38
BIAGIO PUPINI
(Bologna, fine XV secolo - 1575 circa)
Madonna con Bambino e Santa
Olio/tempera su tavola, cm 55X46
Madonna con Bambino e Santa
Olio/tempera su tavola, cm 55X46
ESTIMATE € 10.000 - 15.000
Provenienza:
Edimburgo: collezione A. V. Smith Sligo
Roma, collezione privata
Etichetta sul retro della tavola:
'Works of Old Masters & Scottish National Portraits', Edinburgh 1883, n. 83
Esposizioni:
'Works of Old Masters & Scottish National Portraits', Edinburgh 1883, n. 83 (come Perugino)
L'immagine del dipinto richiama il Matrimonio mistico di Santa Caterina, ma nel nostro caso, l'iconografia si differenzia nel Bimbo che porge una mela, gesto simbolico che allude al peccato originale e alla funzione salvifica di Gesù. Lo stile e la composizione trovano confronto con le opere di scuola emiliana e in quell'ambito artistico di derivazione peruginesca diffuso dagli allievi di Francesco Francia, in modo particolare dai figli Giacomo (Bologna, 1484 - 1557) e Giulio Francia (Bologna, 1487 circa - 1540) a cui aggiungiamo Bartolomeo Ramenghi detto Bagnacavallo; esponenti di quella cultura rinascimentale sviluppatasi lungo la via Emilia durante i primi decenni del XVI secolo. La tavola presenta chiare attinenze con le 'Sacre Famiglie' prodotte da questi artefici in diverse declinazioni illustrative. Tipica e'anche la costruzione scenica del fondale, con a destra una tenda che chiude lo spazio a guisa di quinta, mentre la parte sinistra si apre su un paesaggio. A conforto di questa tesi, come detto, vengono in aiuto i molti dipinti pubblicati sia nella monografia dedicata al Francia e alla sua scuola (cfr. E. Negro, N. Roio, 'Francesco Francia e la sua scuola', Modena 1998), sia il monumentale lavoro di Vera Fortunati, ma analizzando con attenzione l'opera, si riscontrano palesi analogie con la produzione di Biagio Pupini. Secondo Malvasia il pittore fu allievo di Francesco ed e' registrato per la prima volta come maestro nel 1511, quando collaboro' con il Ramenghi alle perdute decorazioni a fresco nella chiesa di San Pietro in Vincoli a Faenza. Nel 1524 lo sappiamo impegnato ad affrescare nel Collegio di Spagna la 'Sacra Famiglia con Santa Elisabetta, il Bambino San Giovanni e Egidio Albornoz' e negli anni successivi, sara'impegnato con Girolamo da Carpi a decorare la sagrestia di San Michele a Bosco di Bologna. E'dopo queste imprese che si puo'collocare il viaggio a Roma, che detta sul pittore l'influenza di Polidoro da Caravaggio e il guardare con occhi nuovi le opere del Parmigianino del terzo decennio. Cio' suggerisce allora una datazione precedente della tavola in esame, per le forti attinenze con le opere del Ramenghi e quindi a una collocazione cronologica al secondo decennio.
Ringraziamo Emilio Negro e Nicosetta Roio per l'attribuzione.
Ringraziamo Aidan Weston-Lewis della National Galleries of Scotland per le informazioni inerenti al catalogo della mostra 'Works of Old Masters & Scottish National Portraits'.
Bibliografia di riferimento:
A. M. Fioravanti Baraldi, 'Biagio Pupini detto dalle Lame', in 'Pittura bolognese del '500', a cura di V. Fortunati Pietrantonio, Bologna 1986, I, p. 187
Edimburgo: collezione A. V. Smith Sligo
Roma, collezione privata
Etichetta sul retro della tavola:
'Works of Old Masters & Scottish National Portraits', Edinburgh 1883, n. 83
Esposizioni:
'Works of Old Masters & Scottish National Portraits', Edinburgh 1883, n. 83 (come Perugino)
L'immagine del dipinto richiama il Matrimonio mistico di Santa Caterina, ma nel nostro caso, l'iconografia si differenzia nel Bimbo che porge una mela, gesto simbolico che allude al peccato originale e alla funzione salvifica di Gesù. Lo stile e la composizione trovano confronto con le opere di scuola emiliana e in quell'ambito artistico di derivazione peruginesca diffuso dagli allievi di Francesco Francia, in modo particolare dai figli Giacomo (Bologna, 1484 - 1557) e Giulio Francia (Bologna, 1487 circa - 1540) a cui aggiungiamo Bartolomeo Ramenghi detto Bagnacavallo; esponenti di quella cultura rinascimentale sviluppatasi lungo la via Emilia durante i primi decenni del XVI secolo. La tavola presenta chiare attinenze con le 'Sacre Famiglie' prodotte da questi artefici in diverse declinazioni illustrative. Tipica e'anche la costruzione scenica del fondale, con a destra una tenda che chiude lo spazio a guisa di quinta, mentre la parte sinistra si apre su un paesaggio. A conforto di questa tesi, come detto, vengono in aiuto i molti dipinti pubblicati sia nella monografia dedicata al Francia e alla sua scuola (cfr. E. Negro, N. Roio, 'Francesco Francia e la sua scuola', Modena 1998), sia il monumentale lavoro di Vera Fortunati, ma analizzando con attenzione l'opera, si riscontrano palesi analogie con la produzione di Biagio Pupini. Secondo Malvasia il pittore fu allievo di Francesco ed e' registrato per la prima volta come maestro nel 1511, quando collaboro' con il Ramenghi alle perdute decorazioni a fresco nella chiesa di San Pietro in Vincoli a Faenza. Nel 1524 lo sappiamo impegnato ad affrescare nel Collegio di Spagna la 'Sacra Famiglia con Santa Elisabetta, il Bambino San Giovanni e Egidio Albornoz' e negli anni successivi, sara'impegnato con Girolamo da Carpi a decorare la sagrestia di San Michele a Bosco di Bologna. E'dopo queste imprese che si puo'collocare il viaggio a Roma, che detta sul pittore l'influenza di Polidoro da Caravaggio e il guardare con occhi nuovi le opere del Parmigianino del terzo decennio. Cio' suggerisce allora una datazione precedente della tavola in esame, per le forti attinenze con le opere del Ramenghi e quindi a una collocazione cronologica al secondo decennio.
