763
GIOVAN PAOLO CAVAGNA
(Bergamo, 1550 circa - 1627)
Ritratto d'uomo
Olio su tela, cm 60X49
Ritratto d'uomo
Olio su tela, cm 60X49
ESTIMATE € 2.000 - 3.000
Il personaggio ritratto si affaccia da una cortina purpurea che si apre, scenograficamente, al suo passaggio. Indossa una casacca grigio-azzurra con il budriere dello stesso colore (la striscia in pelle che porta a tracolla e che serviva per appendere la spada, all'altezza del bacino). Il largo collare non è perfettamente inamidato ma è tenuto 'à la confusion', secondo una moda di importazione francese che ha avuto corso in Italia nei decenni a cavallo tra XVI e XVII secolo. Giovan Paolo Cavagna è uno dei maggiori pittori bergamaschi del suo tempo. Nelle prime prove ritrattistiche si avvicina all'eredità di Giovan Battista Moroni. A partire dagli anni Novanta del Cinquecento, influenzato dalle opere di Francesco Bassano, accentua le gamme cromatiche e amplifica i gesti retorici dei personaggi. Quest'ultimo aspetto è ulteriormente evoluto dopo i contatti con Camillo Procaccini, il più importante dei quali ha avuto luogo a Piacenza, in occasione di commissione destinata alla chiesa di San Sisto. Questa rara testimonianza ritrattistica si accosta agli affreschi che ritraggono la variegata famiglia del funambolo, già in Palazzo Solza a Bergamo (riprodotta in L. Pagnoni, 'Ricognizione artistica', in 'Il colle di S. Giovanni. Storia e arte', Bergamo 1996, pp. 184-185), databile tra primo e secondo decennio del Seicento. Ulteriori e puntuali riscontri si individuano nei personaggi che animano il 'Miracolo dei fiori nati dal Sangue di San Alessandro' (del 1620), in San Alessandro in Colonna a Bergamo- oppure nei ritratti devoti che assistono al 'Miracolo dell'acqua dell'arca dei Santi Fermo Rustico e Procolo' (del 1621), in San Benedetto a Bergamo (riprodotti in S. Facchinetti, 'Visioni, apparizioni, miracoli. La pittura di Giovan Paolo Cavagna e la mostruosa meraviglia', catalogo della mostra, Bergamo 2018, pp. 50-53). Una datazione del ritratto intorno al 1620 sembra la più plausibile.
Ringraziamo Simone Facchinetti per l'assistenza nella redazione della scheda e per aver confermato l'attribuzione a Cavagna.
Ringraziamo Simone Facchinetti per l'assistenza nella redazione della scheda e per aver confermato l'attribuzione a Cavagna.
LOTS
564
GIOVANNI ANTONIO CANAL detto IL CANALETTO (maniera di)
GIOVANNI ANTONIO CANAL detto IL CANALETTO (maniera di)
(Venezia, 1697 - 1768)
Palazzo dei Dogi
Olio su tela, cm 33X43
Palazzo dei Dogi
Olio su tela, cm 33X43
NO RESERVE
565
GIOVANNI ANTONIO CANAL detto IL CANALETTO (maniera di)
GIOVANNI ANTONIO CANAL detto IL CANALETTO (maniera di)
(Venezia, 1697 - 1768)
Il Canal Grande con il Ponte di Rialto
Olio su tela, cm 50X60
Il Canal Grande con il Ponte di Rialto
Olio su tela, cm 50X60
NO RESERVE
567
SIMONE MARTINI (copia da)
SIMONE MARTINI (copia da)
(Siena, 1284 circa - Avignone, 1344)
Santi
Olio su tavola, cm 76X51,5
Santi
Olio su tavola, cm 76X51,5
NO RESERVE
674
EUGENE VERBOECKHOVER
EUGENE VERBOECKHOVER
(Warneton, 1798 - Schaerbeek, 1881)
Pecore
Matita e acquerello, cm 21X26
Pecore
Matita e acquerello, cm 21X26
NO RESERVE
675
PITTORE DEL XVIII SECOLO
PITTORE DEL XVIII SECOLO
Progetto di monumento funerario
Matita, penna e acquarello su carta, cm 26X13,5
Matita, penna e acquarello su carta, cm 26X13,5
NO RESERVE
776
GERARD DOU (maniera di)
GERARD DOU (maniera di)
(Leida, 1613 - 1675)
Uomo che suona il violino
Olio su tavola, cm 34X26
Uomo che suona il violino
Olio su tavola, cm 34X26
NO RESERVE