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Arte Orientale

di Alessandra Pieroni

Con l’aprirsi al mercato economico globale di nuove e vitali realtà finanziarie, che i mass media hanno felicemente sintetizzato con l’acronimo di BRIC (Brasile, Russia, India e Cina), il segmento dell’Arte Orientale ha visto aprirsi nuove e illimitate prospettive a livello internazionale, e per quanto riguarda il panorama italiano una curiosità che ben presto si è tramutata in vivo interesse. Un sentimento che ha sicuramente spinto un connaisseur a far sua una coppia di grandi vasi a balaustra, con coperchi in porcellana Famiglia rosa, dinastia Qing, periodo Yongzheng (1725 – 1736), raffiguranti animate scene di corte. Confermando la stima di 100.000 – 150.000 euro si è attestata a 136.400 euro.
Parte di un suntuoso servizio in porcellana Imari di epoca Qianlong (1736 – 1795) del 1740 circa, decorato con scene di elegante chinoiserie, da una quotazione di 15.000 – 25.000 euro, è stato esitato a 68.200 euro.
Eccellenti nella loro monumentalità una coppia di vasi in porcellana Famiglia rosa di Canton, di epoca Daoguang (1821 – 1850), riccamente e vivacemente smaltati e decorati con scene imperiali. Partendo da una stima di 18.000 – 28.000 euro sono stati battuti a 39.680 euro.