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Verde Celadon. Colore senza tempo

Tra tutte le manifatture più antiche delle porcellane orientali, nessuna ha raggiunto una fama maggiore ed estesa quanto quella delle così dette “Celadon”. Tanto è stato il successo che oggi nei pantoni dei colori esiste il “verde Celadon”: anche se oggi sotto questo nome viene indicato un tono unico, in realtà la storia  della produzione di questa tipologia di porcellane ci propone varie sfumature.

A partire dalla Dinastia Song la produzione si concentra nella zona di Longquan per poi essere esportata in tutta l’Asia fino in Europa dove viene molto apprezzata. Le forme all’inizio piccole, eleganti e prive o con pochi decori, con il passare del tempo e l’avvento della dinastia Yuan si ingrandiscono e diventano possenti, robuste e con decori incisi, per la maggior parte di carattere floreale o naturalistico.

Il colore ha assunto varie sfumature a seconda dell’epoca e dell’esecuzione della cottura che non avendo le sofisticatezze tecnologiche moderne hanno reso gli oggetti diversi ma anche unici tra loro. Partendo da un verde oliva verso un verde acqua di rara fattura. La sfumatura più amata è quella tendente al verde, seguita da quella blu, che attraverso la smaltatura traslucida vede accrescere  e valorizzare il tono e l’intensità.

Nella prossima asta milanese di Arte Orientale del 27 ottobre 2022, il catalogo presenterà una selezione di opere provenienti da prestigiose ed appassionate collezioni private italiane di nobili famiglie od alte cariche dello stato, tra cui un raro – per epoca, dimensione, decoro e stato di conservazione – piatto concavo in porcellana celadon con decoro di frutti e fiori, dell’inizio dinastia Ming (1368-1644) (lotto 8, stima 15.000 – 25.000 euro) facente parte della collezione privata di un importante ambasciatore Italiano e tramandato per eredità.

Spiccano per rarità un raro incensiere tripode con coperchio, in bronzo dorato schizzato, Cina, Dinastia Qing, marchio e del periodo di Qianlong (1736-1795) (lotto 88, stima 50.000 – 80.000 euro), una rara coppia di grandi candelieri ottagonali con smalti cloisonnè in bronzo, Cina, Dinastia Qing, epoca Qianlong (1736-1795) (lotto 90, stima 15.000 – 18.000 euro) e un raro piatto in porcellana concavo decorato in blu sottocoperta e draghi in rosso di ferro, Cina, Dinastia Qing, marchio e del periodo Xianfeng (1851-1861) (lotto 81, stima 3.000 – 5.000 euro).