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Un orologio da tasca Breguet e la chatelaine di re Giorgio III

Louis Breguet è considerato il Leonardo da Vinci dell’orologeria, il fondatore nel 1755 di uno dei più antichi e prestigiosi marchi svizzeri ancora in attività, che ebbe la sua prima sede a Parigi in Quai d’Horologe.  La sua carriera, che investe progressivamente tutte le specializzazioni dell’orologeria, inizia con una serie di imprese eccezionali. Perfeziona l’orologio automatico detto “pepetuo” e introduce la molla sonora degli orologi a ripetizione.

Famoso in tutte le corti d’Europa fabbrica esemplari speciali per i suoi migliori clienti. Per la regina di Napoli, Carolina Murat, crea nel 1810 il primo orologio da polso documentato.

Per Maria Antonietta, regina di Francia, creò l’orologio n. 160, noto come quale “Monna Lisa dei segnatempo” autentico prodigio tecnico e un capolavoro assoluto dell’orologeria.  Oltre a quello che ancora adesso è considerato il quinto più complicato al mondo costituito da 823 parti meccaniche, prevalentemente in oro rosa levigato, Breguet si caratterizza per la qualità tecnica dei propri meccanismi, tutti rigorosamente meccanici, e a differenza degli altri brend dell’haute horlogerie hanno sempre prodotto, accanto ai modelli “solo tempo”, anche orologi complicati e pluricomplicati, producendo tutte le tipologie di complicazioni oggi esistenti.

Nella prossima asta milanese di Orologi da tasca e pendoleria del 16 maggio sarà presente di Breguet un importante orologio in oro con smalti policromi realizzato nel 1790 circa, cassa in oro giallo diametro 50 mm, decorata nel fronte con un un motivo di foglie e bacche d’alloro ricorrenti in oro, su smalto azzurro, nel retro, una ripresa della decorazione frontale, arricchita da una miniatura in smalto di alta fattura, raffigurante una giovane coppia su sfondo guillocè in un blu royal tralsucido. Quadrante in smalto bianco con numeri arabi firmato Breguet ‡ Paris, movimento con scappamento a verga, firmato Breguet ‡ Paris. (lotto 104, stima 5.000 – 8.000 euro).

L’orologio è unito a una bellissima chatelaine in oro e smalti in grisalle di 11 centimetri che risulterebbe commissionata da Re Giorgio III per la moglie Carlotta di Meclemburgo-Strelitz (lotto 104bis, stima 5.000 – 8.000 euro).

Decorata con smalti champlevé in smalto traslucido blu cobalto brillante, e dettagli in azzurro e bianco, con grandi medaglioni in smalto ‘en grisaille’ su fondo marrone, tecnica neoclassica molto ricercata a Londra alla fine del XVIII secolo. In alto, una piccolo genio alato consegna una lira ad una musa, in basso un balsamiere, nel centro due medaglioni raffigurano di profilo i due figli primogeniti di Re Giorgio III, la Principessa Carlotta Principessa Reale (Charlotte Augusta Matilda- in seguito Regina Carlotta di Werttemberg (Buckingham Palace, 29 settembre 1766 – Ludwigsburg, 6 ottobre 1828) e Giorgio IV di Hannover (Giorgio Augusto Federico) (Londra, 12 agosto 1762 – Windsor, 26 giugno 1830). Questa chatelaine, di altissima fattura, È dotata di 4 pendenti, 2 chiavi in oro e due porta sigilli vergini. Visto e considerato i decori, la colorazione degli smalti, i dettagli, possiamo affermare senza ombra di dubbio che questa chatelaine era in origine abbinata all’orologio venduto in asta da Auckionnen Dr. Crott, nell’asta n. 98 del 10 novembre 2018 al lotto n. 376 alla riserva di 80.000 euro. La nostra chatelaine é corredata di confezione originale in marocchino marrone adornato da decorazioni in oro con interni in castorino rosa.