Ringraziamo Emilio Negro e Nicosetta Roio per l'attribuzione.
Ringraziamo Aidan Weston-Lewis della National Galleries of Scotland per le informazioni inerenti al catalogo della mostra 'Works of Old Masters & Scottish National Portraits'.
Bibliografia di riferimento:
A. M. Fioravanti Baraldi, 'Biagio Pupini detto dalle Lame', in 'Pittura bolognese del '500', a cura di V. Fortunati Pietrantonio, Bologna 1986, I, p. 187
LOTS
1
MICHELE " PAGANO (attr. a)
MICHELE " PAGANO (attr. a)
(Napoli, 1697 - dopo il 1750)
Paesaggi
Olio su tela, cm 40X90 (2)
Paesaggi
Olio su tela, cm 40X90 (2)
ESTIMATE € 800 - 1.200
2
PITTORE DEL XVIII SECOLO
PITTORE DEL XVIII SECOLO
Coppia di paesaggi con figure
Olio su tela, cm 27X37(2)
Olio su tela, cm 27X37(2)
ESTIMATE € 500 - 800
3
GIOVANNI GUGLIELMO BAUR
GIOVANNI GUGLIELMO BAUR
(Strasburgo, 1607 - Vienna, 1640)
Scene di battaglie cavalleresche
Olio su tavola, diam. cm 27 (2)
Scene di battaglie cavalleresche
Olio su tavola, diam. cm 27 (2)
ESTIMATE € 1.500 - 2.000
4
GIOVANNI GUGLIELMO BAUR
GIOVANNI GUGLIELMO BAUR
(Strasburgo, 1607 - Vienna, 1640)
Scene di battaglie cavalleresche
Olio su tavola, diam. cm 27 (2)
Scene di battaglie cavalleresche
Olio su tavola, diam. cm 27 (2)
ESTIMATE € 1.500 - 2.000
5
ALESSIO DE MARCHIS (attr. a)
ALESSIO DE MARCHIS (attr. a)
(Napoli, 1684 - Perugia, 1752)
Quattro paesaggi
Olio su tela, cm 80X72 (4)
Quattro paesaggi
Olio su tela, cm 80X72 (4)
ESTIMATE € 1.000 - 1.200
6
ALESSIO DE MARCHIS (attr. a)
ALESSIO DE MARCHIS (attr. a)
(Napoli, 1684 - Perugia, 1752)
Tre paesaggi
Olio su tela, cm 80X72 (3)
Tre paesaggi
Olio su tela, cm 80X72 (3)
ESTIMATE € 800 - 1.200
7
MADDALENA CORVINA
MADDALENA CORVINA
(Roma, 1607 - 1664)
Ritratto di Artemisia Gentileschi in veste di Santa Caterina
Tempera su pergamena, cm 24,5X18
Ritratto di Artemisia Gentileschi in veste di Santa Caterina
Tempera su pergamena, cm 24,5X18
ESTIMATE € 2.000 - 3.000
8
ANDREA SACCHI (attr. a)
ANDREA SACCHI (attr. a)
(Nettuno, 1599 - Roma, 1661)
Studio di testa
Olio su tela, cm 49X39
Studio di testa
Olio su tela, cm 49X39
ESTIMATE € 800 - 1.200
9
PITTORE EMILIANO DEL XVII SECOLO
PITTORE EMILIANO DEL XVII SECOLO
San Pietro penitente
Olio su tela, cm 95X75
Olio su tela, cm 95X75
ESTIMATE € 1.500 - 2.500
10
NICCOLÒ RICCIOLINI (attr. a)
NICCOLÒ RICCIOLINI (attr. a)
(Roma, 1687 - 1772)
Ratto di Borea
Venere alata e Adone
Olio su tela, cm 46X34 (2)
Ratto di Borea
Venere alata e Adone
Olio su tela, cm 46X34 (2)
ESTIMATE € 2.000 - 3.000
11
GUILLAUME COURTOIS detto GUGLIELMO CORTESE (attr.a)
GUILLAUME COURTOIS detto GUGLIELMO CORTESE (attr.a)
(St Hippolyte, Franche-Comté 1628 - Roma, 1679)
Mercurio e Argo
Olio su tela, cm 60X48
Mercurio e Argo
Olio su tela, cm 60X48
ESTIMATE € 1.500 - 2.500
12
NAPOLEONE BONI
NAPOLEONE BONI
(Torino, 1863 - Castel Fiorentino, 1927)
Sacra Famiglia con San Giovannino e Sant'Anna
Firmato e datato in alto a destra N. BONI FIRENZE 1891
Sacra Famiglia con San Giovannino e Sant'Anna
Firmato e datato in alto a destra N. BONI FIRENZE 1891
ESTIMATE € 800 - 1.200