rimarca la rarità dell'inserto dedicato all'Apollo del Belvedere, scultura databile al II Secolo che già nel Palazzo ai Santi Apostoli del Cardinale Giuliano della Rovere, questi salito al soglio pontificio con il nome di Giulio II (1503-1513), trasferì la scultura in Vaticano.
Il dipinto è corredato da una scheda critica di Ferdinando Arisi.
Bibliografia di riferimento:
F. Arisi, 'Gian Paolo Pannini e i fasti della Roma del '700', Roma 1986, ad vocem
D. Del Bufalo, 'Porphyry', Torino 2018, ad vocem
Torino, collezione privata
Capriccio è un termine coniato alla fine del Rinascimento e possiede secondo i dizionari due diversi significati con un punto in comune. 'Capriccio' era un movimento dell'anima, o più precisamente una subitanea eccitazione della facoltà immaginativa che dava origine a ogni varietà di immagini mentali, ma dal punto di vista pittorico è indubbio che il genere si sviluppò a Roma durante i primi decenni del XVII secolo e trovò ispirazione grazie alle rovine dell'età classica. Se gli antecedenti si riscontrano nelle opere di Viviano Codazzi e Giovanni Ghisolfi, è indubbio che fu Giovanni Paolo Pannini a nobilitare queste peculiari creazioni, con una straordinaria propensione paesistica e archeologica. Esemplare in tal senso è il dipinto qui presentato, che pur di contenute dimensioni emana un evidente impatto scenico. Sono manifeste le colte citazioni dall'antico, mentre le tonalità cromatiche sono atte a modellare al meglio i volumi. Giunto a Roma nel 1717, Pannini concepì straordinarie vedute dell'Urbe e suntuosi 'Capricci', ottenendo uno straordinario successo collezionistico e le sue qualità sono ben percepibili osservando le varietà di atteggiamenti e gesti delle figure, la luminosità del cielo e la cura nel descrivere i dettagli degli edifici e delle rovine, condotti con scioltezza pittorica esemplare. Infine, si evidenzia a destra dell'immagine la citazione archeologica più nota, il celebre sarcofago in porfido di Santa Costanza e a tal proposito si deve notare che i basamenti scanalati su cui poggia il sarcofago trovano analogia con un disegno realizzato da Nicolas Bruno Belau (Magdeburg, 1684 - Barby, 747). Arisi inoltre, rimarca la rarità dell'inserto dedicato all'Apollo del Belvedere, scultura databile al II Secolo che già nel Palazzo ai Santi Apostoli del Cardinale Giuliano della Rovere, questi salito al soglio pontificio con il nome di Giulio II (1503-1513), trasferì la scultura in Vaticano.
Il dipinto è corredato da una scheda critica di Ferdinando Arisi.
Bibliografia di riferimento:
F. Arisi, 'Gian Paolo Pannini e i fasti della Roma del '700', Roma 1986, ad vocem
D. Del Bufalo, 'Porphyry', Torino 2018, ad vocem
LOTS
1
MICHELE " PAGANO (attr. a)
MICHELE " PAGANO (attr. a)
(Napoli, 1697 - dopo il 1750)
Paesaggi
Olio su tela, cm 40X90 (2)
Paesaggi
Olio su tela, cm 40X90 (2)
ESTIMATE € 800 - 1.200
2
PITTORE DEL XVIII SECOLO
PITTORE DEL XVIII SECOLO
Coppia di paesaggi con figure
Olio su tela, cm 27X37(2)
Olio su tela, cm 27X37(2)
ESTIMATE € 500 - 800
3
GIOVANNI GUGLIELMO BAUR
GIOVANNI GUGLIELMO BAUR
(Strasburgo, 1607 - Vienna, 1640)
Scene di battaglie cavalleresche
Olio su tavola, diam. cm 27 (2)
Scene di battaglie cavalleresche
Olio su tavola, diam. cm 27 (2)
ESTIMATE € 1.500 - 2.000
4
GIOVANNI GUGLIELMO BAUR
GIOVANNI GUGLIELMO BAUR
(Strasburgo, 1607 - Vienna, 1640)
Scene di battaglie cavalleresche
Olio su tavola, diam. cm 27 (2)
Scene di battaglie cavalleresche
Olio su tavola, diam. cm 27 (2)
ESTIMATE € 1.500 - 2.000
5
ALESSIO DE MARCHIS (attr. a)
ALESSIO DE MARCHIS (attr. a)
(Napoli, 1684 - Perugia, 1752)
Quattro paesaggi
Olio su tela, cm 80X72 (4)
Quattro paesaggi
Olio su tela, cm 80X72 (4)
ESTIMATE € 1.000 - 1.200
6
ALESSIO DE MARCHIS (attr. a)
ALESSIO DE MARCHIS (attr. a)
(Napoli, 1684 - Perugia, 1752)
Tre paesaggi
Olio su tela, cm 80X72 (3)
Tre paesaggi
Olio su tela, cm 80X72 (3)
ESTIMATE € 800 - 1.200
7
MADDALENA CORVINA
MADDALENA CORVINA
(Roma, 1607 - 1664)
Ritratto di Artemisia Gentileschi in veste di Santa Caterina
Tempera su pergamena, cm 24,5X18
Ritratto di Artemisia Gentileschi in veste di Santa Caterina
Tempera su pergamena, cm 24,5X18
ESTIMATE € 2.000 - 3.000
8
ANDREA SACCHI (attr. a)
ANDREA SACCHI (attr. a)
(Nettuno, 1599 - Roma, 1661)
Studio di testa
Olio su tela, cm 49X39
Studio di testa
Olio su tela, cm 49X39
ESTIMATE € 800 - 1.200
9
PITTORE EMILIANO DEL XVII SECOLO
PITTORE EMILIANO DEL XVII SECOLO
San Pietro penitente
Olio su tela, cm 95X75
Olio su tela, cm 95X75
ESTIMATE € 1.500 - 2.500
10
NICCOLÒ RICCIOLINI (attr. a)
NICCOLÒ RICCIOLINI (attr. a)
(Roma, 1687 - 1772)
Ratto di Borea
Venere alata e Adone
Olio su tela, cm 46X34 (2)
Ratto di Borea
Venere alata e Adone
Olio su tela, cm 46X34 (2)
ESTIMATE € 2.000 - 3.000
11
GUILLAUME COURTOIS detto GUGLIELMO CORTESE (attr.a)
GUILLAUME COURTOIS detto GUGLIELMO CORTESE (attr.a)
(St Hippolyte, Franche-Comté 1628 - Roma, 1679)
Mercurio e Argo
Olio su tela, cm 60X48
Mercurio e Argo
Olio su tela, cm 60X48
ESTIMATE € 1.500 - 2.500
12
NAPOLEONE BONI
NAPOLEONE BONI
(Torino, 1863 - Castel Fiorentino, 1927)
Sacra Famiglia con San Giovannino e Sant'Anna
Firmato e datato in alto a destra N. BONI FIRENZE 1891
Sacra Famiglia con San Giovannino e Sant'Anna
Firmato e datato in alto a destra N. BONI FIRENZE 1891
ESTIMATE € 800 - 1.200