625
NICOLA VISO
(attivo a Napoli prima della metà del XVIII secolo)
La Strage degli Innocenti
Firmato in basso al centro
Olio su tela, cm 45X76
La Strage degli Innocenti
Firmato in basso al centro
Olio su tela, cm 45X76
ESTIMATE € 3.000 - 5.000
Provenienza:
Roma, Christie's, 6 dicembre 2001, lotto 305
L'atmosfera chiara e ariosa, la pausata articolazione del paesaggio con i brani architettonici, la delicata armonia cromatica e la luminosità suggeriscono una datazione attorno alla metà del XVIII secolo. La marcata sensibilità arcadica di matrice romana testimonia come l'autore fosse a conoscenza dei testi pittorici del paesismo capitolino inaugurato da Gaspard Dughet. Tuttavia, osservando le figure, debitrici delle macchiette di Domenico Gargiulo e la chiara derivazione delle scenografie di Salvator Rosa, la ricerca si indirizza verso la scuola napoletana, agli esempi di Michele Pagano e, in modo particolare, a Nicola Viso. Le fronde degli alberi, la tipologia delle figure e gli aspetti narrativi confermano l'attribuzione, in modo particolare se si confronta la nostra tela con le creazioni mature dell'artista, tra le quali quella di medesimo soggetto registrata nell'archivio fotografico di Federico Zeri (fig. 1; n. scheda: 63981).
Bibliografia di riferimento:
N. Spinosa, 'Pittura Napoletana del Settecento, dal Barocco al Rococo', vol. I, Napoli 1986, ad vocem
N. Spinosa, in 'La Pittura in Italia. Il Settecento', a cura di G. Briganti, Milano 1989, pp. 897-898
A. Cifani, F. Monetti, 'Focus su un paesaggista napoletano del Settecento: tematiche sacre e 'veduta ideata' nell'opera di Nicola Viso', in 'Arte Cristiana', n. 835, Milano 2005, pp. 279-284, con bibliografia precedente
Roma, Christie's, 6 dicembre 2001, lotto 305
L'atmosfera chiara e ariosa, la pausata articolazione del paesaggio con i brani architettonici, la delicata armonia cromatica e la luminosità suggeriscono una datazione attorno alla metà del XVIII secolo. La marcata sensibilità arcadica di matrice romana testimonia come l'autore fosse a conoscenza dei testi pittorici del paesismo capitolino inaugurato da Gaspard Dughet. Tuttavia, osservando le figure, debitrici delle macchiette di Domenico Gargiulo e la chiara derivazione delle scenografie di Salvator Rosa, la ricerca si indirizza verso la scuola napoletana, agli esempi di Michele Pagano e, in modo particolare, a Nicola Viso. Le fronde degli alberi, la tipologia delle figure e gli aspetti narrativi confermano l'attribuzione, in modo particolare se si confronta la nostra tela con le creazioni mature dell'artista, tra le quali quella di medesimo soggetto registrata nell'archivio fotografico di Federico Zeri (fig. 1; n. scheda: 63981).
Bibliografia di riferimento:
N. Spinosa, 'Pittura Napoletana del Settecento, dal Barocco al Rococo', vol. I, Napoli 1986, ad vocem
N. Spinosa, in 'La Pittura in Italia. Il Settecento', a cura di G. Briganti, Milano 1989, pp. 897-898
A. Cifani, F. Monetti, 'Focus su un paesaggista napoletano del Settecento: tematiche sacre e 'veduta ideata' nell'opera di Nicola Viso', in 'Arte Cristiana', n. 835, Milano 2005, pp. 279-284, con bibliografia precedente
LOTS
1045
PITTORE DEL XX SECOLO
Paesaggio boschivo
Firmato 'Liverani' in basso a destra
Olio su tela, cm 105X155
PITTORE DEL XX SECOLO
Paesaggio boschivo
Firmato 'Liverani' in basso a destra
Olio su tela, cm 105X155
NO RESERVE
1027
ADOLFO SIMEONE
ADOLFO SIMEONE
Napoli 1885 - ?
Donna con cagnolino
Firmato 'Simeone' in basso a destra
Olio su tavola, cm 24X18
Donna con cagnolino
Firmato 'Simeone' in basso a destra
Olio su tavola, cm 24X18
ESTIMATE € 100 - 200