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PIETRO BELLOTTI
(Salò, 1625 - Gargnano, 1700)
Ritratto di carattere (La Parca Làchesi)
Olio su tela, cm 48,5X40,5
Ritratto di carattere (La Parca Làchesi)
Olio su tela, cm 48,5X40,5
ESTIMATE € 3.000 - 5.000
Bibliografia:
'Gente di Lombardia', a cura di G. Garosci, M. Tanzi, M. Zambolo, Brescia 2009, ad vocem
Il dipinto, attribuito a Pietro Bellotti da Luciano Anelli, raffigura una delle iconografie più note realizzate dall'artista, di cui il prototipo si riconosce nella tela databile al 1654 custodita al Museo Statale di Stoccarda (Anelli 1996). Questa in esame mostra altrettanta qualità, percepibile nell'intensità introspettiva dello sguardo e per la bella impronta pittorica riconoscibile nei dettagli, quali il fazzoletto fiorato sopra la testa e la naturalistica descrizione del volto. Quest'ultimo aspetto denota una presa dal vero della figura, indagata con verace realismo e che evidentemente riscosse uno straordinario successo collezionistico. Luciano Anelli conta nella sua monografia, una decina di modelli con diverse varianti, di formato e dettagli iconografici e per quanto riguarda questa in esame, Matteo Zambolo suggerisce un esecuzione alla metà del settimo decennio, quando l'artista era in Francia al seguito del Cardinal Mazzarino.
Il dipinto è corredato da una scheda critica di Luciano Anelli.
Bibliografia di riferimento:
L. Anelli, 'Pietro Bellotti 1625 ; 1700', Brescia 1996, ad vocem
A. Orlando, 'Pietro Bellotti e dintorni. Dipinti veneti e lombardi tra realtà e genere', Torino 2008, ad vocem
F. Porzio, 'Pitture ridicole. Scene di genere e cultura popolare,' Milano 2008, pp. 117 ; 141
'Gente di Lombardia', a cura di G. Garosci, M. Tanzi, M. Zambolo, Brescia 2009, ad vocem
Il dipinto, attribuito a Pietro Bellotti da Luciano Anelli, raffigura una delle iconografie più note realizzate dall'artista, di cui il prototipo si riconosce nella tela databile al 1654 custodita al Museo Statale di Stoccarda (Anelli 1996). Questa in esame mostra altrettanta qualità, percepibile nell'intensità introspettiva dello sguardo e per la bella impronta pittorica riconoscibile nei dettagli, quali il fazzoletto fiorato sopra la testa e la naturalistica descrizione del volto. Quest'ultimo aspetto denota una presa dal vero della figura, indagata con verace realismo e che evidentemente riscosse uno straordinario successo collezionistico. Luciano Anelli conta nella sua monografia, una decina di modelli con diverse varianti, di formato e dettagli iconografici e per quanto riguarda questa in esame, Matteo Zambolo suggerisce un esecuzione alla metà del settimo decennio, quando l'artista era in Francia al seguito del Cardinal Mazzarino.
Il dipinto è corredato da una scheda critica di Luciano Anelli.
Bibliografia di riferimento:
L. Anelli, 'Pietro Bellotti 1625 ; 1700', Brescia 1996, ad vocem
A. Orlando, 'Pietro Bellotti e dintorni. Dipinti veneti e lombardi tra realtà e genere', Torino 2008, ad vocem
F. Porzio, 'Pitture ridicole. Scene di genere e cultura popolare,' Milano 2008, pp. 117 ; 141
LOTS
271
A LARGE CARVED AND GILT WOOD FRAME, 20TH CENTURY; WEAR, DAMAGES, LOSSES, RESTORATIONS
A LARGE CARVED AND GILT WOOD FRAME, 20TH CENTURY; WEAR, DAMAGES, LOSSES, RESTORATIONS
ESTIMATE € 200 - 500